Capitolo 18

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Gli dò un bacio. Lo amo. Come potevo essere fidanzata con quel "Salvatore"?
Troppo strano. È stato gentile a farmi ricordare quelle cose ma niente altro. Io amo Sascha. Rimaniamo abbracciati per tutto il pomeriggio. Mi sentivo a casa mia fra le sue braccia. Ci addormentiamo così.

Mi sveglio con il braccio di Sascha in faccia. Non siamo fatti per dormire insieme. Gli dò un bacio e lui si sveglia.
-Buongiorno migliore non si può desiderare.
-Smettila. Vuoi qualcosa da mangiare?
-Va bene.-
Vado in cucina e gli preparo il caffè con un paio di biscotti e glieli porto in camera da letto.
-Sono tornataa.-Dico con un vassoio in mano.
-Yee.-Sascha esulta.
Appena finiamo la colazione vado a fare una doccia. Mi vesto e scrivo un messaggio a Salvatore.
-Oggi dove andiamo?
-Prepara le valigie.
-Cioè?
-Muoviti. Sono da te fra 30 minuti.
-Ma come? Dove andiamo?
-Muoviti. Il tempo scorre.-
Prendo subito un trolley e metto lì dentro i primi vestiti che trovo. Come mi aveva anticipato Salvatore, mezz'ora e sarebbe arrivato. Ed è così.
-Andiamo?-Chiedo impaziente.
-Certo.-Risponde. Mi prende la mano ed andiamo verso l'aeroporto. Prendiamo un aereo che ci porterà a Padova. Un luogo così vago. Arriviamo e prendiamo un taxi.
-Dove andiamo adesso?
-Lo scoprirai fra pochi minuti.-
Arriviamo. Scendiamo dal taxi,prendiamo le valigie e entriamo in questa casa. Questa volta ho solo brividi. Nessun ricordo.
-Questa è casa mia. Sei la benvenuta.
-Grazie.-Altri brividi.
Mi mostra tutte le camere che hanno un non so che di familiare. Per ultima mi mostra quella dei suoi genitori.
-Puoi posare qua la valigia.
-Va bene.
-Perché non parliamo?-Acconsento mentre ci sediamo sul letto dei suoi genitori. Salvatore mi guarda.
-Hai qualcosa in faccia.
-Dove?
-Qua.-Inizia a farmi il solletico. Altri brividi.
-Salvatore. Smettila!-Dico ridendo.
-Va bene ma solo per questa volta!
-Posso prendere un bicchiere d'acqua?
-Certo.-Vado in cucina e prendo un bicchiere. Quando verso l'acqua poso subito la bottiglia. Salvatore mi sta prendendo in braccio e mi porta in camera da letto. Altri brividi.
-Cosa vuoi fare?-Chiedo preoccupata.
-Sh.-Si avvicina a me e mi bacia. Brividi e questa volta ricordi. Sono più ricordi. Ricordi del viaggio e di noi due.
"-SALVATORE,menomale che sei un ragazzo per bene.-"
Continua a baciarmi e piano piano mi toglie il reggiseno.
-Sal!Cosa fai?-Chiedo urlandogli riagganciando il reggiseno.
-Scu-scusa. Aspetta. Cos'hai detto?
-Cosa fai?
-Prima.
-Sal.-Mi abbraccia come se prima non avesse fatto niente. Ricambio un pò contrariata l'abbraccio.
-Possiamo tornare a Milano.
-Come?
-Vuoi restare qua?
-No. -Prendiamo un aereo a caso,Salvatore ha già fatto i biglietti. Appena l'aereo parte inizio ad ascoltare della musica. Salvatore dorme già da ora.

Tra cinque minuti l'aereo arriva a Milano e con vari tentativi cerco di svegliare Sal che si è addormentato con le cuffie alle orecchie. Gliele tolgo e sento una canzone familiare. Prendo il suo telefono per vedere che canzone è.
Drown,Bring Me The Horizon. Adoro questa canzone. Mi accorgo che come salvaschermo ha una foto nostra di qualche tempo fa. Eravamo così spontanei. In quella foto lui mi stava abbracciando mentre ridevamo come due pazzi. Mi scende una lacrima. Vado nella galleria del suo telefono perché voglio vedere altre foto. Ce ne sono mille almeno. 1506 per la precisione. Le vedo tutte finché l'aereo non atterra e Sal si sveglia all'improvviso.
-Che ci fai con il mio telefono?
-Niente.
-Fai come vuoi. Però stai attenta. Là c'è la mia vita.-

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