Come al solito mi sveglio presto,con mia sorpresa Fred,quel pattume di fratellastro,era già sveglio
-Com'è già sveglio ?- domandai mentre versavo del latte nella tazza
-Ecco,oggi ho la foto di classe e devo essere perfetto...non come te - disse con voce vanitosa,lo squadrai pensando di picchiarlo come pochi fanno,LO ODIO.
Comunque mi preparai,presi un jeans nero una T-shirt,una giacca di pelle, uscendo non pensando ad altro se non all'odio che provo verso quella che si può chiamare famiglia.
Mentre mi dirigevo verso la solita meta,la mia,o meglio nostra,casa sull'albero,mi vennero in mente una marea di ricordi
-Bei momenti...- dissi al vento mentre mi accendevo una canna.
Arrivato nel "nostro" parchetto abbandonato feci caso a delle persone che ridevano e parlavano nella "NOSTRA" casa sull'albero...
-NO,QUESTO NON GLIELO POSSO PROPRIO PERMETTERE...LI BUTTERÒ GIÙ UNO AD UNO- dissi aumentando il passo e alzandomi le maniche.
Finchè non notai che...
- Ma cosa...io...io quei volti già li ho visti,NO,non possono essere loro...- dissi correndo verso il "nostro" Albero.
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Don't Call It A Dream, Call It A Plan
Short StoryTrama: 4 ragazzi che si rincontrano dopo tanto tempo. Chloe, Caitlyn, Michael e Zack. Loro hanno delle vite difficili e dei sogni ma non riescono a realizzarli, quindi decidono di scappare dal Roma per andare in un'altra città per iniziare una nuova...