L'ultima Notte al Mondo

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Un sottile raggio di sole illuminó la camera, Michael aprì gli occhi da quello che pareva essere un sogno.
Mani intrecciate, labbra arrossate,
I segni dei loro morsi sul collo e le lenzuola completamente in disordine.
Il riccio si voltó alla sua destra e lui era lì, nudo immerso in un sonno profondo, i capelli spettinati e il rumore del suo respiro invadeva la stanza.

Le pistrelle fredde a contatto con i piedi nudi lo fece rabbrividire, si diresse in cucina per versarsi una tazza di caffè.

« Buongiorno» il tatuato stropicciandosi gli occhi lo raggiunse poco dopo, si alzó leggermente sulle punte per stampare un bacio sulle labbra del compagno.

Mentre anch'egli sorseggiava il suo caffè l'inglese era impegnato a fissarlo, dal primo capello al ultimo tatuaggio.

« Cosa c'è?»

« no niente...»rapidamente il maggiore distolse lo sguardo accennando un sorriso ebete.

« È che... No posso credere che tu è qui con me, dopo così tanto tempo, ti guardo e penso " Mika stai sognando" invece no è così, almeno spero»

Fedez non riuscì a trattenere una risata, si avvicinó delicatamente alle sue labbra.

« È un sogno» sussurró

« do not wake me up»

« Devo...»

Queste parole risuonarono nei suoi timpani, era chiaramente un " non farti strane idee non durerà per sempre."

Di fretta il tatuato si rivestì e stampó un ultimo bacio al ragazzo inglese per poi andarsene.

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Passó circa una settimana da quando aveva fatto sesso con Federico, sembrava tutto come al solito, niente era fuori posto quando rientró in quel appartamento, tranne per una candela accesa, un altra e un altra ancora.
Mika seguì la scia di candele che portavano in camera da letto.

« Pensavo non saresti più arrivato »

« cosa fa tu qui?»

« mi mancavi»

« Potevi scrivere un messaggio»

« Non posso fare questo in un messaggio»

Il tatuato si alzó dal letto e con forza spinse il riccio sul materasso, posizionandosi sopra di lui, e con foga cominció a sbottonargli i pantaloni, portando il membro del compagno tra le sue labbra, non rifiutó di farsi venire in bocca, gli era mancato il suo sapore infondo.

Fare l'amore lo fece va sentire completo, sentire Federico dentro di se ancora una volta lo faceva stare bene, si sentiva di nuovo amato, anche se per pochi istanti, come non lo era stato per 7 lunghi anni.

Restarono abbracciati l'uno tra le braccia del altro, e come al solito Federico accarezzava delicatamente la schiena del compagno.

« qualcun'altro ti ha toccato come sto facendo io ora?»

« Si»

« come si chiamava?»

« Marco, ma è durata poco»

« come mai?»

« Il tuo ricordo era troppo doloroso, no riuscivo ad amare nessun altro»

« Sei mio Michael, non sarai mai di nessun altro, nessuno sa farti impazzire a letto come faccio io, nessuno conosce ogni tuo singolo muscolo che si contrae quando stai per venire, nessuno conosce il profumo della tua pelle, o il sapore delle tue labbra come le conosco io,
nessuno ti amerà così.»

L'inglese si staccò dall abbraccio per strofinarsi la faccia e cercare di mantenere la calma.

« Tu no mi ama, tu sta con lei, la sposerai»

« Ti ameró per sempre lo sai»

« Dimostralo»

« Oppure?»

« O lasciami andare, merito di essere amato, ma per davvero questa volta»

« Ti amo Mik, questa notte ti amo per davvero, e ogni sera penso a te, e lo faró fino al ultima notte al mondo»

Dormirono insieme per quella notte, fingendo che il resto del mondo non sia davvero reale, che fosse quello il sogno da cui si sarebbero dovuti svegliare, perché in quel letto, quella sera era la loro realtà.

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