Taci.

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24 secondi.

"No,Jeremy!Basta!"urlò la ragazza piegandosi dal dolore.

Lui non poté fare altro che emettere una grossa risata.

Amava vedere il modo in cui lo pregava di smettere.

30 secondi.

Un altro pugno all'addome.

"È colpa tua.Solo tua."sussurrò prendendole un orecchio con forza per avvicinarlo alle sue labbra.

32 secondi.Fine.

La lasciò spingendola al muro della classe del quinto piano,ormai costantemente deserto.

Prese una sigaretta dalla tasca dei jeans e cominciò a soffiarle il fumo addosso per vederla tossire infastidita.

Questa volta i pugni glieli aveva dati più forti,e ne andava fiero.

Lei,sdraiata a terra,con la mano aggrappata al fianco sinistro,i denti stretti e gli occhi chiusi.

"Abbiamo ancora 15 minuti Ston.Che facciamo?"chiese il ragazzo come se gli avvenimenti di prima non fossero mai accaduti.

Lei lo guardò,incapace di dare una risposta.

"Rispondi."ordinò.

Sharon chiuse gli occhi.Si rinacchiò appoggiando la testa alle ginocchia,tentava di trattenere le lacrime,ma sapeva,che tutto questo era solo colpa sua.

"Quanto sono stata stupida.."sussurrò facendosi scappare una lacrima.

Jeremy le venne incontro,le alzò il volto prendendole il mento con due dita.

"Non sai quello che dici,Ston."le disse sorridendo e soffiandole contro l'ultima ondata di fumo.

La ragazza,incapace di dare una risposta,strinse i denti,colma ormai di rabbia,preceduta da disperazione e succeduta da odio.

Si alzò in piedi,a un passo da quegli occhi scuri e malvagi.

Strinse i pugni.

"Fallo ancora."esclamò guardandolo dritto in quelle pozze di petrolio.

Jeremy,Inarcò un sopracciglio,come se non avesse compreso il significato di quelle due parole.

"Picchiami."




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