Capitolo 5.

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Layla's pov

~A volte sentire dolore serve per andare avanti.
Ti apre vie che a volte sembrano nascoste.~

Sapete in tutto questo casino quel è la cosa comica?
Il fatto che io odio le feste.
Per questo motivo ora sono seduta sul divano a guardare fuori dalla finestra con un bicchiere di vodka alla mente in mano, la musica rimbomba attorno a me e io sto escludendo tutto il mondo attorno a me. Ogni tanto volto lo sguardo verso la mia e la osservo divertirsi, probabilmente ha anche bevuto troppo, ma sorride, ride e balla e vederla così serena mi solleva.

Almeno una delle due si gode la serata.

Poco dopo che il dj annuncia che ci sarà una decina di minuti di balli dentro, il mio bicchiere è costretto ad abbandonare la mia mano destra e viene appoggiato sul tavolo.

-Ora, tu, alzi quel tuo bel culo e vieni a ballare un lento con me. Non puoi passare la serata così, le tue gambe chiedono di muoversi. Solo uno. Poi ti lascio sola-
-Nicholas hai bevuto?-
-Nemmeno un po'. Non posso permettere di dimenticare la prima festa "organizzata" dalla mia migliore amica, aspetto questo momento da troppo tempo- dice mimando anche le virgolette con le mani, dopo di che me ne porge una. Io sospiro, ma rassegnata decido di acconsentire alla sua proposta.
Nel giro di due secondi nemmeno siamo in mezzo alla pista, le sue mani sono sui miei fianchi e le mie braccia attorno al suo collo.
-Grazie- mi sussurra all'improvviso.
-Cosa?-
-Zoe è fortunata ad avere un'amica come te e poi non puoi capire da quanto tempo non la vedevo così felice e rilassata, dopo le elementari è iniziata questa rivalità fra lei e Daphne e da quel momento non sembrava più essere la stessa, come se sua sorella le impedisse di vivere. Ora, da quando sei entrata nella sua vita, è tornata la Zoe di anni fa, di quando lei e la gemella erano legate. Mi hai riportato la migliore amica che avevo perso da tanto.-
-Oh...-
-E anche se lui non lo ammetterà mai, specialmente davanti a te, mi hai rimesso insieme il migliore amico. Finalmente ha deciso di staccarsi dalla vipera e ha aperto quei cazzo di occhi, ricordandosi del vecchio trio-
"Vecchio trio". Dovevo aspettarmelo in fin dei conti era ovvio che il loro rapporto era qualcosa che durava da tanto e che si stava riformando, specialmente dopo il gesto compiuto da Jonathan in quella sera. Così decido di non aggiungere altro e continuare a muovermi a tempo di musica, ma Nick non tiene chiusa quella bocca, ovviamente.
-So che non vai d'accordo con John, ma non pensi che questo trio potrebbe diventare un trio +1? -
Ed è ora che scoppio a ridere, poggiando la testa sul petto del giocatore di basket.
-In fin dei conti tu e Zoe siete ottime amiche. E io ti reputo un'amica Layla. Io sono tuo amico?-
Quella domanda mi fece rabbrividire, lo devo ammettere, con Zoe non lo avevo mai dichiarato ad alta voce e avevo paura a farlo. Alzo lo sguardo verso Nicholas e noto un briciolo di paura nei suoi occhi. Scuoto la testa e mi do della stupida.
-Si, siamo amici Nick-
Dico sorridendo, in un piccolo sussurro.
Continuiamo a ballare per qualche minuto, senza proferire parola. A distrarci dai nostri passi è la voce del dj.

-Ora, giusto per modificare la monotonia, le ragazze rimangano ferme e i ragazzi si spostino per ballare con la ragazza alla loro sinistra. Si ballano gli ultimi due lenti e poi si ricomincia a scatenarsi.-

Faccio per andarmene, in fin dei conti avevo detto a Nicholas che gli avrei concesso solo un ballo, questo non era nei miei accordi. Ovviamente i miei piani vengono distrutti quando qualcuno mi afferra per un polso e mi fa voltare. Mi ritrovo con le mani sul petto di un ragazzo e le braccia di quest'ultimo sono attorno alla mia vita.
Tutto questo mi sorprende e infastidisce allo stesso tempo, ma senza una vera e propria spiegazione mi ritrovo a sorridere.

-Nemmeno a me piace ballare con te. Ma non ho intenzione di vedere gli altri divertirsi, mentre io li guardo perché la ragazza che doveva ballare con me se ne è andata-
-Blake...- sussurro mentre il sorriso abbandona le mie labbra, non appena sento il suono della sua voce. Ormai che il destino mi odi è un dato di fatto. Cioè, davvero? Con tutti i ragazzi presenti doveva capitarmi lui?
-Ci sei arrivata Watson. Però ricordavo che l'aiutante di Sherlock fosse più svelto e intelligente-
-Se sei qui per prendermi in giro puoi allontanare le tue mani dal mio corpo e lasciarmi andare. Se invece vuoi che resti qui, ti conviene stare zitto e far si che questi due balli passino in fretta-
-Ma quanta pazienza che abbiamo qui-
-Non immagini nemmeno-

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