Cap. 13

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Per il resto della giornata io e Jess non ci parlammo.

Quella notte sentii bussare alla finestra della mia stanza.
Mi alzai di scatto, cercando di fare meno rumore possibile.
Arrivata alla finestra mi affacciai, ma non vidi nessuno...
Così tornai a letto e mi addormentai di nuovo.

Passarono due ore e sentii bussare ancora una volta
"Uffa! Ma non vogliono farmi dormire!" Pensai, ignorando cosa potesse esserci fuori...
Mi affacciai un' ultima volta, ma, come accadde prima, non trovai nessuno.
<Che strano...> dissi chiudendo di scatto la finestra, come se all'improvviso potesse spuntare qualcuno.
E non sapevo che era esattamente quello che stava per accadere...

<Ciao Luna.> disse qualcuno alle mie spalle. Era una voce maschile; una voce sicura; la voce di chi sa cosa fare e quando deve farlo.

Rimasi immobile, senza voltarmi né rispondere all'apparente cordiale saluto.

<Luna, non si saluta?> continuò lo sconosciuto. Sapevo che stava sghignazzando, lo sentivo mentre parlava.

"Ed ora?" pensai in preda al panico "Cosa faccio?! E poi questo chi è? Come fa a sapere il mio nome?"

Avevo tante domande, troppe domande
E nemmeno una risposta.
Potevo solo sperare.
Ma la speranza non mi avrebbe aiutato a lungo...

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