Capitolo 11 Addestramento

40 3 0
                                    

<Okay, sono pronta> dissi con lo sguardo fisso sul bersaglio.
Era una sagoma umana a grandezza naturale, dipinta a mano.
Tenevo stretta la freccia appuntita, concentrandomi solo sul punto disegnato al centro del volto.
Respirai a fondo...

Quella mattina

<Mamma, hai visto il mio elastico?!> gridai dalla mia stanza, in preda al panico.
Quella mattina dovevo fare gli allenamenti per prepararmi al "giorno della decisione",ovvero il giorno in cui mi sarà finalmente rivelata la mia "specialità". E sarebbe stato tra quattro settimane esatte.
<No, tesoro. Prova a guardare in bagno!> mi gridó in risposta mia madre.
Percorsi tutto il corridoio fino in fondo, per poi giungere ad una porta in legno (al contrario di ogni altra porta della casa, che era Bianca).
Quando entrai venni pervasa da un'ondata di profumo alle rose, ma non era il solito profumo alle rose di mia madre. Era diverso, insolito.
"Forse mamma ha cambiato profumo" pensai tra me e me.
Avvistai e afferrai l'elastico nero e corsi verso la camera, facendo sbattere la porta dietro di me.

Spalancai le ante dell'armadio e afferrai una maglietta rossa, un paio di leggins neri e le scarpe da ginnastica, che erano in fondo.
Quando finii di vestirmi feci una coda alta e piombai in giardino di corsa.

<Su Luna, puoi farcela!> mi incitó mia madre.
Era da un pó che avevo quella freccia in mano, ma non mi era arrivata (e si ostinava a non arrivare) la forza per tirarla sul bersaglio...
"Su Luna puoi farcela!" mi incitai "dopotutto è solo un bersaglio finto. Non avere paura"
Dopo un altro paio di respiri chiusi gli occhi di colpo e tirai più forte che potevo...
<Ahh!> sentii gridare.
Non era la voce di mia madre...
Non era la voce di qualcuno che conoscevo...
Ma qualcosa mi disse che quella persona sarebbe stata importante per me...
Avevo ancora gli occhi chiusi e non avevo intenzione di aprirli.
                       
   

•Luna•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora