Mi manchi

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Abbraccio il cuscino e ci strofino il naso sopra, alla ricerca di un vago sentore del suo odore. È lo stesso cuscino che gli ho prestato un giorno, quando è venuto a dormire a casa mia. È stato settimane fa, ma ancora non riesco a tirarmi fuori da questo bozzolo di ricordi e amore che mi sono costruito. Non posso farcela. Non posso tornare a vivere se lui non sarà con me a farlo. Altre lacrime tornano a pizzicarmi gli occhi, e non ho la forza di trattenerle. Afferro il telefono dal comodino accanto al letto. Non posso resistere. Scorro nella rubrica e trovo il suo numero, appoggio il cellulare alla fronte per poi spostarlo e schiacciare il pulsante verde. Accosto il telefono all'orecchio e chiudo gli occhi. Dopo un po', sento la sua voce.
"Pronto?" Mi scappa un singulto e sorrido, felice.
"Stiles..."
"... Derek?"
"Si... Sono io"
"Come... Come mai mi hai chiamato?" Socchiudo gli occhi e sento una lacrima scendere sulla guancia.
"Nulla. Mi manchi. Volevo sentire la tua voce"
"Che ore sono da te?" Lancio un'occhiata alla sveglia sul comodino.
"Le due e mezza"
"Derek..."
"... Del mattino"
"Oh, Der, perché?" Chiudo gli occhi e lascio un'altra lacrima scendere.
"Non ce la faccio, Stiles. Mi manchi. Non riesco ad andare avanti. E so cosa stai per dire" lo interrompo quando lo sento prendere fiato per parlare. "Non è nulla di definitivo. Ma ogni secondo in cui tu non sei qui è definitivamente finito. E non credere che io non sia soddisfatto od orgoglioso di te. Sono felice che tu sia riuscito a fare ciò che volevi da sempre. È solo che non averti qui mi fa sentire come se nulla fosse a posto. E anche se sentire la tua voce non è proprio abbastanza, beh, è comunque meglio. Continuo a cercare di uscire di casa, di andare a fare una passeggiata ogni tanto, oppure non so, a volte rispondo alle chiamate di Scott e Isaac. Ma ogni volta che mi invitano ad uscire con loro e gli altri trovo una scusa. Ogni volta non insistono. So che quando mi dicono 'se cambi idea siamo lì' sperano davvero di vedermi, ma non ce la faccio. Ci sono andato una volta sola, ed è stato orribile, perché tu non c'eri. Ci ho provato, ma vedendo come tutti cercavano di farmi sentire a mio agio comunque sentivo un buco allo stomaco. Ho passato tutta la serata nell'angolo del tavolo, mentre gli altri chiaccheravano tranquillamente. Anche loro sentono la tua mancanza, nulla è più come prima, me lo ha detto Isaac. Scott si sente solo, e quella sera continuava a lanciarmi occhiate. A ognuna ho cercato di rispondere con un sorriso, come mi hai detto di fare tu. Ma quando ad un certo punto ho visto quanto erano scure le ombre nei suoi occhi non ce l'ho fatta. Mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. Ho dovuto prendere e andarmene. Lydia mi ha sorriso, mentre gli altri hanno cercato di farmi un cenno col capo. Scott mi ha seguito fuori e mi ha abbracciato. Stiamo soffrendo. Tutti quanti. Ma non te ne facciamo una colpa. Siamo orgogliosi di te. Solo che-" la voce mi muore in gola quando sento un singhiozzo dall'altra parte della linea. "Stiles...?"
"Mio Dio, Derek, ti odio". Spalanco gli occhi e boccheggio. Cosa? "Il mio compagno di stanza ti ha sentito, Derek. Sto piangendo come un bambino. È come se avessi guardato di nuovo Bambi". Un singhiozzo gli rompe la voce. "Anche tu mi manchi Derek. E cavolo, ti odio ancora di più adesso perché volevo farti una dannatissima sorpresa domani e" singhiozzo "suonarti alla porta e tu la aprivi e io urlavo 'SORPRESA' e tu saresti rimasto lì come un'idiota" singhiozzo "e io avrei riso e ti avrei baciato e tu avresti subito ricambiato e mi avresti abbracciato e" singhiozzo "ci saremmo messi a piangere insieme e poi avremmo riso perché sarebbe stato ridicolo e- ma tu ovviamente devi rovinare tutto e" singhiozzo "cavolo, ora ti ho appena detto tutto. Ecco, rovinatore di sorprese. Sempre tutta colpa tua. Ti amo, idiota". Rimango in silezio per un po', cercando di assimilare il tutto. Domani. Domani Stiles sarà di nuovo tra le mie braccia. "Derek?" Stiles ha la voce leggera, simile ad un sussurro, come se avesse paura della mia reazione.
"Ti amo anch'io, Stiles"

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