Mya Ellis/Lewis. Malia Hale/Tate

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Il problema della vita è che certe volte non è come noi tutti l'abbiamo immaginata.
Certe volte non ci disperiamo per il duro passato che abbiamo alle spalle...
Ma ci disperiamo per il difficile futuro che ci attende.
Quando qualcuno muore, quando perdi qualcosa, quando ti privi di qualcosa... Non subito noti la differenza, non noti subito come una persona non ci sia più nella tua vita.
Non noti subito il cambiamento.
La parte difficile arriva dopo. Quando vedi come è difficile condurre la vita con una perdita. Quando ti rendi conto che non c'è niente che possa tappare il buco se non te stesso.
Il tempo non guarisce le ferite, il tempo le fa diventare cicatrici, e sappiamo che le cicatrici non vanno mai via.
E l'anima? Ne vogliamo parlare?

Un piccolo venticello si è alzato e inizio a sentre l'aria fredda della notte.
Penso al sogno, ai genitori che io e Lydia, presumibilmente, condividiamo.
Al fatto che sono nata con un branco.
Al fatto che sia così incazzata.

Ma i miei genitori sapevano qualcosa? E se fossero morti per non farmi scoprire qualche segreto? Se loro avessero saputo tutto perchè non parlarmene?
Ora, però non sono qui per dirmelo.

Sta arrivando qualcuno, riesco a sentire le scarpe sbattere contro il pavimento della casa.
La porta di apre lentamente...
"Fa freddo fuori, vuoi almeno entrare per riscaldarti?" Mi dice Tyler con un coperta in mano.
I suoi occhioni marroni guardano i miei.
"Entrerò quando mi andrà, per ora preferisco godermi l'aria fredda." Abbasso lo sguardo sull'erba.
"Dai vieni, pensa a fare dopo la sostenuta, per ora riscaldati." Mi sorride.
"Il problema non è quanto sia sostenuta o come lo sia. Il problema è che mi sento responsabile di troppe cose. Sarà almeno la ventesima volta che ve lo dico. Ma nessuno mi ascolta. Sto male, sto così male che ho detto che avrei preferito il cancro a questo. La mia vita è aggrappata a un branco di adolescenti sovrannaturali! La mia vita incompleta, non vissuta è affidata a voi. Sai da grande cosa sarei voluta diventare? Un medico. Mi sarebbe piaciuto diventare medico, un medico famoso e bravo. Dopo il liceo sarei andata ad una delle università più prestigiose di tutto il paese! Mi sarei impegnata così tanto nello studio, avrei ottenuto borse di studio che mi avrebbero garantito tutto ciò che c'è di più bello al mondo. Mi sarei voluta sposare, avere dei figli, vivere in una bella villa. Ma non posso, e sai perchè?
Perchè sto per morire, sto per andarmene via dal mondo senza aver mai capito cosa fosse il mondo! Sto per morire senza sapere cosa voglia dire partecipare ad un ballo o essere corteggiata da un ragazzo. Sto per perdere l'opportunità di essere una persona. Non sarò medico, non avrò una famiglia e nemmeno le borse di studio. Mi sento così incompleta; ed ho solo 14 anni..."  Delle lacrime escono dai miei occhi e Tyler esce di corsa e viene verso di me, mi abbraccia forte e all'orechio mi dice: "Non importa che tipo di vita hai condotto, certe volte importa chi ha fatto sì che quella sia stata la tua vita. Ed io sono qua, non ti lascio." Mi accarezza ed io mi lascio cullare da lui. Mi mette la coperta sulle spalle e mi fa alzare, mi porta dentro casa.
Andiamo in cucina e riempie un bicchiere d'acqua e mi da qualcosa da mangiare.
"Non ho fame." Dico.
"Non mangi e non bevi da quasi un mese, ti abbiamo dovuto mettere a sedere sul letto una volta al giorno e farti bere un sorso d'acqua, perciò bevi e mangia i biscotti di Damon." Afferro l'acqua e i biscotti e inizio a divorarmeli.
"Perchè sei così gentile con me, voglio dire, non ho fatto niente, niente di niente per meritarmi la tua compagnia." Dico io sorridendo.
"Mi piaci, sei forte, coraggiosa e sensibile. Sei una tipa misteriosa." Mi guarda e sorride anche lui.

"Ma l'avete lasciata ancora fuori!? Ma siete un branco di idioti, starà congelando! Se la trovo fuori vi strangolo tutti, uno ad uno." Liam arriva in cucina e sorpreso dice: "Oh, mi ero preoccupato, pensavo che ti avessero lasciata fuori, stavo venendo a prenderti. Ma invece è arrivato Tyler. Perfetto, io allora vado via dato che non c'è bisogno di me né qua né da nessun' altra parte." La sua voce si indurisce un po' e poi va via, scompare via...

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