È la prima volta che ti dedico totalmente qualcosa scritto da me. E ho la netta sensazione, purtroppo, che non sarà nemmeno l'ultima.
Non chiedermi perché sono qui, alle 21.58 a scribacchiare qualcosa di insensato su di te.
Perché tu SEI INSENSATO.
E tremendamente difficile da capire.
E non so perché lo stia facendo. Non so perché ho deciso di imprimerti su carta. Forse per averti vicino, con me, un poco e per sempre. O forse semplicemente domattina cancellerò tutto e buonanotte.
Ma a te no, a te non ti si può proprio cancellare.
Sei ovunque.
Sempre.
Ovunque.
Nella testa, nel cuore, tra i ricordi, tra il dolore.
E ora sei con Lei.
E non con me.
Come vorrei che fosse così.
Ma non si può avere tutto dalla vita, giusto?
Giusto. Ma allora perché sono così scema da continuare questa farsa e venirti dietro come un cane sempre fedele, amico, sincero?
Perché sono una stupida.
Una stupida che però, ahimè, me ne rendo conto solo ora, è anche innamorata.
Innamorata di te.
Dei tuoi occhi, impressi costantemente tra i miei pensieri.
Del tuo sorriso, la prima cosa che vorrei mi desse il buongiorno al mattino, anziché la sveglia delle 6.25.
Delle tue labbra, che Dio solo sa quanto vorrei baciare.
Dei tuoi capelli, che vorrei sempre avere tra le dita.
Della tua adorazione per le mie fossette e per i miei denti, che continuo a non capire.
Della tua gentilezza improvvisa, che mi coglie impreparata e mi regala un sorriso.
Della tua preoccupazione, verso ciò che provo e chi mi fa star male. Vorresti che nessuno mi rendesse triste, o mi ferisse, o ancor peggio mi tradisse.. Ma è esattamente quello che fai tu, senza rendertene neanche conto. Vorresti proteggermi da tutto, quando non hai ancora capito che il mio tutto sei tu.
Sono innamorata anche e perfino della tua stronzaggine cosmica, del tuo bipolarismo da ricovero, del tuo essere incoerente da morire quando un attimo prima mi prendi la mano e mi accarezzi il viso, e un attimo dopo ti metti a votare l'aspetto fisico di tante altre ragazze, molto più belle di me.
E questa è una delle mie paure.
Perché sono innamorata di te, si, ma temo non sia abbastanza.
Temo di non essere abbastanza per te, come per tutti e per nessuno.
Temo il fatto che ogni singola volta che tu ti guardi intorno, ti trovi circondato da ragazze stupende, che ti potrebbero dare tutto.
Temo il fatto che tu possa avere già trovato il tuo tutto da un'altra.
E non da me.
E temo il fatto che oggi tu possa avere Lei, domani un'altra e dopodomani ancora una.
Ma mai me.
No mai.
Probabilmente, ti ripeto, è questione di non essere abbastanza per te.
E ti capirei se la pensassi così.
Ma nonostante tutto questo, io non ce la faccio.
Non ce la faccio a lasciarti andare.
A chiudere gli occhi, a pensarti, e a riaprirli e a non trovarti.
Se permetti, questa si che è una tortura.
E lo è ancora di più il fatto che sono qui, alle 22.13 adesso, a lasciare qualcosa di te dove tu non possa trovarlo.
Per l'ennesima volta mi nascondo.
Per l'ennesima volta ti voglio.
Per l'ennesima volta ti lascio.
Ti lascio qui, tra queste frasi, tra queste righe, tra quest'inchiostro. Ti lascio qui, a brillare tra le parole, come solo tu sai fare.
Ti lascio qui, perché sono egoista, e ti voglio qui, con me, ancora per poco, ancora per sempre.
Ti lascio qui, con me, ancora per poco, ancora per sempre, perché sono un'egoista si, un'egoista innamorata.
Di te.
You.
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You.
Short StoryI miei sfoghi alle 21.58 di sera. NB : I capitoli non sono collegati tra loro. Sono delle specie di one-shot o semplicemente sfoghi incomprensibili della sottoscritta.