Strong ♡ muke [ita]

twenty-three

Una settimana dopo..

Era passata una settimana e nessuno aveva visto o parlato con Luke, era scomparso.

Stava facendo preoccupare tutti.

Da qualche parte Luke era in una stanza d'albergo, stava impazzendo, chiedendosi se doveva o meno perdonare Michael.

Non sapeva che l'amore potesse ferire così tanto, si tirò i capelli biondi che erano disordinati.

Forse avrebbe dovuto lasciar spiegare Michael, fece di no con la testa, non poteva perdonarlo, così facilmente non poteva.

«Luke, sono tutti preoccupati per te. Non ho voglia di continuare a mentirgli quando mi chiedono dove sei.» mormorò Ashton, entrando nella camera d'albergo sedendosi accanto a lui.

«Ashton, voglio perdonarlo, ho così tanta voglia di farlo.» sussurrò il biondo, 'mi si spezza il cuore a vederti in questo modo' pensò il riccio.

«Perché non vuoi perdonarlo? Che cosa ti ferma? Non fai altro che torturarti quando sei senza di lui.» disse l'amico.

«Non è così facile.» replicò l'altro.

«Perché non è facile? Che cos-» Ashton fu interrotto dalle urla di Luke. «Non sono abbastanza per lui! Merita di più non trovi? Troye è quello di cui lui ha bisogno, lui gli sa mostrare amore, io non sono in grado di farlo.»

Sbuffò. «Stai scherzando vero?»

«Tutti conoscono te e Mikey e siete fatti l'uno per l'altro, qualcuno ha fatto una fanpage chiamata 'muke af'.»

«Muke?» chiese il biondo incuriosito. «È la vostra ship.»

«Lui come sta?» chiese Luke, giocherellando con le dita. Ashton sospirò prima di rispondere.

«Onestamente, malissimo. Non è se stesso. Non sorride, indossa tutti vestiti scuri, non è attento in classe. Non vuole che qualcuno si sieda vicino a lui, nemmeno me e Calum, nessuno. A volta grida, Troye cerca di consolarlo ma Michael lo odia e lo spinge via, corre e si nasconde per il resto della giornata.»

«Un giorno, dopo scuola, era fuori controllo.» mormorò il riccio ripensando a quel momento.

«C-Che cosa è successo?» chiese nervoso.

«Dopo scuola, aveva la sua solita crisi di pianto, e Troye ha cercato di consolarlo, ma ormai Michael ti aveva perso. Lo ha ataccato facendolo cadere a terra e ha cominciato a colpirlo varie volte. Se non fossi stato lì, credo proprio che Troye sarebbe morto ora. La rabbia che usciva dal suo corpo era tantissima, non l'ho mai visto così, non era più lui.»

Luke ansimò, prima di cadere a piangere e Ashton l'abbracciò.

«Mi odio per aver fatto si che tutto questo accadesse.»

«Luke, smettila di incolparti. Guarda che cosa ti ha fatto, guardati. Sei un disastro, piangi sempre. Metà dei tuoi fottuti capelli sono a terra da quanto te li sei tirati, non incolparti.» sussurrò al biondo.

«Ora vai a vestirti.»

«Perché?» chiese Luke, asciugandosi gli occhi.

«Perché andrai a riprenderti il tuo Michael.» sorrise dolcemente Ashton.

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