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L'aria gelida della finestra socchiusa si posava delicatamente sulla pelle scoperta del riccio, che si sveglió di colpo quasi come se si fosse svegliato da un incubo.
Si voltó alla sua destra dove avrebbe dovuto trovare il corpo seminudo del compagno, ma al suo posto vi era solo un biglietto posato con cura sul cuscino.
Quella scena era così familiare, orribilmente familiare, il cuore del inglese aumentó notevolmente i battiti, si fece forza e afferró il biglietto.

" io voglio regalarti la mia vita, chiedo tu cambi la mia vita ora.
Ps: Sta sera parleró con lei"

Un sospiro di sollievo e un sorriso ebete presero forma sulle labbra sottili del riccio.

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« Non ci credo, avete veramente... Scopato?»

« Shhhh no grida! Si, ma é segreto»

« Ci conosci! Saremo muti come una tomba»

I tre ragazzi scuoterono la testa in sincrono, Margherita e i gemelli erano completamente scioccati da quella scoperta.

« Non credi che... Finisca come l'ultima volta?»

Michael si guardó intorno ad occhi bassi.

« No lui è più maturo, mi ama, e parlerà con Francesca»

Detto questo l'inglese si alzó e velocemente si diresse all uscita e subito digitó il numero del compagno.

« Pronto?» la voce era femminile, era lei.

« Hi! Sorry sono Mika, Fede è lì»

« Fede è andato via» solo in quel momento Michael notó la voce spezzata dal pianto dell donna.

« Ha lasciato qui il cellulare, per un attimo mi sono illusa che stesse chiamando dal tuo cellulare, per dirmi qualcosa, per dire qualcosa...»

Prima che il riccio potesse dire qualcosa la chiamata fu bruscamente interrotta dalla ragazza.
Mika ritornó a casa e qualche minuto dopo un leggero bussare destó Michael dai suoi pensieri.

« L'ho fatto!»

La voce del tatuato era allegra e leggermente esaltata.

« Tu sei pazzo!»

« Di te? Molto probabilmente si!»

Fecero l'amore ancora, le lenzuola bianche aggrovigliate alle loro gambe, le loro schiene sudate, era quasi una scena dipinta su tela come uno di quei quadri che Mika conosceva fin troppo bene.

« Non mi volteró indietro Mik»

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