Mi sveglio abbracciata a Salvatore.
-Buongiorno.-Esclamo con un tono assonnato.
-Buongiorno. Che vuoi fare oggi?
-Non lo so..tu cosa vorresti fare?
-Non lo so. Perché non partiamo?
-Scusa dove vorresti andare?
-Andiamo a casa mia.
-Sicuro?
-Si. I miei genitori sono in vacanza,mio fratello anche e mia sorella sta da una sua amica.Possiamo fare una"vacanza"di una settimana. Ci stai?
-Sì.
Ci svegliamo,facciamo colazione e ci prepariamo per andare a casa di Salvatore. Salvatore vive a Padova. Prendiamo un aereo(non ho la più pallida idea di che linea sia)e in poche ore arriviamo a Padova. Prendiamo il taxi e arriviamo a casa di Sal. Vive in un paesino poco conosciuto.
-Questa è casa mia. Sei la benvenuta.
-Grazie Sal.
Gli dò un bacio e sistemiamo le valigie. In camera da pranzo. Casa sua è molto spaziosa. Mi fa vedere tutte le stanza compresa una con dentro un bellissimo pianoforte. Mi avvicino a questo e chiedo:
-Posso?
-Sai suonare?
-Da piccola prendevo lezioni.
-Allora suona qualcosa.
Era da quasi 7 anni che non suonavo un pianoforte. Dopo aver suonato qualche pezzo di Bach,Sal mi fa vedere anche camera sua. È molto piccola. Appena entri sulla tua destra c'è un armadio mentre alla tua sinistra c'è il muro. Andando avanti sempre a destra c'è il suo letto e sotto a questo c'è una scrivania ed un computer.
-Carina camera tua.
-Lo so,è molto piccola, ma ho dei ricordi inestimabili.
-Sei così dolce.
-Non ti abituare.
-Poi sono io quella acida.-Dico ironicamente.
In ultimo mi fa vedere la camera da letto dei suoi genitori.
-Puoi posare qua la valigia.
-Va bene.
Ci sediamo sul letto.
-Nicol.
-Sì?
-Hai qualcosa in faccia.
-Oddio cosa?
-Aspetta che mi avvicino per vedere meglio.
Si avvicina lentamente a me e inizia a farmi il solletico.
-Sal dai smettila!-Dico ridendo.
-No!-Mi risponde mentre spunta un sorriso sulla sua bocca.
-Dai!
-E dimmi che mi ami.
-Ti amo!
-Non ho sentito.
-TI AMO!
Si avvicina a me e dice:
-Anche io ti amo.
Mi dà un bacio e quando finiamo,ci guardiamo negli occhi. Non riusciamo a non ridere. Adoro Salvatore.
-Posso andare in cucina a prendere un bicchiere d'acqua?
-Certo.
Vado in cucina,prendo una bottiglia d'acqua e né verso un pò dentro un bicchiere. Sento qualcuno cingermi i fianchi.
-Adoro i tuoi abbracci.
-Lo so.
Poso il bicchiere e ad un tratto mi sento come se qualcuno vi prende in braccio. È Salvatore.
-Salvatore lasciami!-grido ridendo.
Mi porta di nuovo in camera da letto e questa volta vuole parlare.
-Allora..
-Perché mi hai portato qui?
-Così
-Sicuro?
-Mh. Si.
-Non ti fare strane idee.
-Che ti pare?Io sono un ragazzo per bene.