23 ottobre 2015

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▪ Ore 9 am.
Anche questo giorno è iniziato come gli altri.
Mi alzo dal letto solo per non suscitare sospetti sul mio stato d'animo.
Sinceramente, l'unica cosa che ho voglia di fare è stare tutto il giorno nel mio letto, a fare niente. Non ho voglia di mangiare, non ho voglia di bere.
Mangio poco eppure quando mi guardo allo specchio l'unica cosa che riesco a vedere è tutto quel grasso che mi avvolge le ossa.
Vorrei essere magra come lei.
▪ Ore 11 am.
Sono in classe, seduta al mio banco. Nessuno si avvicina a me. Io qualche volta costruisco delle barriere tra me e le altre persone, ma infondo un po ci spero che qualcuno sia disposto a oltrepassarle. Nessuno lo è.
Mi sento così debole e triste.
L'altra notte l'ho sognato, sembrava vero. Era mio. Ci tenevamo per mano.
Ma oggi lui a scuola non c'è. È a Milano e vorrei essere con lui.
Spesso, durante le mie faticose giornate, mi fermo a fantasticare su quello che potrebbe succedere. Ma io non voglio essere un sognatore, sognando ciò che non posso avere.
La prossima ora ho economia, non ho fatto i compiti. Mi sto ancora chiedendo perché ho scelto questa scuola. Non è ciò che voglio fare.
Scelgo le cose ma non ne so la ragione.
▪ Ore 5 pm.
Sono nel letto, aspetto che mia sorella finisca di fare i compiti per poter finire di vedere "The maze runner: la fuga." mi piace vedere questi film, mi distraggono dalla realtà.
Sto ascoltando la musica, attualmente il mio lettore musicale sta riproducendo "Someone like you" di Adele.
Tutti i miei compagni di classe probabilmente staranno studiando ora. Io sono troppo stanca.
▪ Ore 6 pm.
Sto ancora aspettando. Nel frattempo mi sono messa lo smalto. L'ho scelto nero, così posso abbinarlo all'umore.
▪ Ore 11.50 pm
Ho postato l'ennesima foto che parla di lui. Ho scritto, come sempre, la sua iniziale sperando che capisca. Sperando che come quest'estate mi scriva alle 2 del mattino per chiedermi se gli faccio compagnia. E io "per caso" ero sveglia. Non aspettavo altro. Per questo non dormivo mai. Vivevo un sogno di notte e un incubo di giorno.
Di notte, anche se tramite uno schermo, era un pochino mio. E di giorno, preferivo dormire perchè non averlo lì con me faceva (e fa ancora) tanto male.
Lui é fatto così: ha questa cattiva abitudine di lasciare a metà le persone. D'estate c'è, in inverno sparisce. La notte è lì con me, il giorno fa sentire la sua mancanza.
E non è una di quelle mancanze sopportabili. È una di quelle che ti chiudono lo stomaco, che ti fanno sentire ogni giorno sempre più vuota, che di aprono una voragine nel petto che pian piano trascina tutto al suo interno, finché non risucchia anche te.
E io sono stanca. Sono stanca di vederlo passare per il corridoio e poter semplicemente abbracciarlo. Voglio di più. Voglio conoscerlo, parlargli, guardarci insieme tutta la saga di Harry Potter, voglio baciarlo finché le labbra, anch'esse, saranno stanche.
È una persona speciale, ma non vuole darlo a vedere.
Preferisce apparire come un mostro, ma io so che non è così. Perchè durante la notte, ogni persona è com'è realmente, senza nessun filtro.
E occhi confessate, confermando il mio pensiero, di non aver mai visto cosí tanta bellezza.
Ha i capelli castano scuro che nasconde dietro al cappellino, gli occhi tendenti al verde che nasconde dietro agli occhiali, una persona d'oro che nasconde dietro un carattere di merda.

Diary Of A Wallflower.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora