Mangiarono di tutto e di più. Dall'arrosto all'insalata, per non parlare di Niall che insistette nel mangiare il dolce. Louis rise e scherzò con loro finché non sentì una voce alle sue spalle:
-Pensavo non volessi cenare- il ragazzo si giro e lo guardò male.
-No, non volevo cenare con te!-incrociò le braccia al petto.
-Quindi sarebbe colpa mia?!-urlò spazientito Harry.
-Si che è colpa tua!-gridò in risposta il giornalista. Andarono avanti così per svariati minuti finché arrabbiato Louis si precipitò su per le scale diretto nella sua camera sperando di non perdersi.Harry seguì Louis con lo sguardo e strinse i pugni lungo i fianchi.
-Signore, non pensa di aver esagerato?-si girò verso di Zayn lanciandogli un occhiataccia.
-Ma se è lui che fa il difficile-sussurrò a denti stretti il riccio.
-Quello che questo testone cercava di dire...-iniziò Liam spostando il moro dietro di sè rivolgendo un sorriso al suo capo.-...è che forse dovrebbe essere un po più gentile-spiegò. Harry ci pensò per un attimo. "Forse con un approccio diverso la smetterà di fare il cocciuto."
-Sorridi di più! Ti spuntano le fossette quando lo fai-ridacchiò il piccolo Niall.
-Dici davvero?-il CEO cominciò a convincersi di aver bisogno di un cambiamento.
-Provi ad andare da lui e chiedergli scusa-lo incitò il castano con un sorriso. Harry annuì e iniziò a salire le scale.
-E sia gentile!-gridarono in coro. Il riccio arrivò davanti alla stanza di Louis ed esitando leggermente bussò. Non ottenne risposta. Sospirando riprovò.
-Louis apri la porta ti devo parlare!- Harry fissò la maniglia in attesa. Quando capì che Louis non gli avrebbe aperto furioso diede un calcio alla porta che si aprì rivelando la stanza vuota. Il CEO notò la finestra aperta e corse li davanti affacciandosi."Ci sono circa 3 o 4 metri dalla finestra al terreno come avrà fatto?" Harry continuò a perlustrare e notò la scala del giardiniere a terra tra i cespugli. "Maledetto!"Il riccio si precipitò di sotto. "Quel ragazzino me la pagherà!"Una volta sceso dalla scala Louis inciampò nell'erba alta, e aggrappandosi alla scala la face cadere accanto a sè tra i cespugli. Poi si alzò di corsa andando dentro al labirinto. "Se quel burbero di Styles se ne accorge mi rinchiuderà in camera a vita!". Ad un certo punto si fermò non avendo più fiato e si guardò intorno. "Cavolo mi sono perso!" Iniziò a girovagare cercando l'uscita ma si ritrovò in una piazzetta con vecchie panchine in pietra e una fontana abbandonata con due cherubini sopra. Doveva essere stupenda. Louis continuò a camminare fino ad arrivare ad un altro vicolo cieco. Sbuffò appoggiandosi ad una siepe e i rami cedettero sotto il suo peso. Il giornalista finì steso a terra su un selciato di pietre bianche. Alzò lo sguardo rimanendo incantato. Davanti a sè si presentava un gazebo in legno di ciliegio circondato da rose rosse, dentro una sedia a dondolo, sulla quale c'era un vecchio orsetto di peluche,e una panchina con sopra dei cuscinetti verdi ricamati di azzurro. Louis si alzò per poi avvicinarsi. Sfiorò le rose annusando il loro profumo. Dolce e un po' umido. Il ragazzo capì che quello era un posto magico sicuramente condiviso da due persone. Notò poi un incisione sul palo del gazebo. H+A. "La H stà sicuramente per Harry ma chissà la A per chi era...."Un tuono squarciò il silenzio e il suono di una leggera pioggia si propagò per l'intero gazebo. Louis uscì dal nascondiglio e un forte vento lo colpì in pieno. Iniziò a correre per cercare la via d'uscita ma la pioggia aumentava e il vento si alzava sempre di più. Ad un certo punto sentì il rumore di qualcosa che si spezzava. Il giornalista alzò lo sguardo. Un ramo stava per cadere su di lui. "Sono spacciato."
Harry uscì in giardino cercando Louis con lo sguardo. Si addentrò poi nel labirinto e camminando abilmente tra i sentieri si diresse verso il suo nascondiglio.
-Accidenti!-esclamò quando iniziò a piovere. Tornò indietro verso l'uscita ed è lì che lo vide. Un ramo si era spezzato e stava per colpire Louis. Harry corse da lui spingendolo di lato. Il riccio sentì un dolore alla schiena e poi buio.Louis si girò e vide il CEO svenuto.
-Oh no!-si inginocchiò accanto a lui togliendogli il ramo dalla schiena. Cercò di sollevarlo ma era troppo pesante. La pioggia aumentava sempre di più. Il giornalista si fece forza e lo trascinò verso quella che gli sembrava l'uscita.
-Aiuto!-gridò disperato trascinando l'uomo svenuto verso la porta principale. Arrivato lì iniziò a bussare forte.
-Aprite!-urlò di nuovo con le lacrime agli occhi. Poco dopo si aprì la porta rivelando un Liam a corto di fiato per una lunga corsa.
-Auitami...-lo pregò Louis singhiozzando e tenendo Harry tra le braccia.N.A.
Salve! Ecco a voi un nuovo capitolo molto più lungo! Mi dispiace per il super ritardo infatti sto già scrivendo il 6 capitolo! Continuate a seguirmi, lasciate una stellina e un commento. Baci, l'autrice!Edit:
Questo capitolo è stato difficile da editare ma credo sia venuto bene. Fatemi sapere, un bacio dalla vostra Vee!
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Beastly - Larry Stylinson
FanfictionUn enorme villa,tre simpatici ragazzi e un misterioso miliardario, sono queste le cose che Louis, giovane giornalista, incontrerà in questa avventura e tra litigi, misteri, amori e dolori si scoprira la più grande storia che si sia mai vista. Estrat...