I need you.

Capitolo 3.

Layla's pov

~L'amicizia è quella cosa che nasce dal nulla, invece l'amore è quella cosa che non puoi controllare ed è terribilmente simile all'odio~

Sinceramente il fatto che Zoe e Daphne sono sorelle non mi ha stupita molto, in fin dei conti sono davvero identiche, se non per il colore dei capelli della nostra rivale.

Devo ammettere che è davvero strano parlare al plurale, ero abituata a farlo solamente se si trattava di me e Aylee, ma sono sicura che lei sia felice di questo, dio quanto mi manca.

-Senti Layla, mi dispiace davvero tanto! Insomma non è che non volevo dirtelo, ma non è una cosa di cui vado fiera, anzi, tutt'altro-

-Zoe, devi stare tranquilla. In primo luogo, avendo visto quell' "amore" di tua sorella posso benissimo capire per quale motivo tu non me lo abbia detto e poi ci conosciamo da nemmeno un giorno è impossibile che io sappia tutto di te e tu di me, per questo non basterà nemmeno un vita intera, non trovi?-

-Si, hai ragione è che... si bhe... ecco... E' difficile...-

Mi fermo di colpo in mezzo al giardino della scuola dove ora stiamo passeggiando tranquillamente praticamente isolate da tutti gli altri studenti, e la guardo dritta negli occhi, per capire che cosa le è successo per iniziare a balbettare in questo modo e lei abbassa lo sguardo.

-Ehi, cosa è successo?-

-Bhe... Avrai sicuramente notato come nonostante la mia popolarità i miei amici scarseggino, anzi, direi che mi è rimasto solamente Nicholas e anche se non lo dà a vedere e non lo ammette anche Jonathan...-

-Oh si, questo l'ho notato e non capi-ma mi interrompe prima che possa finire la domanda.

-Io sono la prova vivente che la fama non fa la felicità. In realtà lo è anche Daphne, ma al contrario di me lei ama circondarsi di quelle ochette, io invece voglio amici che pensino a me per quello che sono, non perché sono popolare, ecco perché spero che fra di noi possa nascere un'amicizia, non mi hai mai giudicato, anzi mi hai dati consigli su un libro. C'è molta gente nella scuola che sta dalla mia parte, ma con la maggior parte non ci ho mai parlato, e stanno con me perché Daphne gli ha fatto qualcosa o solo perché non l'hanno a simpatia, e molti si avvicinano solo per essere popolari e io non lo sopporto-

Ora tutto ha una strana spiegazione, ma almeno la possiede. La guardo, e sinceramente non so bene che cosa dire, mi ripeto nella mente tutte le parole che lei ha appena pronunciato e annuisco, per farle capire che ho capito ogni cosa, poi le sorrido.

-Allora, come prosegue il libro?-

-Oh bhe, la figaggine di Damian aumenta ogni giorno di più e sono arrivata a quanto...-

E così dicendo abbiamo passato tutto il tempo a parlare del libro, non pensavo fosse così bello farlo. Perché ad Aylee si, piaceva leggere, ma ci immergevamo in generi completamente diversi e io non ho mai avuto nessuno con cui sclerare su tutto questo.

Alla fin delle finite, fra una chiacchierata e uno sclero, io e Zoe abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme, senza accorgerci che il tempo passava velocemente, fino a quando la mamma della ragazza l'ha chiamata ricordandole che in meno di mezz'ora avrebbero avuto gente a casa.

Tutto questo implica che pure io dovevo tornare alla mia.

Sicuramente mia mamma avrebbe avuto qualcosa da dire visto che era quasi ora di cena e io dovevo ancora rientrare, ma ero già pronta a tutto.

-Sono a casa-

Dico non appena varco la soglia, e il silenzio che mi assale fa davvero paura, mi aspettavo urla di qualsiasi genere. Probabilmente starà dormendo.