Let's get out

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MICHAEL
Giocare a Guitar Hero mi ha fatto innamorare del punk, del metal e del rock vecchia maniera. Mi piaceva suonare le canzoni dei DragonForce, una band metal inglese, e anche dei Metallica, perchè in The Black Album sparavano dei riff così potenti che mi facevano andare fuori di testa. Continuavo a giocare per ore e ore - avevo perfino una batteria di Guitar Hero. Ho sempre pensato che shreddare a Guitar Hero - che è quando suoni un sacco di note a velocità pazzesca - era più fico che shreddare su una chitarra vera.
Ma quando si è trattato di suonare sul serio, ragazzi, è stata durissima! All'inizio ho preso un po' di lezioni di canto, ma le odiavo. Poi ho provato a suonare il piano. Alla fine, quando avevo undici anni, i miei mi hanno comprato una chitarra acustica da quattro soldi in un negozio vicino casa, ma appena ho iniziato a prendere lezioni, stavo quasi per mollare tutto. Ero tipo: "Non esiste, è troppo difficile". David, il mio insegnante di chitarra, continuava a incoraggiarmi, e alla fine sono riuscito a superare la frustrazione di non essere capace di suonare niente. Adesso che sono entrato della band, sono davvero contento di aver tenuto duro. Immaginatevi cosa sarebbe successo se avessi abbandonato e non avessi più preso in mano la chitarra...
Il primo pezzo che ho imparato a suonare dall'inizio alla fine è stato quell'orrendo "Inno alla gioia" che probabilmente avrete sentito a scuola. Dopo quello, mi sono messo a suonare "Stairway To Heaven" dei Led Zeppelin, ma lo facevo davvero male. Poi è stata la volta dei classici di base del rock tipo "Smoke On The Water" dei Deep Purple. Ho fatto ammattire tutti mentre mi esercitavo a suonarla, ma ben presto i miei sforzi sono stati ripagati, e dopo mesi e mesi di esercizi, quando ho compiuto dodici anni, mi hanno regalato una chitarra elettrica. E io mi sentivo un fico a sparare canzoni con l'amplificatore a tutto volume.
All'epoca avevo cominciato ad appassionarmi ad alcune grandi band. Guitar Hero mi ha fatto conoscere vecchi gruppi rock come i Led Zeppelin, che poi mi hanno portato ai Blink-182 e ai Green Day. Ma sono stati gli All Time Low, una band americana, a farmi impazzire. Adoravo le loro canzoni. Mescolavano alla grande il pop con il punk e ti davano l'idea che si stavano divertendo da matti.
Alex Gaskarth, il loro cantante, aveva una voce potentissima che funzionava da Dio, ed era accompagnata da certi giri di chitarra che non ti uscivano più dalla testa. Mi hanno conquistato fin dal primo momento. Lui, per di più, era un tipo fichissimo. È stato per via degli All Time Low che ho deciso di entrare in una band; e direi anche che ho cominciato a cantare dopo aver sentito Alex - a quei tempi era il mio eroe.
Fino alla seconda media sono stato un geek totale. Avevo pochi amici, e anche loro erano dei geek, ma agli altri ragazzi della scuola io non piacevo un granché. Poi ho smesso di fare il bambino e sono cresciuto un po': mi sono trovato una ragazza e ho incontrato Luke in seconda media, alla Norwest, durante la giornata di orientamento. Sono diventato amico anche di Calum. Ci conoscevamo già dalla terza elementare, ma non eravamo mai stati tanto tempo insieme. Non c'è voluto molto perché diventassimo tutti e tre legatissimi.
È stata la musica a metterci insieme, perché, lo ammetto, la prima volta che ho visto Luke mi sono detto: Se la tira troppo. È il tipo di ragazzo di cui non posso proprio diventare amico.
Pensava di essere un grande (ma non lo era!). Invece Calum era davvero simpatico, piaceva a tutti. Immagino invece che io, al contrario, ero quello che non piaceva nessuno. Avevo anche un look diverso dagli altri. Volevo vestirmi come Lil Wayne, ma allo stesso tempo volevo somigliare ad Alex Gaskarth. Avevo un po' di confusione in testa.
C'è stato anche un periodo, appena prima che facessimo il botto, in cui Luke e io ci siamo odiati un po'. È stato per via di una ragazza scuola. A lui piaceva un sacco, e piaceva anche a me, ma io le avevo chiesto per primo di uscire. Per un po' Luke è stato piuttosto antipatico con me, ma appena abbiamo cominciato a parlare di musica insieme ci abbiamo messo una pietra sopra. Comunque Luke era in gamba. Sapevo che era uno che si dedicava alla musica con tutto se stesso perché aveva fatto cover di cantanti come Jason Mraz e le aveva caricate su YouTube. Erano buone, anche se non straordinarie - avevano qualcosa di interessante.
Tutt'a un tratto, lui, Calum e io restavamo chiusi per ore insieme nell'aula di musica. Quando non avevamo lezione, andavamo lì a provare qualche accordo alla chitarra. Ne avevamo tutti una, così imparavamo le canzoni e facevamo un po' di casino tra noi. Quando è arrivato il momento di Live at Norwest, il talent show che la scuola organizzava ogni anno, Luke e Calum hanno suonato una canzone insieme. Io ho partecipato da solo e ho fatto un medley di canzoni dei Panic! At The Disco, una band americana. A me la performance è piaciuta un sacco, ma ho ottenuto solo sette punti su dieci. Nonostante questo, nella mia testa, ero andato alla grande.
Poi un giorno a scuola sono andato dagli altri e gli ho fatto: "Ragazzi, e se mettessimo su una band come gli All Time Low?"
Pensavo che sarebbe stato fantastico se avessimo cominciato a lavorare insieme e a fare vere canzoni, suonando più forte che potevamo e scrivendo dischi vitali e decisivi come American Idiot o Nothing Personal degli All Time Low. Loro si sono gasati e mi hanno detto: "Dai, perché no? Sarebbe fantastico". E il resto è storia.

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