Mark

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Mi voltai di scatto.

Era il ragazzo sconosciuto della sera prima.

《Eh no però..》dissi io scocciata.
Volevo nascondere la paura.
Non c'era nessuno lì a parte noi.
E non sapevo se qualcuno mi avrebbe sentita con tutto il frastuono del luna park.

Il ragazzo sorrise beffardo alla mia reazione.

《Che c'è? Non sei contenta di vedermi?》mi chiese.

《Guarda, coso.. con tutto il rispetto del mondo.. no. Facciamo che ora io torno indietro e fingiamo di non esserci mai visti, eh?》

Lui fece un passo verso di me e io indietrggiai.

《Chiamami pure Mark. E non mi piace la tua proposta》obiettò lui.

《Cosa vuoi da me?》gli chiesi diretta.

《Quello che non ho potuto avere ieri sera》

《Ti meriteresti solo tante botte》

A quel punto lui si lanciò verso di me e io iniziai a correre come una pazza verso il luna park.

Ero nel panico. Non sapevo cosa potesse farmi quel tizio.. e non volevo scoprirlo.

Purtroppo non ero una gran corridrice e ben presto sentii le braccia di Mark prendermi con forza in vita.

《LASCIAMI!!》gridai.

Ma in tutta risposta lui mi tappò la bocca con una mano.

《Stai zitta》mi disse mentre mi trascinava dietro ad un camper. Io mi dimenavo e gli mordevo la mano con cui mi chiudeva la bocca, ma non lo scalfivo in alcun modo.

Arrivammo dietro ad un camper.
Il fracasso del luna park era solo un brusio lontano.

Mi spinse con la schiena contro la vettura tenendomi i polsi.
Premette il suo corpo contro il mio.
A quel contatto chiusi gli occhi.
Le lacrime scendevano copiose dai miei occhi e le gambe mi tremavano.

Non riuscivo ad urlare, ero paralizzata dal terrore.

Mi aprì la camicia e iniziò a toccarmi.

《Ti prego smettila..》 riuscii a bisbigliare tra un singhiozzo e l'altro.

Lui rise.

Scese con la mano verso la chiusura dei pantaloni.

Io provai a respingerlo, ma fu inutile.

Stava cercando di slacciare il bottone del jeans quando si fermò.

《EHI STRONZO》aveva urlato qualcuno alle sue spalle.

Mark si voltò e mi lasciò i polsi quando Paul gli si scagliò contro.

Io caddi a terra tremante col viso bagnato dalle lacrime.

Vidi Paul tirare un pugno in faccia a Mark.
Non lo avevo mai visto così arrabbiato.

Mark non si fece abbattere e tiró un pugno in pancia a Paul.
Provai una furia immensa quando vidi Paul piegarsi dal dolore.

Mark non attese e gli tiró un pugno in faccia facendolo cadere.

Io mi alzai di scatto.

Mark stava per tirare un calcio a Paul, ma io gli misi un braccio attorno al collo da dietro e lo tirai in basso.

Il ragazzo non doveva aspettarsi un attacco da parte mia, perché fu preso dallo stupore e cadde facilmente.

Io corsi verso Paul che si stava rialzando.

Mi prese per mano e iniziammo a correre verso la parte alberata del parco.

Mi voltavo in continuazione per vedere se Mark ci stesse seguendo, ma di lui non c'era traccia.

Ero ancora sotto shock quando ci fermammo poco dentro il bosco.

Mi appoggiai ad un albero, ma non feci in tempo a riprendere fiato che fiumi di lacrime ripresero ad uscire dai miei occhi.

Paul non disse niente.
Venne verso di me e mi abbracciò.
Mi strinse forte.

Io nascosi il viso nel suo petto e non potei fermare i singhiozzi.

Paul sciolse l'abbraccio ma rimase ugualmente vicino appoggiando la sua fronte alla mia.

Mi chiuse i bottoni della camicia.
Quando ebbe finito mi diede un bacio in fronte.

《Va tutto bene adesso. Ci sono io》mi sussurrò all'orecchio.

Io mi rigettai fra le sue braccia.

Rimanemmo abbracciati per quelle che mi parvero ore.

Quando ebbi smesso di singhiozzare Paul si allontanò quanto bastava per alzarmi il viso con una mano.

Io rimasi con le mani aggrappate ai lati della sua maglietta, come se da un momento all'altro potesse andarsene.

Inchiodò i suoi occhi ai miei.
Le lacrime ora scendevano lente.

Mi mise una mano sulla guancia e con il pollice mi accarezzò asciugandomi le lacrime.

《Grazie..》riuscii a sussurrare.

《Sono qui apposta》mi rispose lui sorridente, facendo sorridere lievemente anche me.

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