Capitolo 2

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Il ritorno dalle vacanze estive.

Litzy alzati! O farai tardi il primo giorno di scuola! Urlava mia madre dalla cucina..
Il fatto di essere al secondo mi emozionava un po, finalmente non mi sentirò la più piccola dell'istituto.. E non vedo l'ora di rivedere i miei compagni, saranno cambiati un po dall'ultima volta..
Mi affretto a vestirmi e a fare colazione per poi armarmi di cuffie e incamminarmi verso la scuola. Nel frattempo mille domande mi passavano per la testa: Dovrò salutare Jon? E se alla sua "ragazza" darà fastidio? Ma forse verra direttamente lui, no? Dicevo tra me e me. Finalmente ero arrivata all'ingresso della scuola.. Indovinate chi mi trovo davanti.. Jon appoggiato sul suo armadietto accanto al mio che discuteva con alcuni ragazzi.. Dio quanto era bello.. Capelli neri, occhi chiari, era perfetto.. Con un pizzico di coraggio provo ad avvicinarmi per salutarlo.. Ed ecco che arriva
quell' antipatica di Elisabeth che mi taglia la strada.. Volevo ucciderla in quel momento, ma cerco di mantenere la calma con la scusa di posare delle cose nel mio armadietto..
Aspetto qualche secondo, ma niente da fare ormai per lui non esistevo quasi più.. Come se qualcuno avesse cancellato il mio nome dalla sua vita per sempre. Vado verso l'aula del professor Perez che saluta con un "BUENOS DÍAS LITZY"
Buongiorno.. risposi fredda e mi sedetti al mio posto. Nel frattempo mi disconnessi dal mondo, da tutto.. In un attimo scordai di essere a scuola. Mi passava in mente soltanto quella scena di Elisabeth che cerca di sbarrarmi la strada.. E penso: magari se non fosse stato per lei a quest'ora mi avrebbe degnato di un saluto..
Ma cosa dici Litzy? Ricordati che non ti ha nemmeno fatto gli auguri di compleanno. Lui si è ormai dimenticato di te... Feci nella mia mente. L'unica cosa è che dovevo provare a dimenticarmi di lui il prima possibile ed era la migliore soluzione per entrambi.
Ad un certo punto sento chiamare..
- Litzy? Litzy?
Chi? Cosa?... Chi mi chiama? Ce l'avete con me?..
-Litzy cerca di stare attenta disse il professore..
Ah si..certo..mi scusi, diceva?
-Ti ho chiesto come ho chiesto anche agli altri dove sei stata durante le vacanze e come le hai trascorse..
Beh.. Risposi.. Non ho molto da dire, ho fatto le nottate.. E la mattina a letto.. Tutti scoppiarono a ridere..
LA BELLA VITA!.. Esclamò Gym il più stupido della classe..
Sta zitto Quattrocchi.. Risposi io. Stavamo quasi per litigare e prenderci a parole, ma per fortuna il suono della campana ce lo impedì.
Era ora di pranzo.. Arrivata alla mensa della scuola c'è solo un tavolo libero.. Vado per sedermi, ma vengo preceduta dalla smorfiosetta.. Elisabeth.. Così si siede ed aspetta il suo ragazzo che fa la fila per prendere da mangiare sia a lui, che anche a lei..
Ed eccolo che arriva con il pranzo in mano.. E.. Puff! Va a sbattere contro di me rovesciandomi addosso il suo thé alla pesca.. Avrebbe voluto scusarsi, ma io scappai correndo verso il corridoio e non glielo permisi. Volevo far capirgli che ormai non ci tenevo più neanch'io.
Fortunatamente mancava l'insegnante di matematica e saremmo usciti prima.
Arrivo a casa e corro verso la mia stanza a scrivere sul mio diario..non avevo amici quindi ogni volta che volevo sfogarmi e parlare con qualcuno scrivevo..
Caro diario
Neanche oggi le cose sono andate abbastanza bene, è stato orrendo per essere il primo giorno di scuola.. Non vedevo nulla, non riuscivo a scrivere per le lacrime.. Così chiusi il diario e mi misi ad ascoltare musica..

Qualche ora dopo sentì una voce che mi chiamava..
-tesoro la cena è pronta..
Cos'è successo? Chiesi..
- è pronta la cena, ti sei addormentata.. Rispose mia mamma..
Stasera non ho voglia di mangiare, sono troppo stanca le risposi.. E mi addormentai di nuovo con le cuffie alle orecchie.

Ed ecco che di nuovo la sveglia puntualmente inizia a suonare, cerco di spegnerla e sussurro .. Ancora cinque minuti e mi alzo, non avevo proprio voglia di andare a scuola..
-Litzy ma hai visto che ore sono? Vedi di alzarti! ..Disse mia madre

non sto tanto bene oggi mamma, potrei restare a casa? Non me la sento di andare a scuola, non ne ho proprio voglia!..

- mmhh d'accordo, mi raccomando però, io torno stasera da
Lavoro, nel frattempo tu non combinare disastri..

No mamma, te lo prometto!..
-A stasera piccola mi disse mia mamma accarezzandomi la guancia e baciandomi in fronte.

Il fatto di essere a casa sola mi faceva pensare ancora di più a Jon e questo non mi aiutava affatto..
Accidenti Litzy perché continui a pensare sempre a lui? Dicevo..
Sta cosa che lui si sia così allontanato da me non mi va giù..pensavo.
Non mi sono mica innammorata di lui? Del mio migliore amico? No. Non può essere vero. Continuavo a negare i miei sentimenti, ma non aveva senso. Io sapevo ormai che i miei sentimenti erano abbastanza chiari. Volevo dimenticarlo, ma sta volta ero decisa. Passavo giorni e notti a piangere..senza fermarmi. Al ritorno da scuola andavo subito in camera per prendere il cuscino sbattermelo e piangere..

Sentivo dentro me quel disperato bisogno di sprofondare tra le sue braccia per poi sentirmi al sicuro.

Mi mancava la sua voce, il suo essere, mi mancava lui. È andato via dalla mia vita così ..

Dimenticalo Litzy, dimenticalo ti prego, sarà meglio per te.. Continuavo a ripetermi..sii fredda.

Ero delusa da non riuscire più nemmeno a cantare.. Ma mi feci coraggio dicendomi: " fatti forza,dipende solo da te"..

All'improvviso caddi in un sonno profondo.. E mi risvegliai l'indomani quand'era gia ora di riandare a scuola.

Buongiorno mamma!
-buongiorno hai dormito bene? Chiese
Io annuì con la testa e me ne andai dritta a scuola..

arrivata all'ingresso feci un sospiro..

Forza ragazzina.. Indossa il sorriso più bello che hai e vai..

E così fu.. Cercai di essere indifferente tutto il giorno come se la situazione non mi importasse affatto.

Innammorata del mio migliore amico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora