Devo cercare di non farmi prendere dal panico. Come reagiranno i miei sapendo di esser stato rapito e, perchè no, anche ucciso? Continuo a guardare i volti dei ragazzi più grandi noi che adesso hanno iniziato a parlare tra di loro ridendo e scherzando. Sembra tutto cosí normale per loro, sicuramente sanno dove stiamo andando. Sophy è molto preoccupata, non riesce a parlare, continua a mangiarsi le unghie (segno che è agitata).
-Sophy al mio via prendi a spallate il vetro, se riusciremo a romperlo potremmo tornare a casa-.
Non dice una parola. Continua a mangiarsi le unghie.
-Sophy mi hai capito?- noto che il mio tono si è fatto più alto e mi accorgo che tutti i ragazzi della nostra età devono aver sentito di cosa parlavo e subito fanno un cennò di "si".
-Mh mh- risponde Sophy continuando a mangiarsi le unghie.
-ok..- guardo tutti gli altri -ADESSO!!- mi alzo di scatto e inizio a dare spallate contro il finestrino, si attivano le luci rosse di emergenza e calano come delle saracinesche che separano tutti noi dal vetro mentre il pullman continua ad andare spedito. Sophy non si muove, è ancora ferma. -MUOVITI SOPHY!!- ma lei continua a stare là, ferma, a mangiarsi le unghie senza dire una parola. Alzo lo sguardo sugli altri ragazzi e molti sono accasciati a terra privi di sensi . Accanto a ognuno di loro un ragazzi più grande di noi tiene in mano un tubo di metallo. Sono stati colpiti. "È la fine" penso e un dolore lancinante mi colpisce la testa. Sono stato colpito. Cado a terra privo di sensi, ma riesco ancora a distinguere alcune figure. Sophy è ancora seduta che ormai cerca di mangiare quello che rimane delle sue unghie. È tutto strano. Perchè lei non è stata colpita? Perchè io e tutti gli altri si e lei no? Provo a parlare ma vengo colpito di nuovo e le mie palpebre si chiudono senza che io lo voglia.Sento un sapore disgustoso pervadermi la bocca.
-Sempre la stessa storia. Tutti gli anni molti novellini arrivano in infermeria per aver cercato di scappare dal pullman. 3 anni fa un ragazzo è rimasto in coma per un mese. Ma tranquilla cara, si rimetterà presto. Dovrebbe svegliarsi tra poco- la voce è una signora che avrà circa 60 anni. I miei occhi si aprono piano e accanto a me scorgo una ragazza dai capelli castani che le incorniciano il viso perfetto. Sophy. Affianco a lei la signora di cui avevo sentito la voce pochi secondi prima. Ci vogliono un paio di secondi prima di rendermi conto del luogo in cui mi trovo. È un infermeria, ma non come quella di un ospedale, più come quella di una scuola.
-Grazie mille dottoressa- la voce di Sophy suona speranzosa. Tutta la preoccupazione di prima è svanita.
La porta dell'infermeria si apre portando con se la dottoressa per poi chiudersi delicatamente.
-Jesse!- Lo sguardo di Sophy adesso è rivolto a me ed esclama quando mi vede sveglio facendo comparire sulle sue labbra un sorriso.
-Ehi Sophy. Che ci faccio in quest'infermeria?- il dolore alla testa c'è ancora. -Ahi! Cos'è successo?- chiedo abbastanza incuriosito.
-L'autista ci ha portati in questa nuova scuola e avevi perso i sensi. Ti hanno colpito e sei stato privo di sensi per qualche ora. La dottoressa ti ha dato un antibiotico miracoloso-. Ora ricordo tutto. Le inmagini di lei seduta sul sedile in silenzio mentre mangiava le unghie mi fa salire un senso di rabbia.
-Tu non hai fatto nulla. Sei rimasta là seduta senza fare nulla. Non ti hanno colpita come tutti noi- un pensiero ni pervase la mente -tu sapevi tutto... TU SAPEVI TUTTO!!- ancora non riesco a crederci e il suo silenzio conferma i miei sospetti.
-Mi dispiace ma adesso non abbiamo tempo per litigare. La dottoressa mi ha detto di portarti nel Salone Comunale appena ti saresti svegliato per la grande cerimonia-.
-Che cerimonia?- non capisco proprio nulla.
-Non c'é tempo per le chiacchere! La testa ti fa ancora male? Pensi di riuscire ad alzarti?- chiede preoccupata.
-...immagino sia tutto apposto- il mio tono non la rassicura del tutto ma mi fa mettere seduto sul letto e mi aiuta con delicatezza ad alzarmi stringendomi le mani. Mentre usciamo mi accorgo di un altro letto occupato. Il ragazzo biondino del pullman è sdraiato sopra di esso ancora privo di sensi. Usciamo dall'infermeria e non riesco a credere ai miei occhi. I nostri piedi in una piattaforma attacca al muto sospesa a circa 10 piani di altezza in quella che è una torre veramente ampia. Altre piattaforme sospese in aria non attaccate al muro sono affianco a noi. Alcune più alte ed altre più basse. Una serie di animali occupano lo spazio libero dirigendosi verso un portico che credo sia l'ingresso del Salone Comunale. Aquile, gufi, leoni, serpenti, cani, gatti, e solo dopo mi accorgo che ai piedi dell'ingresso del Salone Comunale, ovvero a qualche piano di altezza sotto i nostri piedi, si estente una piscina che dev'essere profonda circa 50 metri dalla quale escono delfini, sirene, semplici pesci rossi ma anche squali. Tutti appena toccano il pavimento del Salone diventano dei semplici esseri umani. Ma ci sono altri ragazzi che non mutano, i ragazzi della mia età che erano su quel pullan.
-Su forza salta con me!- mi incita Sophy risvegliandomi dal mio sguardo incantato verso il meraviglioso paesaggio che troviamo davanti ai nostri occhi. Sophy salta su una piattaforma di pietra sospesa in aria, e poi un'altra, e un'altra ancora. In meno di un minuto si trova quasi all'ingresso del Salone.
-SU MUOVITI FEMMINUCCIA!- urla. Molti si girano a guardarla ma lei non ci bada molto. Segno che quest'anno sarà pieno di figure di merda come gli anni passati. Mi prendo coraggio e salto sulla piattaforma più vicina a quella dove mi trovo io e traballa un pò. Malgrado la paura di cadere mi è sempre piaciuta l'altezza, non posso dire la stessa cosa dell'acqua in cui arriverei se cadessi. Continuo a saltare le piattaforme scendendo sempre di più fino all'ingresso del Salone. È abbastanza ampio: un lungo corridoio che conclude con un grosso tavolo con al centro una sedia regale, come quella dei re, occupate da quelli che dovrebbero essere i nostri nuovi professori. Nel lato destro e nel lato sinistro ci sono due tavoli lunghi quasi fino al tavolo dei professori. Nel lato di destra i tavoli sono uno di colore giallo e uno di colore blu. Nelle tavolate di destra appeso al tetto a qualche metro di altezza dal tavolo c'è uno stendardo con scritto "ARIA" con scritta bianca e sfondo giallo. Il tavolo blu ha anch'esso uno stendardo con scritto "ACQUA" con scritta bianca e sfondo blu. Le tavolate di sinistra sono una verde e una rossa. Nello stendardo del tavolo rosso c'è scritto "FUOCO" con scritta bianca e sfondo rosso e nello stendardo del tavolo verde c'è scritto "TERRA" con scritta bianca e sfondo verde. Dopo esser rimasto affascinato da tutto quello che mi circonda, come se già non fosse abbastanza, mi accorgo dello stendardo sopra il tavolo dei prof dove c'è scritto "BENVENUTI ALLA THE ELEMENTS ACADEMY" con scritta bianca e sfondo viola. Anche se non sono arrivato nei migliore dei modi, so che amerò questa scuola.~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•
Ciao ragazzi,
ecco il secondo capitolo. Non vedevo l'ora di pubblicarlo. Continuate a dirmi cosa ne pensate di questa storia e se vi piace o dovrei cambiare qualcosa per farvela piacere di più.
Un bacio😘
il_serpeverde_del_4
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IL DOMINATORE DELL'ARIA
FantasyPRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA "IL DOMINATORE DELL'ARIA" Trama: Jesse Evans crede di essere un ragazzo come tutti. Ha 16 anni e frequenta il primo anno di un liceo americano a New York. Non ha amici, solo una migliore amica, la migliore amica di sempre...