Se ci pensi, è alquanto buffo.
Ho scritto una storia tutta per te.
Ti ho permesso di diventare protagonista di parole scritte da me.
Ti ho lasciato insidiarti tra i miei pensieri, tra le mie parole, tra le mie emozioni.
Lo vedi, cosa hai combinato?
Cosa mi hai fatto fare?
Cosa abbiamo combinato, io e te?
Cosa facciamo sempre, tu ed io?
Casini. Sempre e solo dei grandissimi casini.
Sei ovunque. Persino su wattpad.
Sei per strada, tra la gente, a scuola, in classe, tra le macchine, in mare, al parco, in montagna, sulla neve, a cavallo, in discoteca, ai compleanni, in centro e al supermercato.
Sei ovunque, dannazione, e non te ne vai. Perché non te ne vai? Perché? Dimmi solo perché!
Credi di essere così importante?
Ti credi così figo?
Credi che io ti voglia così tanto?Credi che non stia diventando matta, al pensiero di non poterti cancellare, come una sbavatura, un errore, una lettera in più, o un punto di troppo?
Dannazione sei un punto fermo che non se ne va. No, tu resti. Sempre. Anche se non vuoi, anche se non voglio, tu ci sei.
Perché?
Chi ti credi di essere per poter ridurmi così?
Dio sceso in terra? Zeus? Apollo? Poseidone? Il dio Sole, forse?Credi che tutto giri intorno a te? Credi di essere il centro del mondo, il centro di me?
Beh, ti sbagli. Non è così. Non è proprio così.
Sei così vanitoso, e prepotente, ed egocentrico.
Così stronzo, e arrogante, e superficiale.
Sei incomprensibile, cretino e scemo.
Sei uno stupido.
Sei bellissimo.
Sei divertente e gentile. Sei carino e disponibile. Sei dolce, e scherzoso, e sensibile.
Ti piace la mia felpa rossa.
Ami SpongeBob come i bimbi di tre anni. E a volte lo sei.
Hai un tick nervoso ai capelli, che scosti dal viso in stile John Travolta in Grease, ogni volta che ti senti osservato.
Odi i tuoi brufoli, per quanto siano pochi.
Ami le Nike, le Vans e i pantaloni bucati, lo vedo.
Sei ossessionato dall'avere gli addominali.
Non studi niente, e ti arrabbi se prendi 3.
Ti piace quando rido. E a me piace quando mi chiedi di ridere per te.
Mi piace quando dici che ti so uccidere con uno sguardo, perché mi guardi, e perché mi capisci.
Il tuo colore preferito è il rosso. Ma non sai quello della ragazza con cui stai. Ragazza che, sappiamo entrambi, non ha nulla di storia seria.
Tu ami le ragazze, lo so. Ma so anche che non ami Lei, anche se ci stai insieme.
Ma soprattutto non ami me.
Ti piace farmi soffrire? Ti piace forse farmi stare male? Prenderti gioco di me, di ciò che provo?
Mi chiedi cosa regalare alla tua ragazza per il mesiversario. E io ti rispondo "Ma che ne so", e tu ti arrabbi. Mi preghi di aiutarti. Mi guardi, ed è quella la mia fregatura. Mi guardi, io abbasso il capo, sorrido, litigo con me stessa per cinque secondi e poi ti dico "Sì. Sì ti aiuto".
Perché io ci sono sempre, qui per te. Sono qui, non me ne vado, per quanto vorrei, non ce la faccio.
Ti dico sì, perché io sono qui, per te.
E scopro che non sai nemmeno il colore preferito di Lei. Scopro che Lei non la conosci nemmeno, in realtà. Scopro che ci stai insieme, per modo di dire. Per baciartela e buonanotte. Perché è bella, bella molto più di me.
E allora mi chiedo cosa ci faccio io, ancora qua. Come mai resto, con quale forza, poi? Perché sto qui a soffrire, mentre tu non sarai mai abbastanza maturo, mai abbastanza serio, mai abbastanza responsabile...non sarai mai pronto ad una vera storia d'amore.
E ti ripeto: cosa ci faccio ancora qua?
Sono qua perché i "Nonostante tutto" mi danno speranza, speranza che un giorno tu possa cambiare, possa accorgerti che sono qui, ancora qui, e che ci sarò, sempre.
Sono qua perché ormai sei diventato droga, abitudine, assuefazione. Le tue parole musica. La tua voce aria calda di piena estate. I tuoi occhi, il fondale dell'oceano. La tua mente, il mio enigma da risolvere, il tuo cuore la mia scommessa da vincere.
Perché ci ho scomesso tutto, su di te, per te, con te, a te.
Ho scommesso te. Tutto di te.
E per questo, non me ne vado.
Vedi? Ci sei riuscito. Complimenti, hai vinto. Hai vinto la mia totale attenzione su di te, la mia totale ossessione di te.
Hai vinto me.
Ma tu non lo sai, e non lo saprai mai.
Perché io ti amo sì. Ma ti amo in silenzio.
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You.
Short StoryI miei sfoghi alle 21.58 di sera. NB : I capitoli non sono collegati tra loro. Sono delle specie di one-shot o semplicemente sfoghi incomprensibili della sottoscritta.