Judge Not

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                                                            Judge Not

                                                                Intro

'Cavolo, sono le 8!' squittisco io vedendo l'ora e cadendo giù dal mio letto.


Mi preparo velocemente, saluto la mamma, e esco di casa.
Corro all'impazzata alla fermata del pullman, ma purtroppo, era già partito.
Mi siedo su una panchina sfinita.
Poggio una mano sopra i miei occhi stanchi, e sospiro.
'Ti serve aiuto?' chiede una voce roca, già sentita.
Scosto la mano dal mio viso, e chi vedo? Ebbene si, il nerd della scuola, Marcel.
*sembri anche secsi senza guardarti* penso io, fissandolo.
'Ti serve qualcosa?' ribadisce lui.
'Ho perso il pullman della scuola, si, mi servirebbe un mezzo di trasporto' farfuglio io alzandomi.
'Possiamo andarci insieme, a scuola' dice lui con un sorriso.
'Emh... io' bisbiglio guardando le mie scarpe.
Non ero una di quelle personcine altezzose, ma, visto che mi prendevano in giro, vedendomi con Marcel l'avrebbero fatto ancora di più.
'Va bene, non preoccuparti, ho capito' bisbiglia lui guardando a terra, e poi girando i tacchi per andarsene.
Sospiro.
Però, cavolo, era stato gentile con me, non potevo fare la cafona. Non ero io.
'Marcel' 
'Si?' dice lui girandosi e guardando nella mia direzione.
'Io... andiamo' bisbiglio io facendo segno. A quel paese le prese in giro.
'Oh... grazie' esclama lui arrossandosi in viso e avvicinandosi a me.
Iniziamo il cammino.
'Tu... allora... sei Katy?' bisbiglia lui timido.
'Si, e tu sei Marcel' dico io ovvia, facendolo sorridere.
Sinceramente, non era così male. Non mi parlava di fisica, chimica o altre cose incomprensibili. Era un ragazzo normale che non sapeva abbinare i vestiti, tutto qua.

'Siamo arrivati' fa segno lui, fermandosi.
'Ora dovrei andare, magari... ci vediamo dopo' dico io sorridendo.
'Oh va... bene' dice lui diventando rosso.
Si gira e cammina verso la sua classe.
'Marcel' lo chiamo io.
'Si, Katy?' bisbiglia lui.
'Mi stai simpatico' dico io andandomene.

POV Marcel

Nessuna ragazza mi aveva mai calcolato, tranne lei.
Sembra dolce, e credo lo sia.
Ora è meglio se vado alla lezione, non posso fare tardi.

POV Katy

5 ore di lezione passate velocemente, per fortuna.
Recupero i miei libri da sotto il banco, e esco dalla classe.
Mi incammino per il corridoio.
Sento chiamare aiuto una voce strana, quasi in pericolo.
Mi allarmo e corro per tutti i corridoi, e mi oriento fino a che la voce non si fa sempre più forte.
Proveniva dal 6° corridoio.
Mi sporgo, e vedo un gruppo di ragazzi con non buone intenzioni.
Mi avvicino un po di più, e vedo che stavano importunando una ragazza.
'Lasciatela stare!' esclamo io con voce tremolante.
Uno dei ragazzi si gira e mi guarda con aria strana.
'Che vuoi ragazzina? Adesso le prendi' dice con aria crudele, avvicinandosi a me.
Non riuscendo a scappare, mi prende un braccio e cerca di picchiarmi.
Io chiudo gli occhi il più forte possibile per non vedere quello che mi stesse facendo.
Ma ad un certo punto, 'SBAM', sento un tonfo.
Cado a terra.
Apro istantaneamente gli occhi e vedo una cosa che non mi sarei mai aspettata.
'Marcel' tremolo io.
Ebbene si, il nerd della scuola, mi aveva difeso.
Lo vedo mentre ha ancora il suo pugno puntato sul viso del ragazzo a terra, inerme.
Marcel? Aveva dato un pugno al ragazzo più forte della scuola e quest'ultimo era disteso a terra?
'Ma... gli hai dato un pugno?' bisbiglio io incredula.
'Non ti dovevo difendere?' dice lui porgendomi la mano.
'Ma io...' bisbiglio alzandomi e fissandolo negli occhi.
'Basta un semplice grazie' dice lui fissandomi, con la sua voce stranamente roca per essere un nerd.
'Oh... allora... grazie' dico abbracciandolo.
Mi era venuto spontaneamente quel gesto, non so perchè.
Ricambia l'abbraccio.
'Dov'è quella ragazza?' esclamo io.
Ci giriamo e vedo quest'ultima seduta in un angolo, piangendo.
Corro da lei, con Marcel.
'Stai bene?' bisbiglio io, sfiorandole una spalla.
'Credo...' dice lei asciugandosi le lacrime con la manica della felpa.
'Hai bisogno di aiuto?' dice Marcel.
'No, ritorno a casa da sola' bisbiglia lei alzandosi.
'Grazie comunque' dice allontanandosi.

'Beh... ora dovrei andare a casa' dico io triste.
'Ti accompagno?' esclama lui.
'No, non preoccuparti, magari domani'
'Possiamo trovari domani alla fermata del pullman, e andarci insieme... a scuola' bisbiglia lui sorridendo.
'...'
'Oh scusa, mi sto intromettendo' dice lui guardando in basso.
'No, io voglio' dico sorridente.
'Sicura?'
'Sicura' dico allontanandomi.
'Katy' mi chiama lui.
'Si?' bisbiglio io.
'Mi stai simpatica' dice andandosene.
Forse avevo trovato un amico, che bella cosa.

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