Sono le 7:00, la sveglia sta suonando, la luce del sole mi arriva in faccia e mi costringe ad alzarmi. Mi strofino gli occhi e mi stiracchio, poi vado al bagno. Scendo le scale e faccio colazione. Mentre mangio mi sento giù e non sò neanche il perchè. Cerco di non pensarci e vado nella mia camera per vestirmi, ma nel corridoio incontro Lucas, il mio fratellastro, che vedendomi ha subito iniziato con una delle sue battutine "Haha fai schifo più del solito quando sei appena sveglia" io lo ignoro ed entro nella mia stanza. Apro l'armadio e prendo dei jeans una maglietta nera e una camicia rossa con righe nere che formano dei quadrati. Mi vesto e vado a specchiarmi per sistemare i capelli. Ora che ho finito guardo l'orologio e vedo che sono le 7:30, è ancora presto per andare a scuola. Prendo le cuffie e scorro tra le canzoni, non sò cosa sentire, ma poi mi cade l'occhio sul titolo di una delle mie canzoni preferite "Obstacles" di Syd Matters. La faccio partire e mi isolo nel mio mondo, prendo una sigaretta e la fumo. "Ora si che mi sento meglio" dissi ad alta voce senza parlare a nessuno. Sono le 7:40 "devo andare a scuola" ho pensato. Prendo il mio zaino e mi dirigo verso l'uscita, oggi mio padre e la sua fidanzata non mi hanno visto, sono stata fortunata anche se ormai le loro parole non hanno più nessun peso. Il mio liceo si trova vicino casa quindi dopo 10 minuti sono già arrivata. Davanti il cancello c'è un gruppo di ragazzi, se non sbaglio sono Marco, Siria, Daniele e Michelle. Quei 4 mi stanno sul cazzo, stanno sempre a rompere le palle e a fare stupidissime battute, ma sembra che anche loro oggi non mi hanno visto. Sento la campanella suonare, ciò significa che sono le 8:00 e devo entrare. Mi dirigo verso la mia classe la V A e mi vado a sedere in fondo alla classe in un angolo. La professoressa di Latino mi sta guardando, conosco quello sguardo, mi fissa così ogni volta che vuole interrogarmi. Quel suo sguardo fisso su di me, che mi studia, sembra come se riuscisse a vedere le mie paure e cerca sempre di attaccarle. Ormai sono sicura che questo liceo faccia schifo, la scuola cade a pezzi, i prof. sono tutti stronzi, per non parlare degli studenti, le materie fanno schifo. Ma cosa cazzo mi ha detto il cervello da ragazzina? Per quale cazzo di motivo mi sono iscritta al classico non lo sò più nemmeno io. Comunque non mi sbagliavo quella stronza di Torriani mi vuole interrogare, ma io ovviamente non ho studiato. -Chloe sei interrogata.- -Prof. potrebbe interrogarmi la prossima volta?- -Come al solito non hai studiato eh? Va bene, significa che anche questa volta ti devo mettere 4.- Io sono rimasta in silenzio, è vero che non ho studiato però la Torriani lo fà apposta cazzo, sono 3 lezioni di fila che mi interroga.
"Dopo tre ore di lezione finalmente c'è l'intervallo" pensai, ma alla fine io non ho nessuno con cui parlare quindi o rimango in classe da sola o fuori nella piazza a guardare gli altri e le loro belle vite, che merda.
Sono le 14:00 e finalmente sta suonando la campanella che segna la fine dell'orario. Mi sbrigo a uscire così, prendo le cuffie e inizio a sentirmi "To all of you" sempre dei Syd Matters. Prendo una sigaretta e la fumo mentre vado in una pizzeria per pranzare, perchè giustamente io vivo con due pezzi di merda che non gliene frega un cazzo di me, e quindi non avrei mai trovato il pranzo pronto e io non sò cucinare. Ordino da mangiare e poi mi vado a sedere. La mia pancia inizia a brontolare così mi affretto a mangiare. Mentre mastico il primo boccone guardo fuori dalla finestra, vedo gente che fà avanti e indietro, uomini e donne di ufficio che stanno tornando dalle loro famiglie, ragazze e ragazzi che dopo scuola vanno a casa e trovano il pranzo pronto, mamme e papà con i figli spensierati, non riesco a non pensare alla mia infanzia...
[Flash back]
-Hey Chloe passami la palla!-
-No! Se la vuoi vienitela a prendere Zack!-
-Dai! Non vorrai mica passarla a quello stupido di Mike!-
-Tu sei stupido!-
-No tu!-
-No tu!-
-Chloe passala a me!-
-Caitlyn però stai attenta a non farla prendere a loro!"
Passai la palla a Caitlyn che la tiró addosso a Michael e Zack per infastidirli. Loro smisero di discutere e si girarono chiedendo chi fosse stato a lanciare il pallone. Io incolpai Caitlyne e lei incolpò me. Così Zack e Mike presero la palla e prima la lanciarono contro me e dopo contro lei.
[Fine flashback]
-Con loro mi sentivo così bene- ho pensato, poi ho guardato il telefono e vedendo che sono le 14:30 sono andata a casa.@DifferenTwins15
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Don't Call It A Dream, Call It A Plan
Short StoryTrama: 4 ragazzi che si rincontrano dopo tanto tempo. Chloe, Caitlyn, Michael e Zack. Loro hanno delle vite difficili e dei sogni ma non riescono a realizzarli, quindi decidono di scappare dal Roma per andare in un'altra città per iniziare una nuova...