capitolo 15

1.1K 62 9
                                    

Da quel momento in poi non ebbi più una conversazione sui nostri ricordi o sui nostri incontri, prima di tutta questa storia, prima di noi e prima dei nostri anni solitari, dove in me alloggiava l'odio per lui e suo padre.
Che dire? Quella scoperta fu un coltello al cuore, non riuscivo a far altro che pensare a noi da piccoli ma soprattutto un pensiero troppo doloroso mi metteva in confusione...Dimitri sapeva già che l'avrei amato, oppure no? Questa domanda mi rimbombava nella mente ogni volta che lo vedevo sul ponte della nave, tutte le volte che le sue mani mi accarezzavano, ogni volta che mi baciava, mi guardava o mi parlava. Ogni sua parola mi trapassava come un fantasma e spesso doveva chiedermi se stessi bene per farmi tornare nel mondo reale, ascoltando le sue domande. Fortunatamente arrivammo in una piccola cittadina dove attraccammo per qualche giorno, potevo respirare aria diversa da quella che si respirava rimanendo in mare tutto il giorno, notte dopo notte e giorno dopo giorno. Dopo esser scesi finalmente a terra andai in una locandina per far scorta di viveri, non potevo immaginare che proprio in quella cittadina e in quella piccola locanda avrei rivisto L'omone bob. Appena lui alzò il viso mi guardò truce ma anche felice, sembrava un bambino a cui avevano appena ridato le caramelle rubate "bob" dissi solamente e lui fece altrettanto "viv" quella situazione oltre ad essere imbarazzante era anche assurda. Come aveva fatto a ritrovarsi da pirata a locandiere con un braccio alla capitan uncino? Non sapevo spiegarmelo e forse non volevo nemmeno saperlo a dirla tutta. "BOB!" la voce mascolina di Dimitri mi fece sobbalzare e lo vidi sbucare dentro la locandina da dietro di me. Bob come già mi aspettavo gli corse in contro e lo abbracciò battendogli la mano buona sulle spalle, il sorriso alloggiava sul suo viso e questo mi fece un po' star male, che ci facevo lì? Avevo mandato letteralmente a pezzi la loro nave, la loro ciurma, avevo ucciso la loro famiglia e fatti soffrire senza pietà per la perdita di Dimitri e altre persone. Li avevo rovinati e forse iniziavo a pensare che la leggenda di "porta male avere una donna su una nave" fosse veritiera e che tutto quel casino non sarebbe affatto successo se non fossi mai salita sulla nave, se fossi rimasta sulla terra ferma, nel mio paesino con Paul ancora vivo e non avessi mai conosciuto Dimitri, l'uomo che ora bramo di più al mondo. Che buffo il mondo direi, prima odi una persona così tanto da volerla morta e appena ci passi un po' di tempo insieme te ne innamori e quella persona non la vorrai mai più lontana dalla tua vita, che cambia drasticamente.

Chissà se un giorno Bob mi avrebbe perdonata, anche se non ci speravo molto, ne sarei stata sicuramente felice in fondo gli volevo bene. "Pensavamo fossi morto, cos'è successo dopo...insomma lo sai!" rimasi in silenzio mentre Bob chiedeva a Dimitri ciò che era successo "sono finito in un posto perduto dove nemmeno gli dei mettevano più occhio ormai, Vivian mi è venuta a salvare insieme al suo amico...il Kraken..." vidi Bob scrutarmi male, i suoi occhi mi stavano maledicendo o meglio cercava di uccidermi con il pensiero, cosa alquanto stupida, visto che non è ne un mago ne un tipo super magico e che gioca con il voodoo. "Si chiama Gohoad, non Kraken" ripresi seria Dimitri che fece una risatina nervosa, non lo sopportava nonostante è stato proprio grazie al mio Kraken che sono riuscita a trovarlo. "Qualunque sia il suo nome, è e sarà sempre il Kraken che ha distrutto intere imbarcazioni, intere famiglie e ucciso intere vite di figli, anziani o donne che siano" sentii la voce feroce di Bob e ciò che cercai di fare mi sconvolse di più. Attaccai Bob tirandogli un pugno in pieno volto facendolo indietreggiare di molto, Dimitri sobbalzo sul posto e mi prese per un braccio trascinandomi dietro di lui sconvolto da quella mia azione, tanto stupida quanto assurda. "Gohoad ha salvato la vita del tuo capitano, è grazie a lui che ora i tuoi occhi privi di ogni umanità vedono il viso rinsavito di Dimitri...è grazie a lui che ora sei ancora vivo!> le lacrime per la perdita di paul e per la scomparsa di Gohoad mi rigarono le guance irrefrenabili come le lame che mi si infilzavano nel cuore, lacerandolo come fosse un pezzo di carta senza vita. Odiavo già quel posto, ma soprattutto odiavo Bob e le sue stupide convinzioni da pirata. " stupida donna, così piena di emozioni d'amore per chiunque le dia un po' d'affetto!> lo vidi sputare dietro di se prima di ritornare al posto di prima, davanti a Dimitri che cercava di dividerci dal prenderci a botte, anche se difficilmente avrebbe potuto fermare la mia furia nel massacrarlo di botte "menzogne, saremo pure donne dal cuore tenero ma se dovessimo fare un confronto con voi pirati, puah capireste che siamo molto più forti di qualsiasi altra creatura magica e non di questo mondo!" lo dissi a denti stretti, non potevo più tenermi calma davanti a tanta stupidità "almeno noi stupidi pirati non tradiamo i nostri amici distruggendo la loro nave e uccidendoli con il Kraken!" quasi ringhiai inviperita e Dimitri mi dovette cacciare fuori da quella locandina per non farmela far crollare, cosa che mi eccitava moltissimo in quel momento, chissà perché non lo feci, mi avrebbe di sicuro fatta star meglio.

Tu Il Mio PirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora