Ventisette.

164 33 19
                                    

Caro J,
Michael è sempre più felice, e questo mi riscalda il cuore.

Mi sorride la mattina, quando mi sveglio fra le sue esili braccia.
Mi sorride al pomeriggio, quando cerco in tutti i modi di preparargli un piatto di pasta senza creare danni, essendo più basso del piano di lavoro.
Mi sorride la sera, quando ci siediamo l'uno accanto all'altro sul divano, davanti al computer, mentre le sue dita veloci ed affusolate afferrano il mouse e scelgono il film da guardare.
Mi sorride alla notte, mentre le mie mani finiscono fra i suoi capelli, ora neri, e i nostri corpi diventano uno solo, da quanto sono vicini.

Il suo sorriso è onnipresente, come il peso che ho nel petto.

Che io mi sia pentito di aver litigato con Jack?
Okay, è stato veramente odioso ma, J, è mio fratello.

Liz ha detto che la sua routine, i suoi modi di fare, non sono cambiati per nulla.
La mattina presto si sveglia, prima si lava i denti e poi fa colazione. Mangia esattamente tre biscotti e mezzo, quelli integrali che non sanno di nulla, e beve una tazza piena fino al margine di caffè.
Va a lavoro, se così si può chiamare, e lì ci rimane fino alle cinque di pomeriggio circa.
Torna a casa, e il tempo in cui rimane lì sta in bagno, molto probabilmente a masturbarsi, oppure in camera sua con la musica così alta che anche Ben può sentirla, lo giuro.
La sera esce con alcuni suoi amici o con Melanie, la sua ragazza, e torna verso le due o le tre di notte. Spesso non ritorna nemmeno e lo rivedo il giorno dopo.

Queste cose sono normali, per uno della sua età.
Ma non sono normali per un ragazzo che ha praticamente perso tutta la sua famiglia.

Jack è forte, ma ha un carattere pessimo.

Michael lo odia, e sa che il sentimento è ricambiato.
A me non importa, fino a quando non si incontrano.

Incrocia le dita, J, perché spero che non si incontrino mai.

Due caratteri troppo forti, due uragani.
Se si dovesssero mai scontrare, sarebbe la fine per tutti noi.

Ma io amo tutti e due, e voglio che vadano d'accordo. Però non è sempre possibile questo, lo so.

E quindi devo accontentarmi di questo, che non è poco.

Vorrei solo avere una famiglia compatta.
Vorrei solo avercela, la famiglia.
Vorrei vivere per sempre con la persona che amo, senza essere giudicato dai miei familiari.
Vorrei poter camminare, correre fra le braccia di Michael, quando torna a casa dal lavoro, la sera, mentre io studio. Ha lasciato la scuola, non sarebbe mai riuscito ad andare avanti.
Vorrei solo poter avere una vita perfetta.

Ma, come sai, la Perfezione non esiste.
-Completely messed up.

--
hey.
non mi prolungherò per molto.
scusate se sono mancata per qualche giorno.
domani, molto probabilmente, non aggiornerò. ancora.
-mochi.

BROKEN MIND !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora