2.

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Matteo non mi vuole dire che cosa ha scritto a Francesco, e questo mi preoccupa; lui mi dice tutto, o quasi. Se gli avrà detto di non farsi più vedere? Se gli avrà detto che non lo amavo più?
Non ci voglio pensare!

Ora sto su una panchina, guardo la gente che passa: c'è chi corre, c'è chi cammina a testa bassa, c'è chi sta mano nella mano con la persona a lei amata. A quella visione mi scende una lacrima, che asciugo subito. Butto la sigaretta, ormai finita, e ne accendo un'altra, faccio un tiro, poi un altro, un altro ancora, finché non la finisco, ne accendo un'altra.
Appoggio la schiena sulla panchina, chiudo gli occhi, ho la testa rivolta verso il cielo.
"Perché è tutto così difficile?" Penso.
Oggi la mia professoressa di italiano mi ha preso in disparte e mi ha fatto delle domande, come "Anna, che hai fatto?" "Stai bene?" "Come va con i tuoi genitori?", gli dissi che andava tutto bene, anche se non è così. Gli volevo dire che non vedo i miei genitori da sei mesi, ormai. Mi hanno cacciato di casa quando gli avevo detto che partivo, e d'allora vivo a casa di matteo.
Finisco anche questa sigaretta e ne accendo un'altra. Ormai finisco un pacchetto da dieci sigarette in un giorno. Matteo mi ha detto molto volte che dovevo smettere, ma io non gli do retta.
Mi alzo dalla panchina e vado in giro. Mi guardo intorno, ma non c'è niente di nuovo, ci sono le solite persone che fanno le stesse cose, come ogni pomeriggio.

Da: Matteoo♡
Dove stai?

A: Matteoo♡
In giro, come ogni pomeriggio.

Da: Matteoo♡
Vieni a casa, ti devo dire una cosa.

A: Matteoo♡
Okay.

Dopo questa conversazione mi avvio verso casa.
«Matteo, che dovevi dirmi?» chiedo al mio migliore amico. «Ci ho pensato, e anche tanto. Il messaggio che ho scritto a Francesco- chiude gli occhi e prende un profondo respiro-, prima mi devi promettere che non ti arrabbi..» Annuisco «Il messaggio che ho scritto a Francesco diceva che tu non lo amavo più, e che ti sei fatta una 'nuova' vita senza di lui. E che non si doveva far più vedere..» abbassa la testa. Non ci posso credere che abbia scritto queste cose. Lui..lui mi ha sempre detto che mi vuole vedere felice, e facendo ciò mi ha reso ancor più triste. «Perché l'hai scritto?» dico un po' arrabbiata. «voglio vederti sorridere..» «Tu gli hai detto che non lo amavo più! Che non si doveva far più vedere! Come posso sorridere, secondo te?!» urlo. Alcune lacrime mi stanno rigando il viso, ma non me l'asciugo. Lui non risponde.
Mi alzo dal divano ed esco di casa.
Non ci posso credere! Come ha potuto scrivere quelle cose! Lui lo sa che io lo amo, e che lui è la mia felicità!
Vado al parco, mi siedo su una panchina e mi accendo una sigaretta. Dopo un po' comincia a piovere. "Solo questa ci mancava!" penso. Mi alzo dalla panchina e cammino senza una meta. Ormai sono tutta bagnata, ma non me ne importa.
«Anna..» qualcuno mi chiama, so gia chi è.. la sua voce, mi è mancata. Mi giro e lo vedo, dopo sei, lunghissimi, mesi lo rivedo. Questa volta non è un sogno, ne sono sicura.
«Anche quando ci siamo conosciuti ci siamo incontrati sotto la pioggia, ricordi?» Come posso scordar quel giorno? È stato il giorno più bello della mia vita. Non rispondo, mi limito a sorridere. Dopo sei mesi lui è qui, davanti a me.

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Ehii!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ve se amaa♡
«respirami»

Credo Nel Destino || Francesco Viti ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora