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Cara Anna,
tre mesi, tre fottutissimi mesi che non ci vediamo. Sono cambiate tante cose sai? Io non sono più lo stesso, nessuno lo è. Persino noemi è triste! Persino a lei manchi! Però, a me manchi più di tutti. Io vivevo con te! Ma sono stato un coglione, perché ti ho cacciato dalla mia vita, quando tu lo eri? Quel biglietto! Quel biglietto che conservo tutt'ora.

"Matteo, non cercarmi. Volta pagina, io non ti merito. Trova qualcuno che sia alla tua altezza, che sia adatto a te. Io sono così piccola in confronto a te. Tu sei grande, forte. Io no.
Me me sono andata per essere libera, per trovare me stessa.
Non piangere per me, non merito le tue lacrime.
Ti voglio bene.
Anna."

Ormai l'ho imparato a memoria. Come faccio a non piangere per te? Tu eri la mia salvezza, la mia ancora. Ma si sa, le ancora prima ti salvano, e poi ti fanno annegare.

Ho detto tutto ai tuoi.
«Non si meritava tutto questo. Non la dovevano cacciare...» Hanno detto ciò. Tua madre ha aggiunto che preferirebbe morire che non vederti più.
Io non capisco. Non li vedevi da un anno, perché ha detto quella frase? Anna, c'è qualcosa che mi devi dire?
Che stupido che sono! Tu non leggerai mai questa lettera, perché ti sto facendo queste domande? Spero solo che tu sia felice.

Ti voglio fare lo stesso una domanda. Perché te ne sei andata? Questa vita non ti piaceva? Volevi cambiare? Dopo tutto questo tempo volevi cambiare? O è stato lui a farti cambiare idea? Se scopro che è stato lui non so che faccio! Probabilmente gli spacco la faccia! Però non so dove state..

Perché scrivo questa lettera? Non la leggerai mai. Alcune volte penso di essere strano, ma non in senso buono, strano in senso strano, non so se mi spiego. Vedo il mondo in un modo diverso dal vostro.. Vedo ciò che voi ignorate. In poche parole sono una ragazzo da parete. Osservo e comprendo le cose.
Okay, forse ho letto e visto troppe volte 'Noi siamo infinito'.

Sai quando ho scoperto che eri partita? Quando ho letto il bigliettino, cioè due ore dopo che te ne sei andata da casa. Sono corso all'aeroporto. Ti ho visto, stavi con Francesco. Lui ti abbracciava. Volevo essere lui. Eri così felice senza di me,il tuo sorriso, in quel momento, era solo per lui. Non mi hai mai sorriso così.
C'è una canzone, asleep dei the smiths, che fa:
"Canta per farmi addormentare
Canta per farmi addormentare
sono stanco e
voglio andare a letto

Canta per farmi addormentare
Canta per farmi addormentare
e poi lasciami solo
non cercare di svegliarmi al mattino
perché me ne sarò andato
non soffrire per me
voglio che tu sappia
che dentro la cella del mio cuore
mi sentirò felice di essere andato

Canta per farmi addormentare
Canta per farmi addormentare
Non voglio mai piu svegliarmi
da solo

Canta per farmi addormentare
Canta per farmi addormentare
Non voglio mai piu svegliarmi
da solo

non soffrire per me
voglio che tu sappia
che dentro la cella del mio cuore
io davvero voglio andare

C'é un altro mondo
C'é un mondo migliore
Be', ci deve essere
Be', ci deve essere
Addio."

Io ho cantato per te, ora spero, che là dove sei ora, ci sia un altro mondo, che ci sia un mondo migliore, Be' ci deve essere. Ci deve essere.
Addio.

Questa è la lettera di Matteo. L'ha trovata Sara due giorni fa, sopra il mio letto. È stata lei a mandarmela. È una lettera bellissima. Ha scritto anche la mia canzone preferita. Mi manca troppo.
Mi ha visto all'aeroporto.. Mi ha visto ed io no. Mi sento uno schifo.

«Mi manchi. Mi faccio schifo!» dico fra un singhiozzo e un altro.

Credo Nel Destino || Francesco Viti ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora