Tu Il Mio Pirata

capitolo 10

Passarono 3 giorni dalla scoperta della morte del mio migliore amico paul, dimitri mi era appiccicato mentre gohoad mi lasciava tutto il tempo necessario per riprendermi, quei due erano completamente diversi e il fatto che non riuscissero a parlarsi ne a non litigare tra di loro rendeva le cose ancora più difficili. "Salperemo da quest'isola domani mattina, abbiamo tutto ciò che ci serve per sopravvivere" gohoad sbuffó attirando la mia attenzione "non sai neanche dove dobbiamo andare, come credi di poter sopravvivere la fuori?" Dimitri gli rifilò un'occhiataccia da "t'infilzerò prima o poi" e mi venne vicino abbracciandomi "troveremo gli altri della ciurma e poi vendicheremo il nome di paul, è una promessa!" Sospirai rimanendo tra le sue braccia, ogni volta che finalmente riuscivo a ritrovare una persona che amavo puntualmente dovevo perderne un'altra.

Per tutto il giorno aspettai che dimitri e gohoad finissero di preparare tutto il necessario prima di partire, mi sentivo un po inutile a non fare niente ma dimitri non accettava che facessi qualcosa, soprattutto per il fatto che sia triste per paul. Stufa e annoiata me ne andai in giro per l'isola con lo spirito bambino che mi seguiva ovunque e con occhi curiosi "non dovresti stare male per il tuo amico, lui ora sta bene." M'irrigidii visibilmente senza dire una parola, i fantasmi dovrebbero capire come ci si sente a perdere una persona amata giusto? Non capivo perché invece questo spirito mi cercava di spronare a parlarne.
Senza accorgermene raggiunsi un una cascata magnifica dove un arcobaleno si stagliava tra le pieghe dell'acqua limpida "questo posto è maledetto, gli spiriti che vivono in queste acque distruggono tutto ciò che c'è di meraviglioso in quest'isola" guardai il bambino confusa, come poteva un posto così bello essere maledetto? "Chi sei tu?" Mi voltai verso l'acqua e con mia sorpresa notai un uomo immerso dal collo in giù in acqua che mi guardava incuriosito "come hai fatto a trovare questo posto?" Rimasi zitta e immobile, non sapevo cosa dire ne cosa fare "rispondi!" Una sensazione di paura invase il mio corpo e il mio istinto mi ordinava di scappare via da lì il più in fretta possibile "avvicinati, non aver paura!" Sorrisi e mi avvicinai all'acqua senza però entrarci "sento il tuo cuore sai? È triste, come se avesse perso una parte importante di se!" Aprii la bocca per dire qualcosa ma appena notai che l'uomo si stava avvicinando a me indietreggiai di molto facendolo mugugnare "tu sei il demone che infesta questo lago, vero?" L'uomo fece un ghigno poco umano e subito capii il mostro che regnava in quel paradiso "non so niente di te e di ciò che fai per attirare le tue prede, so solo che se toccassi quest'acqua rimarrei sotto il tuo pieno controllo. Ma una domanda mi sorge spontanea!" L'uomo mi sorrise divertito "parla" annuii curiosa "perché lo fai?" Lui perse subito il sorriso diventando una lastra di ghiaccio "molto tempo fa, vi era un uomo fiero e impavido che girava per queste terre. finché un giorno non scoprì questo paradiso decidendo di viverci felice. Solamente che l'uomo non sapeva che queste acque erano un ritrovo di sirene, era il loro posto preferito in cui cibarsi degli uomini catturati in mare. Un giorno l'uomo ignaro di tutto ciò entrò in queste acque diventando preda facile per le sirene...ma non fu affatto ucciso! No le sirene ne erano fin troppo affascinate, lui era un tipo di uomo diverso, lui era vita. Allora decisero di sedurlo e conoscerlo. L'uomo rimase incantato da quelle splendide creature, così tanto che decise di nuotare con loro ogni giorno...finché una di loro ci fece l'amore consumandolo in queste acque. Inutile dire che le sorelle di quest'ultima ne furono scioccate e arrabbiate...così tanto che affogarono l'uomo e rinchiusero loro sorella in una cella in acqua" wow che storia piena di brutte notizie "e adesso dov'è il corpo dell'uomo?" Lo vidi sorridere divertito dalla mia ignoranza "proprio qui. Scoprii amaramente che unirmi carnalmente con una sirena mi aveva trasformato in un mostro uguale a loro, voi mi chiamate tritone ma io preferisco mostro!" Ignorai il suo sguardo furbo e indagatore, mi guardava i punti più intimi trasmettendomi paura e lussuria, sapevo che questo era il suo modo per farmi cadere nella sua trappola ma il mio cuore era troppo triste per essere il suo pasto "e la tua donna? Non l'hai cercata di liberare?" Lo vidi sbarrare gli occhi sconvolto da quella domanda e subito sorrisi "l'ho cercata in lungo e in largo senza mai trovarla, quelle puttane non hanno mai voluto dirmi dove si trovasse..." notai che il suo sguardo da duro si addolcì e subito mi sorrise "ma ora ci sei tu qui con me, tu puoi salvarmi, puoi portarmi alla pace, puoi far si che io non soffra mai più...io farò lo stesso con te, ti darò la pace, scioglierò le catene di dolore che intrappolano il tuo cuore e ti farò felice...felice...felice..." iniziai senza volerlo davvero a camminare verso l'acqua e verso di lui, andai in stato di trans non avendo più il pieno controllo sulla mia mente, sentivo solo un senso di leggerezza e l'uomo che mi sussurrava dolci parole che mi eccitavano. Rabbrividii al contatto con l'acqua ma subito sentii il tritone stringermi a sé riscaldandomi "farò di te la mia donna perfetta, ti renderò felice ogni singolo istante e ti farò mia ogni singolo giorno...i vestiti non saranno più un problema per te!" Mi sentii stracciare gli indumenti che indossavo e le mani dell'uomo toccarmi ovunque, soprattutto nei miei punti più intimi "allaccia le tue dolci gambe attorno a me, vedrai ti farò godere...godere...godere..." il mio corpo fece ciò che il tritone ordinò, non avevo più un briciolo di controllo su me stessa.

"NO!" sentii gohoad urlare e il tritone fare un verso mostruoso contro di lui "vivian!" Dimitri chiamò il mio nome e qualcosa spinse me e il tritone via dall'acqua, l'impatto con la terra mi creò un tale dolore da farmi urlare e risvegliare dallo stato di trans in cui ero stata intrappolata "piccola!" Dimitri mi prese in braccio guardandomi preoccupato "dimitri..." poi il buio.