Capitolo 6

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Il funerale fu breve ma intenso, tutti eravamo distrutti e il corteo fu straziante. Dammo l'estremo saluto a papà e ci raccomandammo di essere forti a vicenda. Mia sorella Aura era strana, quasi infastidita, Elio era completa assorto in chissà quali pensieri, ed ha solo 11 anni.
Per tutto il funerale notai che Mirko non mi staccava gli occhi di dosso e, ci avrei giurato, che qualche lacrima gli avesse rigato la guancia abbronzata.

Sono passati tre giorni dal funerale e ogni mattina mia mamma va a trovarlo al cimitero. Aura esce ogni giorno nel primo pomeriggio e torna di notte fonda, la sento spesso sbattere contro i mobili, spero vivamente che non si stia cacciando nei guai. Elio non stacca gli occhi dai suoi maledetti libri, la sua professoressa ha già convocato la mamma per comunicarle la stranezza di suo figlio e il suo distacco dagli altri ragazzi in classe. Per quanto riguarda il ragazzo delle macchinette, be, lui viene a trovarmi ogni giorno con una scusa diversa e cerca in ogni modo di strapparmi un sorriso; ieri è venuto a trovarmi con la scusa di voler essere aiutato con la matematica, ma io gli ho ricordato divertita che ovviamente lui è più avanti con il programma, pur essendo in un professionale e io in un liceo scientifico. Oggi ha suonato alla porta di casa mia per sapere che ore fossero e io l'ho praticamente fulminato con lo sguardo... Ma, come si fa a prendersela con lui con quel sorriso che si ritrova? Abbiamo finito come al solito a guardare la tv e a mangiare pop corn.

Stella MiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora