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«ELLINGTON » Rydel tirò per la manica della giacca l'amico, trascinandolo dietro un angolo, in privato « NON PUOI NEMMENO IMMAGINARE COSA È SUCCESSO. » gesticolava nervosamente, ma sussurrava per non farsi sentire.

Lui la guardava un po' come guardo io la mia prof di storia quando non capisco un tubo di quello che dice.

« Ieri, quando te ne sei andato, ho trovato un quadernino viola, vuoto, e l'ho usato come diario »

«l'avrei dovuto usare per storia ma okay... Comunque?»

«Ieri l'ho lasciato per sbaglio in classe, e circa mezz'ora dopo l'ho trovato lì dov'era.... ma qualcuno l'aveva aperto»

Ellington deglutì, e si passò nervosamente una mano tra i capelli. «può essere stato chiunque. C'era scritto qualcosa di personale?» disse poi.

«più o meno... ma il punto è che... mi ha anche risposto»

«che intendi?»

«mi ha scritto. Si, come se fosse il diario a parlare. E.. mi ha detto cose bellissime...
In questa scuola la gente che mi conosce sono tutti idioti, nessuno parla come Shakespeare qui.»

«beh.. credo che prima o poi salterà fuori..»

«si ma... cosa dovrei fare ora? Provo a vedere se mi riscrive? E se non avesse intenzione di rispondermi ancora?»

«già, forse a questo non aveva pensato... » sussurrò Ell. «ma tu provaci, lascialo sul banco. Non scrivere nulla di personale così non rischi che venga letto da altri, ma solo da lui.»

Rydel sospirò. E se fosse stato solo uno scherzo? Una parte di lei sperava più di ogni altra cosa che il suo diario le desse ancora una volta le risposte giuste, le parole che voleva sentirsi dire da tempo ma che nessuno le aveva mai detto.

E così, durante l'ora di Scienze mentre il prof era in rigoroso ritardo e il resto della classe faceva casino peggio del mercato, lei cominciò a scrivere....

Caro Diario,
Le parole che ho trovato ieri scritte devo ammettere che erano perfette.
Non so chi sia stato a scriverle, ma spero che anche oggi quella persona mi risponda.
Perciò, scrittore misterioso, se stai leggendo, magari potresti rispondermi anche oggi.
Chi sei? Perché mi scrivi? Lo hai fatto per scherzo? Pensavi davvero le cose che hai scritto?
Non mi sono mai sentita più confusa di così.
Non so nemmeno se ti conosco.
Ad ogni modo, le parole che mi hai scritto ieri mi hanno fatta sentire... un po' meglio.
Quindi grazie, chiunque tu sia.

-Rydel

Cara Rydel,
Non sono uno stalker, non sono un alieno e nemmeno un fantasma, e non lo faccio per scherzo.
Le cose che ho scritto le pensavo davvero, e non voglio giocare con i tuoi sentimenti, voglio solo vederti sorridere.
Sinceramente, non avevo tenuto conto del fatto che avrei dovuto risponderti anche oggi, ma poi ho pensato "perché non dovrei?"
Voglio che tu sappia che puoi dirmi tutto quello che vuoi, non pensare a me come una persona che ti giudica, perché non lo farei mai.
Credo che ci vorrà tempo per scoprire chi sono, anche perché non ho tutto questo coraggio per farmi avanti.

-Diario

Le aveva risposto.
Non era stato solo uno scherzo.
Si sarebbe dovuta sentire ancora più confusa, ma no.
Rydel sorrideva. Era felice come non mai.
Si buttò sul sul letto e con quel sorriso stampato sul viso e prese il cellulare per scrivere ad Ell.

R: "Amicoooooo"

E: "Amicaaaaaa"

R: "Mi ha rispostoooooo"

E: "COSAAAAAA"

R: "HA DETTO CHE NON HA IL CORAGGIO DI DIRE CHI È"

E: UNA COSA POSITIVA O NO?"

R: "NON PROPRIO, PERÒ È DOLCE :3"

E: "Voi donne siete sempre complicate :/"

R: "ZITTO UOMOH"

E: "Uff"

R: "Comunque, scoprirò di chi si tratta. E TU mi aiuterai."

E: "Volentieri"

R: "TI HO DETTO DI STARE ZITTO"

E: "D:"

-s.a.-
Weee peopleee
questo capitolo è una mezza schifezza okay okay.
Volevo solo dirvi che probabilmente non aggiornerò tutti i giorni, giusto il sabato e la domenica ho un po' più di tempo.
Se ti piace la storia lascia una stellina ☆
Se vuoi che continui presto lascia un commento
Se hai bisogno anche tu di un fidanzato come Ellington, benvenuta nel club :)

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