"Cosa stai facendo?".
"Mi sto sedendo accanto a te".
"Perché?".
"Ci deve essere un perché?".
"Sì".
"Perché sono stanco".
"Oh".
"Cosa vuol dire oh?".
"Oh".
"Oh".
"Oh".
"Dai, seria".
"La sono".
"Okay".
"Okay".
"Dormiamo?".
"Perché?".
"Hai detto che sei stanco".
"Ah".
"Come ah?".
"Ah".
"Cristo, Antonio, alzati da questo divano!".
"No".
"Come sei fastidioso, fallo e basta!".
"Come sei prepotente".
"Sei uno stronzo".
"Sei una stupida".
"Sei scontato".
"Sei ridicola".
"Arrogante".
"Egocentrica".
"Scemo".
"Scema".
"Ti amo".
"Ti amo".
"Vedi che facciamo sempre pace?".
"Sì".
"In un modo bellissimo".
"Sì".
"In un modo tutto nostro".
"Già".
"Notte stupida".
"Buonanotte pacifista".
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"Ehi?".
"Ohi".
"Sei stanco?".
"Sì".
"Ah".
"Perché me l'hai richiesto?".
"Così".
"Come sarebbe a dire così?".
"Così".
"Capito tutto, guarda...".
"Sei stanco di me?".
"COSA?".
"Ti ho chiesto se sei stanco di me".
"No".
"Ma ti stancherai presto...".
"No".
"Come fai a dirlo?".
"Lo dico e basta".
"Non puoi dirlo e basta".
"Lo dico perché è vero".
"Ah, prevedi anche il futuro adesso?".
"No, ma so che durerà per sempre".
"Che cosa?".
"Io e te".
"Ah, siamo una cosa?".
"No, siamo un'unione. Per quanto possa essere sbagliata, difficile, a volte strana, a volte esauriente... è un'unione di due scemi che si amano".
"E quindi?".
"E quindi un'unione di due scemi che si amano non ha fine".
"Ah, no?".
"No".
"Come fai a darci un per sempre con così tanta leggerezza?".
"Lo faccio e basta. Piantala con tutte ste crisi esistenziali".
"Non sono crisi esistenziali. Sono constatazioni. Nessuna storia che si promette il per sempre, ne è mai uscita unita".
"Allora non lo diciamo, se ti fa sentire meglio".
"Okay, e cosa diciamo?".
"Adesso".
"In che senso adesso?".
"Se non posso prometterti il per sempre delle favole, giuro ti dedico il mio adesso, il mio oggi, il mio presente. Non vuoi una promessa solenne nel futuro? Allora ti dedico ogni singolo istante di quel che vivo, di quel che viviamo, insieme".
"Perché fai questo? Perché sei comunque così carino e paziente con me, nonostante abbia paura di perderti ogni tre minuti?".
"Perché è quello che fanno due persone che si amano. Si conoscono, si imparano, si capiscono, si aiutano, si supportano e si sopportano".
"Devi amarmi veramente".
"Non sai quanto".
"Allora buonanotte Antonio".
"Notte".
Le promesse nel futuro che non si possono mantenere, è meglio evitare di farle, esperienza personale. Ma non c'è niente di più bello di sentirsi dedicare ogni singolo momento del presente di chi ci ama. Vuol dire che per lui valiamo molto, vuol dire che per lui valiamo la vita.
"Allora, mi ami?".
"Sì. Sì ti amo".
"Per sempre?".
"No, per adesso, per noi, per quello che stiamo vivendo".
"Me lo faccio bastare?".
"Sì. Sì se credi nel domani".
"Allora a domani".
"A domani".
Quella sera scoprirono due cose. La prima, l'importanza della parola "Per Sempre". Sappiamo tutti che il "Per Sempre" delle favole da Principe Azzurro Cercasi, non esiste. E la cosa che ci rende grandi, è capirlo, ammetterlo, e non prometterlo. Non possiamo promettere qualcosa che non sappiamo se accadrà, ma possiamo promettere quello che stiamo vivendo.
E la seconda cosa, forse quella più importante, era che stavano imparando a costruirsi il loro domani, eliminando il "Per Sempre", e dando il benvenuto alla vita vissuta cogliendo l'attimo.
E' così che ci si dovrebbe amare. Sempre secondo la mia umile e poco affidabile opinione a riguardo.
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Short StoryI miei sfoghi alle 21.58 di sera. NB : I capitoli non sono collegati tra loro. Sono delle specie di one-shot o semplicemente sfoghi incomprensibili della sottoscritta.
