Harry
Così era successo. Ci stavamo baciando sul divano, stretti l'uno nelle braccia dell'altro.
Louis in un primo momento era tiepido, oserei dire quasi fresco in alcuni punti, ma pochi minuti dopo sentii chiaramente il suo corpo diventare incredibilmente caldo. Tra un bacio e una carezza, aprii gli occhi per guardarlo, e vidi le sue guance colorarsi di un candido rosa. Era una meraviglia con quel colorito in volto e gli occhietti chiusi, e spontaneamente sorrisi nel bacio. Lui se ne accorse, e aprì di colpo i suoi occhi blu, puntandoli dritti nei miei. Dovevo avere un'espressione buffa, e lo vidi ricambiare il sorriso, aggrottando però, appena le sopracciglia.
"Perché ridi?" mi chiese infatti.
Presi un profondo respiro e scossi la testa. "Niente." feci una piccola pausa. "Notavo solo quanto tu fossi bello." finii, senza staccargli gli occhi di dosso.
Mi sembrò di vederlo arrossire un poco di più, ed abbassò lo sguardo, vergognoso. Gli sollevai il mento, costringendolo a guardarmi, e poi baciai di nuovo quelle labbra sottili e morbide. Sentivo le sue braccia stringermi forte e le sue mani accarezzarmi dolcemente la schiena. Era una presa ben salda la sua, sembrava non volesse lasciarmi più andare.
Poco dopo, spegnemmo la tv e, lanciandoci sguardi imbarazzati, ci incamminammo nel corridoio, tenendoci per mano.
Appeso alla parete, uno specchio rifletteva le nostre figure. Vidi Louis bloccarsi di colpo e trattenermi.
"Che c'è Lou?" gli chiesi, preoccupato.
Lui fissava quel vetro con un'aria un po' sognante e un po' malinconica. Non riuscivo a decifrare la sua espressione. Fissava i nostri corpi riflessi, ed io, posizionato accanto a lui, lo guardai attraverso lo specchio.
"Che guardi?" gli sorrisi.
Si mise le mani in tasca, un po' a disagio. Rimase in silenzio per qualche istante, senza staccarci gli occhi di dosso, poi sussurrò: "Noi." E mi sorrise con dolcezza.
A quelle parole sentii di nuovo lo sfarfallio nello stomaco, e lo abbracciai istintivamente da dietro, mettendo le mie braccia intorno al suo collo.
"Sai.. Solo così mi rendo veramente conto di essere.. Vivo. E' così strano per me.." Scosse la testa, incredulo.
"Perché, come ti vedi tu?" Gli chiesi, sinceramente curioso.
"Mi vedo sempre un po'.. Trasparente." Rise. "Invece ora, quando mi guardo allo specchio, è come se fossi completamente in carne ed ossa. Come te." concluse serio.
Strinsi l'abbraccio e gli baciai una guancia. "E allora vorrà dire che ci guarderemo più spesso allo specchio, se questo ti fa stare meglio. Ma sappi che per me sei la presenza più chiara, pura e indispensabile che abbia mai avuto a fianco."
Non resse il mio sguardo riflesso nello specchio e, forse commosso, guardò in basso, lasciando un bacio leggero sul mio braccio che gli cingeva il petto. "Grazie.." riuscii solo a dire, con voce tremolante.
Salimmo in camera da letto. Era passata da poco la mezzanotte, e dalla strada giungeva ogni tanto il rumore di qualche macchina che sfrecciava sull'asfalto. Senza dire nulla, ci sdraiammo sul letto, come la prima sera, a guardare il cielo fuori dalla finestra. Ma stavolta più che guardare fuori, passammo il tempo a guardarci tra noi. Louis mi sfiorava il viso, toccandomi sempre con quella dolcezza che lo caratterizzava, poi infilò la sua mano nei miei capelli, carezzandomi piano. Mi prese la nuca e mi baciò teneramente, mentre le nostre lingue si intrecciavano. Lo strinsi forte a me; era così piccolo tra le mie braccia, ma allo stesso tempo riusciva, non so bene come, a trasmettere un senso di sicurezza anche a me.
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SUONA ANCORA PER ME ~ Larry Stylinson
FanfictionUn giovane spirito, Louis, vive malinconico nella sua casa abbandonata. Ma cosa succede quando Harry, un ragazzo di 22 anni, decide di andarci ad abitare? Una dolce melodia li accompagna.. - Ogni diritto riservato