Capitolo 13: Malevorox

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《.. ma quel maledetto Azeros scappò via in un lampo! E poi.. bhe.. siamo tornate qua!》finì di raccontare Yhuko a Zeref, Jarol e Erja che, con gli occhi spalancati, ascoltavano attentamente ogni parola.
《Come?! E non l'avete preso?!》esclamò Zeref, sorpreso
《L'avremmo fatto se non fosse scappato alla velocità della luce! Te l'ho appena detto!!》gli rispose la ragazza, seccata.
《Eh, ma andiamo! Potevate almeno colpirlo!》
《Non ne saresti stato capace neanche tu!》
《Ah davvero?! Ne sei così sicura?!》
《Certo! Se non l'ho colpito io che ho un arco, come avresti fatto tu con una spada?》
《Non lo so, ma l'avrei colpito!》
E andarono avanti a litigare per qualche minuto, incuranti degli altri che cercavano di farli smettere.

Io stavo in disparte, seduta su una sedia vicino alla finestra, il gomito appoggiato al davanzale e la mano alla guancia, che osservavo silenziosamente il paesaggio al di là del vetro.
Pensavo ai Talaiar, ad Azeros, al possibile modo in cui avessero potuto scoprire il Malevorox, ma non riuscivo a trovare risposta.
"È già tanto il fatto che io lo sappia, quindi come hanno fatto?"
Ma la voce di Erja interruppe i miei pensieri:
《É tutto vero, Kami?》
Si zittirono tutti, aspettando la mia risposta, così sospirai piano e risposi:
《Purtroppo si. Ma..》girai la sedia in modo da guardare i miei amici 《se pensano che mi arrenda solo per questo, si sbagliano di grosso》
《Si! Questo è l'atteggiamento giusto!!》esclamò Zeref, sorridendo e alzando il pugno, 《non potranno mai batterci!》
《Ti ricordo che se non fosse stato per Kami probabilmente saremmo finite male》gli disse Sofia con un filo d'ironia.
《Perché non c'ero io! Se ci fossi stato sarebbero scappati a gambe levate!》rispose lui, raggiante
《Continua a crederlo..》disse piano la ragazza, per poi scoppiare a ridere, seguita a ruota da tutti gli altri.

《Ehy Kami, devi ancora spiegarci come hai fatto quel fighissimo raggio di luce!》esclamò d'un tratto Jarol.
《Hai ragione. Bene, da dove posso iniziare.. vedete, sul Sole esiste un drago, propriamente chiamato il Drago del Sole》
《Un drago.. sul Sole?》ripeté Yhuko
《Si, ma non è fatto di carne e ossa. È formato dall'energia del Sole, dalla luce, ed è come se fosse il Sole stesso》
《Oh.. ed è quello che hai nominato quando hai evocato il raggio?》chiese Sofia
《Esatto. Lition》
《Lition?! Nominato?! Ma io non ho sentito niente!》ribattè Zeref
《È normale, tu non parli il draghese o sbaglio?》
Lui parve rifletterci un attimo, poi rispose: 《Mmh.. giusto》
《Ma magari lo sentireste se creassi il raggio da umana》
《Puoi?》
《Certo. Ma non sempre e quando voglio. Se no non potrei mai pronunciare "Lition", no?》
Tutti si misero ad osservare il Sole, come per vedere se accadesse qualcosa, ma non successe niente.
《Allora in quali circostanze lo puoi creare?》
《Solo se ne ho veramente bisogno, se il Sole brilla alto nel cielo e se ho abbastanza potere》
《Capisco.. se no sarebbe un pó un problema se tu potessi andare in giro e creare raggi ovunque》
《Già, anche io ho le mie regole》
《Regole? Intendi dire che Lition ti da regole?》
《Più o meno, si》
《Ma come fate a comunicare?》
《Lui può contattarmi quando vuole attraverso una specie di telepatia, infatti quando ho scoperto i miei poteri è stato lui a dirmi tutto》
《Oh wow.. quindi ti è bastato pronunciare il suo nome durante la battaglia e.. KABOOM!》
Annuii.
《Fantastico!!》esclamò Zeref

Passò qualche ora quando Erja chiese: 《Allora, che ne dite di cenare?》
《Siii!!》rispondemmo in coro
《Bene! Shey, puoi aiutarmi?》
《Volentieri》rispose la ragazza con un sorriso.
《Noi intanto prepariamo la tavola!》disse Sofia
Prendemmo tutto l'occorrente per mangiare, ma ci accorgemmo che mancava un piatto.
《Ce ne sono altri nel ripostiglio》
《Vado a prenderli》dissi, e mi avviai verso il piccolo e stretto sgabuzzino.
Al suo interno c'erano un sacco di cose: scope, secchi, armi, perfino qualche gioco da tavolo.
In un angolo c'era un piccolo armadietto, al cui interno stavano piatti, bicchieri e posate di scorta.
Feci per prendere un paio di piatti, ma mi bloccai: in un angolino, al buio, era nascosta una piccola statuetta di ferro, ritraente un drago.
Mi chiesi cosa ci facesse li e la afferrai con la mano, ma immediatamente la ritrassi, sentendo un dolore lancinante al palmo e alle dita.

《Che cazz..》borbottai, guardando la mia mano piena di sangue.
Rialzai lo sguardo sulla statuetta e aggrottai la fronte, quindi presi un panno e la afferrai con esso, decisa a scoprire cosa ci facesse li.
Con passo deciso mi diressi verso la sala da pranzo e sbattei con forza la statuetta sul tavolo, attirando l'attenzione di tutti.
《Cosa diavolo ci faceva questa nel ripostiglio?!》chiesi, togliendole il telo da sopra.
《Non l'ho mai vista》rispose Sofia
《Ehm...》bisbiglió Zeref, arrossendo d'imbarazzo.
《Dove l'hai presa?》gli domandai
《Ecco.. me l'aveva regalata uno strano tizio con un mantello, qualche settimana fa》
《E tu accetti cose dagli sconosciuti?》fece Sofia
《È solo una statuetta di un drago! Che male può farmi?!》
《A te niente..》sospirai.
Si voltarono tutti a guardarmi ed io alzai la mano destra, piena di sangue:《Ma a quanto pare a me si》
Ci fu un pó di silenzio, che venne interrotto da Zeref, che corse ai miei piedi e si inginocchió, dicendo: 《Scusa scusa scusa scusa scusa!! Ti giuro che non lo sapevo!!》
《Tranquillo, non è poi così grave..》
《Sicura?》chiese lui, alzandosi, per poi afferrare delicatamente la mia mano e osservarla, passando dolcemente il dito sulla ferita, pensieroso.
Arrossii e gli domandai: 《Cosa stai facendo?》
《Controllo la tua ferita》rispose, per poi alzare gli occhi e incrociare i miei.
Rimanemmo così per qualche istante, lui con la mia mano nella sua, che mi guardava con quegli splendidi occhi verde smeraldo, e io, che ricambiavo lo sguardo, rossa in faccia come un peperone.
《G-Grazie ma.. credo che potró guarirla senza problemi con il Sole》dissi, liberandomi dalla sua presa.
《Sole? Quale Sole?》
Guardai fuori dalla finestra, e vidi che l'astro era appena tramontato.
《Domani mattina, allora》

Guardai di nuovo la statuetta, e Jarol commentó: 《Piuttosto ironico il fatto che sia proprio a forma di drago, no?》
Per tutta risposta la afferrai, senza curarmi del sangue, e la lanciai fuori dalla finestra, dopodiché creai una minuscola pozza di lava bollente sotto di essa, che la fece sciogliere completamente.
《Ora non ci dará più problemi》

Dopo aver cenato, uscii per fare una passeggiata notturna, pensando a tutti gli avvenimenti accaduti, ai Talaiar e agli Ashut.
Perché non si erano ancora fatti vedere, quei maledetti?
Cosa stavano architettando?

"Non credo che si farebbero sfuggire l'occasione del Malevorox"

"Già.. cosa staranno progettando?"

"Non lo so, ma tieni gli occhi bene aperti"

"Si, faró attenzione"



Azeros fece un leggero inchino davanti al trono posto al centro della sala buia.
《È tutto vero, mio gran signore. Il Malevorox, ho controllato ed è vero》
《Bel lavoro, Azeros, bel lavoro.. ci sarà molto d'aiuto questa scoperta》
《Si, mio signore, ma nonostante ciò dovremmo fare attenzione lo stesso. È molto forte》
《Pensi che non lo sappia? Conosco benissimo la sua forza, essendo stato spettatore di quel disastro, molti anni fa》
Un perfido ghigno piegò la bocca dell'uomo seduto sul trono, nascosto parzialmente dall'oscurità.
《Sai una cosa, Azeros?》
《Cosa?》
《Probabilmente avrebbe avuto molti meno problemi se..》


《.. avesse distrutto l'ultima carrozza, dodici anni fa》

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