La Sorpresa

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Papà  venne su lacrimante, mi sorrise e mi disse: " Non fartela scappare, stalle vicino fino alla fine, ti ama sul serio."  Sì, avevo capito anche io che mi amava così tanto da non volermi fare male, da non volermi fare affezionare ancora di più, era un amore vero, puro, era una cosa bellissima, ma il problema è che io già  ero fottutamente innamorato di lei, da quel giorno che i miei occhi si incrociarono con  i suoi. Per la prima volta dopo tanto tempo abbracciai mio padre come si doveva, mi sorrise e ci incamminammo verso la macchina."Sai A', io e tua madre ci siamo conosciuti alle elementari, ci odiavamo a morte, io la insultavo e lei  mi insultava, ci siamo sempre fatti i dispetti, finchè un giorno, una ragazzetta, alle medie, le stava dicendo che era brutta e che non valeva niente, io me ne accorsi e da ragazzo maturo che ero, avendo avuto un'infanzia un pò diciamo...alternativa e modestia a parte, ero uno dei più decenti, andai la e dissi alla ragazzetta che tua madre era la donna più bella del mondo e che dato che stava con me la doveva lasciare stare. L'ochetta alla fine si scusò. E io mi misi con tua madre. Con questo, voglio dirti che bastano poche cose, poche attenzioni, pochi minuti del tuo tempo e del suo tempo, per rendere una storia d'amore indimenticabile. Ha un mese di vita? Due? Tre? Passate quei mesi con tutto l'entusiasmo possibile, amatevi, fate l'amore, state insieme. Se un giorno se ne andrà, avrai i ricordi più belli..." Avevo fatto piangere papà abbastanza oggi, lui mi capiva benissimo, anche lui aveva perso la donna della sua vita, Dio se l'era portata via come se niente fosse, e questo lo aveva completamente distrutto.

Partimmo per l'aereoporto con le note di Listen di Beoncè, la mamma di Em sapeva già tutto, si erano organizzati lei e papà, così da fare tutto alla perfezione. Avevo paura, all' aereoporto c'erano mille negozi, avrei scelto qualcosa di intrigante lì.

Ero agitatissimo, come l'avrebbe presa? E se mi avrebbe rifiutato io come sarei rimasto? 

"Papà io vado a vedere se c'è qualcosa.." dissi a mio padre, con una voce piena di sconforto, ero ansioso, non dovevo sbagliare nulla, non potevo permettermelo. "Ricordatelo, le cose più belle sono quelle fatte con il cuore." 

Girai sui 10/15 negozi, non c'era niente che mi saltava agli occhi, o che facesse a caso suo, non potevo certo regalargli una maglietta, o una pelliccia che lei era assolutamente animalista, e tutte le cose da donna , che si, lei era una donna, ma non era una della massa, se una portava i jeanz skinny attillati a vita bassa, lei portava i pantolini larghi a vita alta, ecco, così era. Non avevo trovato nulla, mi mancavano cinque minuti prima dell! appuntamento, finchè non entrai in un negozio di elettronica, era  uno degli ultimi negozi del centro commerciale, lo vidi. Vidi il regalo perfetto. La targhetta diceva:

Microfono a batterie con casse portatili.

Era il regalo perfetto, pagai e corsi via. 

Avevo più un solo minuto.

Inserii le pile che mi aveva dato la cassiera e premetti ON.

"Emma...Emma." Rimbombò per il piccolo aereoporto, le casse funzionavano alla perfezione. Da lontano vidi mio padre, subito dietro la mamma di Em e infine lei, seduta su una di quelle sedie di ferro che si trovano nelle stazioni d'aereoporto, che si guardava intorno spaesata, mi aveva sicuramente sentito,tutti  mi fissavano.

"Sono io amore mio." E ancora rimbombò tutto. Ero sempre più vicino a lei, e stranamente non mi vergognavo di tutta quella gente che mi stava a guardare, sembrava quasi ipnotizzata da me; certo, certe cose non accadono più secondo loro nella vita reale.  Em si alzò in piedi, mi sorrise e gli uscì una lacrima. Ero a 3 metri da lei, ma volevo continuare ad usare il microfono, volevo che tutto il mondo sapesse quando l'amavo e quanto volevo stare insieme a lei.

"Sono qui, non te lo aspettavi?... Diciamo che questo discorso non verrà mai come vorrei, perchè sono tanto agitato e perchè penso a tante belle parole e poi quando arriva il momento faccio un emerito disastro..." Feci una piccola pausa, presi il respiro e cominciai a parlare spedito. " Comincio con il dire che è stato bello tornare a casa e sapere che mio padre e tua madre avevano un certo felling, e che mio padre sarebbe partito insieme a voi per Londra, quindi, ho deciso di venire anche io, di accompagnarti in uno dei momenti più difficili della tua vita, perchè penso che rivedere tuo padre dopo tanti anni sia una cosa difficile. Comunque, ho girato tutti i negozi che ci sono in queso aereoporto e non c'era niente che mi piaceva per una persona fuori dal normale come te: c'erano negozi di scarpe, ma non mi sembrava il caso di regalarti delle scarpe, c'erano negozi di vestiti , ma erano troppo alla moda per te che sei fuori moda, c'era il negozio con delle borse, e lì ho pensato che lo avrei trovato un bel regalo, ma diciamo che quelle borse erano tutte di pelle vera e su molte c'erano le pellicce di animali morti , e tu, ambientalista-naturalista-animalista doc, non solo non mi avresti ascoltato, me l'avresti tirata.Alla fine, triste e sconsolato di non aver trovato niente,  trovai un bellissimo negozio di elettronica e vidi questo bellissimo microfono. Ho pensato che farti un discorso davanti a tutte queste persone, ti avrebbe fatto capire che a me non importa quanti giorni, mesi, anni di vita ti rimangano, a me non interessa, basta che sto con te, basta che viviamo questi anni insieme, perchè io te l'ho promesso che ti salverò e lo farò.... Em, io ti amo più di ogni altra cosa, più della mia vita, non saprei veramente come fare senza di te, non ce la farei, mai. Non ho mai amato nessuno è vero, non potrei quindi sapere nè confrontare niente di quello che sto provando, ma posso dirti che se mi hai fatto innamorare e mi hai fatto sciogliere così, qualcosa in te c'è." Mi fermai, avevo le lacrime agli occhi anche io. Le persone intorno a me piangevano a dirotto, c'era chi addirittura faceva i video..

Em mi corse in contro, e mi baciò. "Io ti amo Andrea, ti ho amato dal primo giorno che ti ho visto fissarmi la ciocca di capelli rossa che mi scendeva dalla bandana. E voglio che stiamo insieme, voglio amarti, voglio stare con te." Mi disse dolcemente Em, e mi diede un bacio profondo. 

"Ti amo anche io mia stellina." Le diedi un bacio sulla fronte e la presi per mano. 

La gente applaudiva, noi eravamo innamorati, noi saremmo stati insieme per sempre, era una promessa, noi saremmo partiti per Londra e ci saremmo innamorati ancora di più.

My Little starDove le storie prendono vita. Scoprilo ora