Capitolo 3.
MERCOLEDI'
Si svegliò come al solito, di buon ora; 2:30 a.m. Questo orario lo stava distruggendo ma niente era come il sentimento che bruciava per Hermione. Si alzò ma invece di andare in sala comune decise di andare a fare un giro per schiarirsi le idee. Si vestì silenziosamente e uscì mentra tutto il castello dormiva. "L'avrà ricevuto il biglietto? Come ho fatto a fidarmi di quella Weasley? Ma soprattutto verrà" Questi pensieri gli affollavano la mente. Stava camminando verso l'uscita del castello quando sentì altri passi. "Colin vai nell'ala ovest, troverai quelli di Corvonero che montano di guardia, digli che possono andare a dormire. Va bene?" La voce gentile e autoritaria di Hermione eccheggiava nell'ingresso. A Draco si ghiaccio il sangue nelle vene. Per la prima volta aveva paura di farsi vedere da Hermione.
I passi di Colin si persero nei corridoi. Draco aveva due possibilità: 1) Ritornare sui suoi passi e lasciar perdere la passaggiata, 2) Cercare di scattare e raggiungere la parta prima che Hermione se ne accorgesse. Draco stava cercando di decidersi quando notò che Hermione si era seduta in fondo alla scala. Si massaggiava le tempie, sembrava preoccupata, chissà cosa stava provando... Draco uscì dal suo nascondiglio:"Ciao Hermione" Draco le sorrise affettuoso (Non sapeva neanche lui cosa stava facendo). Hermione si alzò così in fretta che quasi cadde. Draco la afferrò appena in tempo. "Mal-Mal-foy scusa io... non so cosa mi sia preso. Devo andare" Hermione si rialzò e se ne andò lasciando Draco con le braccia ancora tese. "Ma che cosa sto facendo?!" Si chiese arrabbiato. Non sapeva neanche più se era una buna idea andare all'appuntamento. Guardò l'oroglogio; 3:00 a.m. Amareggiato se ne tornò in camera sua e si rimise nel letto, addormentandosi.
Quando si risvegliò la camera era ancora immersa nell'oscurità. Guardò l'orologio; 9:00 p.m. "Oh porca miseria!" pensò, alzandosi come un fulmine. Era da tempo che non faceva un sonno così profondo e lungo. Corse in sala grande appena in tempo per la cena. I suoi compagni non lo notarono neanche ma la professoressa McGranitt sì. La vide avvicinarsi. "Signor Malfoy, mi voglia scusare ma mi dovrebbe seguire nel mio ufficio" Il suo volto era una maschera di pura rabbia. Draco la seguì.
Entrarono nell'ufficio:"Signor Malfoy, mi è stato riferito, pur non essendo la dirittrice della sua casa, e ho anche potuto constatare, che lei ha saltato tutte le lezioni del giorno..." La McGranitt attendeva una risposta :"Professoressa mi scusi, ma per sbaglio ieri ho bevuto una pozione di quel Potter e sono stato costretto a letto tutto il giorno. Crabbe e Goyle potranno confermare la mia versione" Draco sorrise compiaciuto della sua bugia ben fatta. "Non credo a una sola parola di ciò che ha detto Malfoy! Si faccia trovare tra venti minuti davanti all'ufficio di Gazza. E' in punizione! E non osi mai più di inventare una balla del genere!" E così dicendo accompagnò fuori Draco dalla porta. "Non stasera! Poteva capitarmi un'altra volta?!" pensò infuriato. Come avrebbe fatto a trovarsi davanti all'aula di trasfigurazione in tempo?
Venti minuti dopo era danti alla porta di Gazza. "Guarda chi abbiamo qui! Malfoy non sei insieme al tuo amichetto Potter?" Gazza rise di gusto. "Muoviti e prendi quella scopa, stasera puliremo bene quello schifo che avete lasciato nell'aula di Trasfigurazione, dato che quegli Elfi domestici sono in sciopero!!! Ma si potrà?!" Draco era al settimo cielo e si incamminò a grandi passi verso l'aula seguito da Gazza che sembrava parecchio sorpreso. Arrivati, Draco iniziò a pulire di buona lena con un sorriso da ebete stampato in volto. Gazza non poteva essere più deluso della sua reazione. Finì di pulire in men che non si dica e guardò l'orologio; 10:20 p.m. Ancora quaranta minuti lo dividevano da Hermione ma almeno avrebbe avuto il tempo di darsi una rinfrescata. "Malfoy, dato che sei stato così bravo che ne dici se andiamo a pulire anche l'aula di Pozioni?" a Draco scappò un NO ed a Gazza gli si illuminarono gli occhi di una luce malvagia. "Questo vuol dire si! Perfettto!" Draco voleva tirarsi la scopa sulla testa per far finire quest'incubo. Arrivarono nell'aula di Pozioni; 10:30. Non ce l'avrebbe mai fatta. Ideò un piano. "Allora Malfoy, tu pulisci i banchi qua vicino alla cattedra io faccio quelli in fondo." Aspettò il momento giusto poi tirò fuori la bacchetta e urlando disse :"Incarceramus!" Lunghe corde si avvolsero intorno a Gazza. Questo iniziò a gridare a squarciagola tanto che Draco gli tirò in testa la scopa per farlo star zitto. 10:50. Draco doveva darsi una mossa o non sarebbe arrivato in tempo. Uscì dall'aula e corse...
Ecco il terzo capitolo! Alcune parole usate da Malfoy tipo Porca Miseria, non penso che esistano nel libro! L'incantesimo invece è vero, si trova in alcuni capitoli. Spero vi piaccia! Il quarto capitolo è in elaborazione!
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Come neve d'inverno |Dramione|
Fanfiction*non ho preso minimamente in considerazione la guerra magica e tutti i morti* Settimo anno. Hermione e Draco due anime così distanti ma inevitabilmente unite. Un dolce amore. Prima FF <3