Passarono sei mesi,ormai tutti sapevano che di lì a poco Mattia e Maria si sarebbero sposati.
Il prete aveva fatto fare le pubblicazioni che erano rimaste affisse per un intero mese sul portone della chiesa.
Tutti,così,sapevano che quei due giovani costretti dai genitori a sopprimere il loro primo amore adesso si riunivano per colpa o grazie al caso che aveva condannato a morte i rispettivi coniugi.
Adesso erano liberi di amarsi e di vivere quel sentimento che li aveva legati ancora bambini.
Il piccolo Carlo e la piccola Maria crescevano sani e robusti grazie al latte di mamma Maria e alle cure della zia Antonietta (la zia di Mattia).
Dopo il matrimonio pero Maria avrebbe abbandonato la sua casa per andare a vivere da lui,insieme all'uomo che aveva sempre amato.
***
L'estate era appena iniziata,era tempo di mietitura e per Mattia e Maria quello sarebbe stato il raccolto più bello.
Nei mesi prima del matrimonio avevano vissuto come fidanzati rispettandosi l'un l'altro e rispettando soprattutto i loro coniugi defunti.
Ora,però,desideravano realizzare il loro amore.
Avevano sistemato la casa affinché i due piccoli potessero stare accanto a loro; a zia Antonietta fu affidata la loro cura,non doveva più lavorare nei campi come aveva fatto per una vita ma il suo compito,adesso,era solo prendersi cura dei bambini ed accudire pochi animali domestici.
Mattia e Maria,tolto il lutto,erano come rinati,aspettavano ansiosamente il loro matrimonio.
La festa che avevano voluto era assolutamente senza pretese,pochi amici e qualche parente.
