Arrivammo di la fronte a casa mia. La feci scendere dalla macchina e al condusse fino dentro casa. Sembrava stanca e sfinita e non potevo lasciarla a casa da sola a dormire o con i genitori che l'avrebbero vista tornare in quello stato.
La portai in camera mia.
Mi tolsi i pantaloni e la maglietta rimanendo in boxer per andare a dormire.
Quando, vedendo che non si spogliava, mi avvicinai a lei per toglierle il vestito, riniziò a piangere. Cercai di calmarla e l'abbracciai.
Le presi una mia maglia da indossare sopra.
Le tolsi velocemente il vestito per sostituirlo... Cazzo, quanto era bella. La guardai di sfuggita al buio.
Le avrei fatto di tutto.
Aveva un fisico perfetto.
Iniziai a pensare a quando la guardavo a scuola, e lei probabilmente non se ne accorgeva: non avevo mai notato quanto in realtà fosse perfetta. Cavolo. Portava sempre quei stramaledettissimi maglioncino colorati e morbidi. Certo, devo ammettere che le stavano bene.
Ma la nascondevano completamente.
Avrei dovuto dirglielo... Probabilmente, invece, no. Forse era meglio stare zitti. La appoggiati sul letto al mio fianco. Le misi il lenzuolo celeste sopra e mi stesi al suo fianco.
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Amici Comuni
RomanceInsomma sapevo già lo avrei amato per sempre. Sarebbe stato il mio pensiero fisso. Un chiodo nel cranio. Non potevo dimenticarlo. Non potevo far finta che nulla fosse stato. Perché, al contrario, era stato una delle cose più belle della mia vita.