Il Fiume dell'Esistenza - Lo Spirito (pt3)

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Sto cercando di riordinare le mie idee...ho fame, devo cacciare. No, devo trovare il modo di tornare indietro prima che...che buon profumo, c'è una preda qui vicino. Prima che il mio istinto animale prenda il sopravvento altrimenti resterò bloccato in questa forma a vita. Non ho idea di come fare.

-eccoti qui, piccolo essere...-

Mi giro di scatto e vedo una figura bianca camminare sulla superficie del lago, la figura è umana ma ha qualcosa di insolito. Sto per parlare ma riesco solo ad emettere un grido stridulo, mi sono dimenticato che non sono più umano.

-non preoccuparti so cosa pensi, lo vedo nella tua mente. Per me sei trasparente come un cristallo e non sei altro che in piccolo frammento di esistenza. Io sono lo Spirito Deva, vengo dal regno più alto del Samsara. Dopo di esso si spalancano le porte del Nirvana, la destinazione finale-.

Dopo che ebbe enunciato tali parole, resto immobile e tacque e anche il tempo parve fermarsi, poi riprese -ho visto cosa hai fatto, sono molto colpito...in questo regno è raro che si verifichino avvenimenti particolari ma non credere di essere stato il primo a provarci! La tua ambizione ti ha portato a commettere un grave errore e adesso dovrai pagarne le conseguenze! Vieni, avvicinati...guarda tu stesso cos'hai provocato-

Mi avvicino allo specchio d'acqua e di colpo è come se ci cadessi dentro, in un enorme illusione che pareva reale in ogni sua parte. Vedo la mia città con al centro il suo grattacielo, un enorme vortice lo circonda e distrugge ogni cosa mentre lampi di energia si sprigionano dal suo interno.

-tu hai portato i regni a collidere tra loro, il tuo mondo e tutti i suoi esseri stanno per essere corrotti dagli Infernali e dagli Spiriti Affamati! Devi riprenderti immediatamente il tuo corpo e porre fine a questo cataclisma altrimenti il mondo intero verrà corrotto!-

Sono senza parole, non ho speranze.

Che cosa ho fatto...

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