Paradiso

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Sto volando nel cielo. È fantastico. Sono libera di essere me stessa.
È una sensazione fantastica, non so come spiegarla. La mia mente è leggera, senza pensieri.
Ora salto da una nuvola all'altra come un'astronauta salta sulla luna senza forza di gravità. È meraviglioso.
Sembra di essere in paradiso.
Come fa un luogo ad essere così perfetto? Non riesco a spiegarmelo.
È la cosa migliore che mi sia capitata fino ad ora.
....
«Ashley!!!!! Alzati dal letto!!! Sono le 7.00!» sento urlare dal piano di sotto.
«Ancora 10 minuti mamma» dico io con una voce impastata e assonnata.
Non sento una risposta e quindi tranquillamente richiudo gli occhi e mi rimetto a dormire.
«Ashley!!! Sei in ritardo sono le 7.30!!!».
Cavolo. Cavolo, cavolo, cavolooooo!!
È tardissimo, non arriverò mai a scuola in tempo.
Con uno scatto fulmineo a modi Bolt, salto giù dal letto, mi infilo le ciabatte velocemente, stacco il telefono dalla presa e corro al piano di sotto.
«Buongiorno mamma, scusami ma sono in ritardissimo, mangio un biscotto e mi vado a preparare.»
«Amore guarda l'orologio.» dice lei con un sorriso sotto i baffi che non prometterai niente di buono.
Premo il pulsante del mio telefono: 7.10 a.m.
«Dovevo pur trovare il modo di farti alzare no?».
«Un giorno mi vendicherò mamma, ricordatelo.»
Faccio un respiro profondo e senza dire altro apro il frigorifero dal quale prendo una mela.
Dopo averla terminata vado in camera, mi preparo, e alle 7.35 sono pronta per uscire.
Fuori c'è John che mi aspetta in macchina.
Che inizi un'altra giornata "fantastica" nel "paradiso" chiamato scuola.
Il paradiso del sogno era di gran lunga meglio.

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