Craving you. || Urban Strangers.

5.

"Alla fine la biondina mi ha passato il numero. In foto sembra carina." Dice Giò addentando il suo panino.

Si affretta subito a poggiare una mano sotto al tovagliolo perché il troppo condimento straborda anche da lì.

"Vi vedrete presto?"

"Voglio scoparmela fra, certo che ci vediamo presto."

Giovanni mi fa quasi ridere, così preso dalle donne.

Quando tira un solievo perché in pagella i voti lievitano al sei, allora comincia a pensare al gentil sesso e mai la smette, poi.

Non che non sia cosa da fare, qui tutti facciamo così ma Giovanni ha quasi una vera e propria fissa, si programma la vita secondo i movimenti dei fianchi della tipa che lo attizza al momento e farebbe di tutto pur di poterla avere per poi stancarsi e buttarla via.

Perché a lui tutto è concesso, con quello sguardo saldo e la barba che si tocca con fare sensuale davanti agli occhi della sua preda.

Giovanni ha, inoltre, una difficile interpretazione dell'amore, differente da quella di molti, opposta a quella di quasi tutte.

Lui pensa che la ragazza giusta arriverà da lui e si farà notare, ma è quasi violazione di legge andarsela a cercare, perché lui non può farlo, così impegnato nella gola di altre.

Ed è così che lui interpreta l'amore, come qualcosa di destinato a succedere, già scritto e ricalcato, quando cazzo, deve solamente svegliarsi che nessuna lo aspetterebbe ai suoi comodi.

Nessuna ragazza dovrebbe sottomettersi a Sada, perché con i suoi atteggiamenti si rivela il contrario di quello che in realtà è.

Il moro pretende forse troppo, ma si accontenta di quel poco che riesce a prendere nell'attesa.

Che poi, chi se ne starebbe lì dopo aver visto la sua patetica vita? Che quasi non si ricorda il nome della ragazza con cui esce, che lo sbaglia ogni volta e "Scusa, mia sorella si chiama così, le assomigli così tanto che vi ho confuse!"

Giovanni crede che una ragazza disposta ad aspettare c'è.

Ma dove? Fossero tutte così, che se ne stanno lì a guardarti godertela con altre per poi farsi avanti quando ti prendi il minimo momento per fiatare.

Cazzo, la sposerei una così, per quanto la mia situazione non sia drammatica come quella del moro.

Io di ragazze non ne ho poi così tante, alcune mi temono, alcune mi vengono dietro ma non osano dirlo ed altre, beh, altre mi si buttano letteralmente addosso.

"Ma chi è?" Se ne esce Davide sedendosi accanto al ragazzo impegnato nello zoom della foto profilo della ragazza.

Si siede sulla sedia di plastica verde poggiando il vassoio grigio al tavolo.

"La bionda che non impegna."

Giò è convinto delle sue parole, e non ci da troppo conto.

Davide aggrotta la fronte, Antonio accenna un sorriso.

Cecio ha gli occhi persi sulla chioma della rossa, seduta con le nuove amiche qualche tavolo in giù.

Leo segue in silenzio la conversazione.

Giò torna alla chat e le abbozza qualche cuore, poi lascia il telefono rivolto all'ingiù sul tavolo.

"Dopo abbiamo?" Chiede Leo.

"Informatica. Ci metterà in gruppi per usare i pc." Lo informa il capellone.

"Spero di essere con lei." Quasi sussura pensieroso Cesare.

Alzo gli occhi al cielo, patetico.

La campana suona, Davide è contrariato.

"Stavo finendo verifica! Diamine, neanche cinque minuti di tregua." All'ultima ora la Jones ha preparato una verifica 'di esercitazione' e pochi l'hanno finita entro il suono della mensa, Davide, ad esempio, l'ha conclusa soltanto ora.

Mi alzo e porto indietro la sedia, sistemandola al tavolo prima di prendere di nuovo il vassoio ormai misero di cibo per svuotarlo.

Aspetto gli altri fuori dalla porta della mensa, appoggiato di peso al muro bianco, aprendo le notifiche su Facebook.

Metto qualche like di compassione alle ragazze che mi avevano spammato di commenti nella
mattinata e blocco il cellulare quando Antonio si presenta con le mani in tasca dopo qualche minuto.

"Ma che ore sono?"

"14.03" Otto minuti di ritardo, ma per un buon motivo.

Sblocco di nuovo il telefono così per sport, visto che gli altri non si decidono di arrivare e McFly sta facendo lo stesso.

La pagine di Facebook è ancora aperta, con gli amici consigliati in primo piano.

Scorro la lista e "Genn Butch" passa.

Quel frocio? Bah.

"Vai." Si afferma Giò sfregandosi le mani per il freddo, stringendosi la testa nella giacca color autunno.

Allora velocizzo il passo e sono il primo ad entrare dalla porta bianca già chiusa dal suono della campana.

"Pf, figurati. Ennesimo ritardo Iodice? Uh, Sada, Sorrentino.. tutti! Ma che piacere. - Comincia lei con un filo di ironia nella voce - Vi sbatterei di nuovo da dove siete arrivati se non fosse che mi servite tutti presenti per l'assegnazione dei gruppi."

Quando mi siedo al posto Antonio è l'ultimo ad entrare che resta a guardarla sorridendo, poggiando entrambe le mani dietro alla schiena sulla maniglia appena chiusa.

Finisce l'esempio alla lavagna interattiva e si accorge di lui, che le offre un altro ghigno.

"Ti invito a sederti, caro." Esplicita aprendo il braccio verso il posto di fianco a me.

"E se non volessi, Eloise?"

"Ti sbatto fuori con nota a registro."

"Cosa fa?"

"Ti sbat... Senti, siediti va." Ripete ormai delusa dalle battute di cattivo gusto.

Antonio riesce nel suo intento perché le sue guance sono tinte di rosso e alle bocche degli altri ci stanno risate.

"Ho formato i gruppi. - inzia un nuovo discorso lei - non voglio lamentele infantili." Dice i primi nomi e tre dei miei grandi amici vanno.

"Ultimo gruppo:
Sorrentino, Iodice, Colombo e Raia."

******
Haaaaai.
How are u?
Per chi non lo sapesse (tutti, lol) Colombo è il cognome di Rebecca, la crush di Cecio (è possibile che verrà cambiato però, è ancora instabile diciamo).

Chi ha letto la mia os su Giò sa che io non lo vedo affatto così, ma ci sarà una metamorfosi, quindi passatemi termini volgari o cose varie.

Niente d'altro credo, da ora i Gennex passano un pò più di tempo insieme u.u

Non credo ci siano big news, se non che il "la bionda che non impegna" è dedicato a Francesco e Meg, my otp. *pochefiguredimerda*

Soo, fatemi sapere che ne pensate.

Ly, Virgy. X