Trouble [L.P.]

Eleven.

*Doppio aggiornamento solo per voi*

facciamo arrivare il capitolo a 10 voti e aggiorno

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Liam pov's

Da ieri sera quando io e Jessica abbiamo parlato ed è scappata da me è sparita

non è tornata a casa a dormire, il telefono è staccato e la colpa è solo mia

-Porca puttana perchè l'hai lasciata andare?!-

Zayn è furioso con me, ma come biasimarlo

stavo sdraiato sulla poltrona a pensare a chi potesse avercela con lei, oppure con noi prendendosela con lei

-Cazzo Liam mia sorella è scomparla e tu stai lì a pensare a chi sa cosa!-

mi alzo di scatto furioso

-Ora stai esagerando perchè so che è colpa mia, tutta sta merda è colpa mia va bene? e lo ammetto, ma standomi così addosso non risolvi un cazzo!-

vado verso la porta

-Chiamami quando ti sarai calmato- dico per poi uscire

Jessica pov's

apro lentamente gli occhi
la testa mi fa davvero male
dopo un po' la vista torna normale e mi accorgo di essere in una stanza che non è mia
la porta si apre
mi alzo con tutte le forze che ho e dopo aver visto il ragazzo davanti a me, indietreggio più che posso

-Ben svegliata bambolina-

quel soprannome lo odiavo una volta e lo odio tutt'ora

-Ti prego lasciami andare-

-Abbiamo appena iniziato-

inizio flashback

Ero nel corridoio scolastico e stavo parlando con la mia migliore amica Trecy quando noto poco lontano da noi il gruppo di ragazzi più desiderati della scuola e i 3 anni prima di liceo li potevo solo guardare da lontano e volevo di più perchè non erano niente male
Un giorno stavo uscendo da scuola con Trecy e un ragazzo che faceva parte di quel gruppo si avvicinò a noi
Si chiamava Dylan, capelli mori con un ciuffo biondo, occhi azzurri come il ghiaccio, muscoloso e alto
Da vicino era anche meglio
Quel giorno mi chiese di mangiare qualcosa insieme e io curiosa di conoscerlo feci lo sbaglio più grande, accettai
Andammo in piccolo bar/ristorante e mangiammo qualcosa
Poco dopo mi invitò a casa sua, eravamo soli
Mi spinse bruscamente sul divano e dopo essersi messo su di me, cominciò a baciarmi in collo con insistenza
Gli dicevo di smettere, che mi faceva male, ma era quello che voleva, perchè lui provava piacere a veder soffrire la gente
A quel tempo ero ancora vergine e avevo paura perchè non volevo mi togliesse l'unica cosa pura che avevo
Mi spinse sul letto e cominciò a spogliarsi per poi spogliare me
Io gli gridavo con le lacrime agli occhi di non toccarmi, non volevo tutto quello
Allora poco dopo si spostò da me e mi chiese scusa, non sapeva cosa gli fosse preso
Io ingenua lo perdonai, per farmi calmare mi portò da bere ed è li che la testa cominciò a girare e vedevo tutto chiaro come lui riprese il lavoro di  prima e io non potevo respingerlo perchè non avevo forze, mi aveva drogata
Entro' in me con tale forza che lo ricordo ancora, sentire le sue schifose mani su di me, che mi toccano e gli facevano provare piacere
Non era così che volevo perdere la mia verginità
Quel giorno abusò di me più e più volte, mio fratello pensava fossi andata a dormire da una nuova amica e invece ero li che subivo, in silenzio
Per tutto l'anno lui abusava di me, si credeva il mio ragazzo e la voce si spanse velocemente ma in realtà io non volevo stare con lui
Ogni notte era sempre come la prima volta, mi drogava e abusava di me e io il giorno dopo non ricordando niente mi diceva che facevamo semplicemente l'amore, ma io sapevo tutto