5.

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Ero un pó giù quei giorni.Austin non si era fatto più sentire e io avevo finalmente capito che Justin aveva ragione.
«Hey.»dico aprendo la porta della sua camera quel tanto da farmi vedere.
«Ciao piccola,che succede?»
«Avevi..ragione,su Austin intendo.»
«Cosa ti ha fatto?»chiede con la rabbia che trabocca.
«Non mi ha fatto niente.É il contrario.Dopo l'altra sera non mi ha più richiamato.»
«Oh.»
Si avvicinó e mi abbracció,sentivo l'odore del suo profumo sul suo collo.
Non mi ritrassi perché tra le sue braccia stavo bene e non avevo intenzione di staccarmi.
Mi sollevó il mento e mi sorrise.
«Meriti di meglio.»
Si avvicinó di più a me e mi lasció un bacio sulle labbra per poi mordere il labbro inferiore.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare.
Mi bació sulle labra,la fronte,le guance,il collo,era una sensazione fantastica.
Le sue labbra erano morbide e calde.
Mi addormentai tra le sue braccia e varie volte sentii le sue mani sfiorarmi la pelle per scostarmi i capelli.
«Austin sei un grandissimo pezzo di merda.»sento dire mentre apro gli occhi.
«Non mi interessa!Lo so!Non tirare fuori scuse!Non avvicinarti più a lei.Non voglio che soffra.»detto questo chiude la telefonata e si accorge di me.
«Piccola.»dice sorridendo.
Non avevo intenzione di chiedergli della telefonata,l'unica cosa che volevo fare era stare un pó con lui per conoscerlo meglio.
Da quando Austin non ha più chiamato é stato davvero comprensivo e dolce con me.
«Cosa ti va di fare?»chiede.
«Voglio conoscerti meglio.Parlami di te.»dico senza alcun ripensamento.
«Sono nato in Canada.I miei genitori sono separati da un pó.Mio padre si chiama Jeremy e mia madre Pattie.Ho due fratelli,o meglio un fratello ed una sorella.Jazmine e Jaxon.Sono le persone più importanti della mia vita,se succedesse qualcosa a loro non so cosa farei.Jaxon é il più piccolo.Jazmine invece é una bella signorina.»
«Bene,direi di sapere abbastanza.»risi e lui fece lo stesso.
il resto della giornata lo passammo a guardare film o ridere l'uno dell'altra.
Mi addormentai verso le dieci di sera e notai che Justin uscì.

***

Sono le 4 di notte e non riesco a dormire.
Sentii dei rumori nella camera affianco e pensai di andare a controllare se Justin era tornato.
Appena entrai mi bloccai e sbattei la porta dopo essere uscita.L'ha fatto di nuovo.
Chloe.
Scendo le scale per arrivare allo sportello della cucina dove Justin nascondeva gli alcolici.
Presi della vodka e la mischiai con della Tequila.
Justin lo fa spesso quando é nervoso,voglio provare a vedere se risolve tutto.
Me lo scolai tutto il cinque minuti e sentivo girare la testa.
La bottiglia mi scivoló in terra e si ruppe.
Non sentivo più le gambe,erano deboli.
Caddi in terra in mezzo ai vetri e cominciai a piangere senza fermarmi.
«Maya?Oddio.Maya cosa stai facendo?!Sei matta!»
«Ciao.»dissi ridendo come una pazza.
«Alzati.Andiamo!»dice.
«Dove mi porti?»
«In camera.»risponde secco.
Sorrido e mi lascio guidare.
Stranamente mi porta nella sua stanza e mi fa sedere sul bordo del letto.
«Perché?»urla.
Non mi resi neanche conto di piangere,che Justin si avvicinó a mi asciugo le guance.
«Non piangere per favore..»
«Come faccio Justin?Prima mi baci e sembra tutto chiarito,poi ti vedo con..Dovrei essere io a chiederti perché!»urlai.
«Maya..é da quando ci siamo scontrati che penso in continuazione al tuo bellissimo viso e ai tuoi occhi verdi.E ieri é stato il momento più bello della mia vita,e pensavo che era solo momentaneo,così ho chiamato Chloe ma io pensavo sempre a te.»
«Non ci credo!Non puoi riuscire ad inventare una cazzata così grande!Hai tanta fantasia!»rido disperata.
Di scatto mi prende il viso tra le mani e comincia a baciarmi.
Non ho le forze per spingerlo via e anche se le avessi non lo farei per niente al mondo.
Mi spinse delicatamente sul letto ma mi bloccai.
«Che c'é?»chiese.
Non m'importava più.
«Niente.»
Sorrise e ricominció a baciarmi,questa volta con più calma e dolcezza.
«Quanto ho sognato questo momento non hai idea.Mi piaci così tanto.»dice.
«Non possiamo...ci conosciamo da così poco.»
«Non mi interessa.Ci potremmo conoscere meglio.Possiamo uscire domani?»chiede speranzoso.
«Certo.»
Sorride e riprende a baciarmi collo,guance e labbra.
Non so più come comandarmi.
Sono ubriaca fradicia,andró in coma.
Ma su una cosa saró certa anche da sobria,Justin mi ha colpito fin dal primo giorno,anche se erano passate solo due settimane.
In due settimane ho scoperto tante cose di lui,é strano ma é così.
Okay,non lo sopportavo per le enormi bugie che mi ha detto Chloe,ma lei ormai non é più nessuno per me.
«A cosa pensi?»
«Niente.»

STRONG.-Justin Bieber.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora