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"Avvicinatevi subito, sfruttiamo queste ore per cominciare il lavoro - Si pronuncia la Jones, guardando male un ragazzo in prima fila che già era partito a far casino per spostarsi - con cautela." Continua.

Poggio la schiena al tavolo perchè che i due debbano venire da noi è ovvio, che abbiamo già i banchi in coppia.

Vorrei lamentarmi, senza limitarmi ad uno sbuffo, perchè lui sta con noi, ma posso permettermi di non fare niente perchè Antonio e Rebecca già si organizzano ancora prima di essersi seduti.

Ed è così ovvio che il mio nome apparirà solo perché deve apparire, ed è così tanto chiaro che forse il biondo pensa lo stesso ora che poggia la sedia al lato più lontano possibile dal pc.

I suoi occhi blu sono tanto grandi, la pelle cadaverica e un paio di occhiaie a dir poco pesanti ad incorniciargli il viso.

Tuttavia si alza e raggiunge per un secondo la sedia di Antonio, ben centrata allo schermo ed appiccicata a quella della rossa.

Mentre McFly è in bagno la prof detta informazioni necessarie a tutti i gruppi per avere scrittura e sfondi uguali, perciò lui ne segue gli ordini.

Gennaro e Rebecca già stanno in sintonia però, parlano e ridono su che sfondo mettere, mentre lui clicca sui più stravaganti solamente per farla ridere.

Lei ha la risata facile, perché io me ne sto lì seduto leggermente distante da loro e trovo patetico che si possano divertire così.

Quando Antonio torna ha un fazzoletto di carta ad asciugare le mani appena lavate.

Il biondo si alza e torna sulle sue quando lo sguardo del riccio gli fa intendere di levarsi.

Rebecca detta ordini a destra e a manca, Gennaro se ne sta seduto curvo, forse più preso dai suoi stessi pensieri che altro, ed Antonio soddisfa i comandi della ragazza parlando vivamente con me.

Discutiamo di argomenti in chiave specifica, cercando di non far capire ai restanti le cose che effettivamente diciamo, oppure prendiamo persone lontane che difficilmente i due conoscerebbero e ci aggiorniamo sulle varie situazioni.

Rebecca sembra forse spazientita, ci dice di stare zitti più volte ma non la ascoltiamo particolarmente, presi dal poter finalmente parlare di qualcosa.

"Raia?" Chiede Antonio, bloccando i nostri discorsi.

Il biondo salta sulla sedia, con la mente offuscata e piena di altro.

Lo guarda senza rispondergli ma facendogli capire che ora ha la sua attenzione.

"Ma sei frocio per davvero?" La sua domanda sembra provocare in Gennaro una fitta che cerca di uscire, un abbaglio di luce, eppure lui sta composto e tappa l'incandescente con entrambe le mani.

"No." Mormora in tono decisivo.

"Sicuro di preferire cazzi a questo?" Domando prima di protendendermi verso Rebecca, completamente ignara delle mie prossime azioni.

Le carezzo il bacino tirandola a me e le stampo un bacio sulla guancia.

Lei torna alla sua posizione iniziale infastidita, concentrandosi di nuovo sul lavoro che sembra riuscire a distrarla abbastanza dai nostri discorsi che non vuole proprio sentire.

"Non la toccare." Scatta Gennaro.

"Uhh allora non te lo fai mettere in culo eh? Sei geloso." Continuo con il mio scherzo, il tono al massimo del sarcasmo, la sua mascella serrata per l'odio.

"Smettila Alessio." E i suoi occhi sono scuri ma il naso pizzica e la voce si incrina, e quasi vorrei averlo non detto.

"Credi quello che vuoi." Sbuffa lui prima di alzarsi per andare al bagno.

***
Genn's POV

Mi chiudo la porta alle spalle ed ormai non ho ritegni, le lacrime scendono silenziose e mi accascio a terra, con la schiena a premere contro la porta chiusa.

Le gambe divaricate perché di spazio non ce n'è e la tazza del wc occupa tutto il poco che il mio corpo cerca.

Non devi essere debole.

Ma come non essere debole quando queste cose succedono?

Perché Iodice ha ragione, tenersi dentro un mostro del genere fa male e sempre lo farà, ma buttarlo fuori sarebbe forse peggio.

Non posso dirgli di essere davvero gay, non posso confessargli di essermi innamorato di lui, che gli ho detto di non toccarla solo perché volevo fosse lui a farlo a me.
Quelle labbra sulla mia di pelle, le sue dita al mio bacino.

Ma no, come posso permettermi comportamenti del genere?

Come posso anche solo pensare di poter avere la sua attenzione?

E mi ritrovo di nuovo a pensare di essere tremendamente patetico, di essere davvero come lui mi chiama e mi vuole.

Ma quando ha fatto quello a Rebecca, con quella semplicità e quella sicurezza che piega chiunque ai suoi piedi, allora ho capito che per me non c'è speranza.

Che è inutile continuare a guardarlo mentre lui non se ne accorge e pentirmente quando mi guarda di rimando.

Che forse le mie possibilità di avere un lieto fine si rimpiccioliscono ogni qualvolta mi offende con le sue labbra di fuoco, che forse è meglio starsene tra i propri confini.

Ma come fare quando ogni volta che lo vedo perdo i sensi? Che quando tutto il profumo che si mette mi passa tra le narici le mie ciglia sfarfallano e stanno poi chiuse a gustare quella che non è altro che la sua essenza?
Come fare se il suo amore è una strada a senso unico?

E forse è meglio così, è meglio ora che non ho niente.

Mi alzo in uno scatto e, sbloccata la maniglia della porta, mi guardo allo specchio.

Ho le guance rosse e gli occhi gonfi.

Mi do una sciacquata al viso e cerco di non piangere di nuovo quando mi tampono le gote per asciugarle.

Rientro in classe e solo la prof ed il moro se ne accorgono, tutti gli altri sono concentrati a tenere la voce bassa sullo schermo.

"Quindi?" Le sue domande retoriche colpiscono più forte di ogni sasso lanciato in passato e capisco che devo farlo.

"Rebecca?" Chiedo piegandomi alla sua sedia.

McFly si fa leggermente da parte ed Alessio ha la visuale migliore.

"Sì?" E non le lascio il tempo di cercepirmi così vicino a lei che mi getto sulle sue labbra.

******
Boooom bitch.
Non odiatemi, ok.

Rebecca, se stai leggendo, adorami perché ti ho accontentata e ti ho lasciato sia l'orsetto che jenn (ma solo per poco, goditeli).

Non ho annunci da darvi ma ci tenevo a dire che è particolarmente difficile scrivere di un Alessio così ma il prossimo capitolo è una sorta di svolta.

Fatemi sapere che ne pensate del capitolo, ve se ama.

Virgy. xx

Craving you. || Urban Strangers.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora