Era passata una settimana da quello che era successo a casa di Calum e da allora con Michael avevo scambiato davvero poche parole. Non posso dire lo stesso di Calum. Lui era un ragazzo d'oro. Io e Michael avevamo conosciuto Calum in terza elementare quando arrivò a Sydney con la sua famiglia dalla Nuova Zelanda. Al contrario di Michael lui ha una sorella, Mali Koa a cui è davvero molto legato. Hanno un legame molto forte, ci saranno sempre l'uno per l'altra. Calum ha gli occhi di un marrone color nocciola, hanno una forma un po' a mandorla, ma sono adorabili, ha i capelli mori e si lascia sempre il ciuffo davanti più lungo per poterlo tirare su a modo di cresta. Ha le orecchie un pà alla dumbo ma nemmeno più di tanto. Le sue labbra sono molto carnose e di un colore molto roseo. Ha il nasino a patata ma davvero grazioso e delle guance abbastanza paffute che ti viene voglia di prenderle e toccargliele. La forma le suo vis oè abbastanza regolare, ed un po' squadrata verso il mento. Voi vi chiedete perché lo chiamo chinatown. Bè è iniziato tutto alle elementari quando uno gli disse "Ma tu sei cinese!" e lui si arrabbiò dicendo di non essere cinese. Ammettiamolo, ogni persona che lo vede come prima cosa pensa che lui abbia origini cinesi, ma invece no, per metà è Neozelandese e per metà è Scozzese. Caratterialmente è un ragazzo d'oro. Si fuma però ciò non vuol dire che non sia un bravo ragazzo. Lui è il tipo con cui tutti vogliono essere amici, è il tipo che per gli amici c'è sempre sia nei belli che nei cattivi momenti, è l'unico che quando io e Michael ci siamo lasciati è riuscito a stare davvero vicino sia a me che a lui.
Erano le 7 del mattino di venerdì, l'unico giorno in cui non avevo lezione, ma decisi ugualmente di andare in università per studiare in biblioteca. Così feci solo che feci di tutto tranne che studiare. Incontrai Calum che era appena uscito da lezione ed andammo a fare un giro per parlare dei vecchi tempi.
"Ehy D che ci fai qui? Se non sbaglio tu oggi non hai lezione."
"Ciao chinatown, no ero venuta a studiare." Così il tempo passò e noi non ce ne resimo conto. Poi decisi di confidargli quello che era successo tra me e Michael a casa sua la settimana prima e "Bè D che dire pensavo fosse passata ad entrambi. Pensavo che entrambi aveste superato questa fase."
"Si lo so, lo pensavo anche io. E' solo che negli ultimi due anni ci siamo quasi totalmente ignorati io e lui che forse non abbiamo nemmeno avuto il tempo di superare questa fase."
"Si non vi siete visti molto eppure lui ti ha sempre spiata dalla sua finestra."
"Ma che dici chinatown, smettila di dire cazzate."
"Non sto dicendo cazzate. Ogni volta che negli ultimi due anni sono andato a casa sua lo beccavo sempre ad osservare la tua finestra. Oramai era diventato il suo hobby."
"Non essendoci visti molto speravo fosse passata ad entrambi, ma evidente mente non è così."
"Voi non solo non vi siete frequentati molto, ma vi siete quasi ignorati dopo tutto quel casino. Quando ignori una persona che ami non fai altro che mettere da parte il problema."
Vi starete chiedendo come fa a spiarti? Si mi sono scordata di dirvelo, le finestre delle nostre camere combaciano e danno ognuna sulla camera dell'altro. Devo ammetterlo varie volte anche io in questi due anni mi sono soffermata sulla sua finestra spiandolo un po' e in questo tempo mi ero accorta che lui non aveva mai portato in camera sua nessuna ragazza. Forse perché sapeva che avrei potuto vederlo? Poi Calum si ferma mentre io sono pensierosa e "Guarda da quando tu e Michael vi siete lasciati, lui, lui... ecco lui non si è più messo con nessuna. Sarei dovuto arrivarci che amava ancora te."
Avevo snetito bene? Le mie domande avevano trovato una risposta. "Davvero? Non si è più messo con nessuna?"
"No nessuna. Devo ammettere che è strano, ma al cuore non si comanda."
Mentre io e Calum camminavamo per il campus in contrammo il decelebrato. In questi ultimi giorni noi due non litigavamo più e devo ammettere che era strano, visto che negli ultimi anni a questa parte era la nostra specialità. Anzi per la prima volta mi salutò anche. Poi Calum ci lasciò da soli poiché aveva lezione e ci chiese di non litigare. Strano ma vero entrambi annuimmo. A rompere il silenzio fu il decelebrato "Senti forse dovremmo chiarire quello che è successo... dovremmo parlarne... anche se a distanza di quasi tre anni ma dovremo comunque farlo."
"Bè strano a dirsi ma sono d'accordo."
"Inizio col chiederti scusa per tutto quello che ti ho fatto passare negli ultimi anni. Lo so co le mie scuse non ci fai nulla però inizia davvero a dispiacermi dopo tutto ho capito che non sei un cattivo elemento."
"Oh grazie decelebrato, o meglio Luke. Mi hai fatto passare i tre anni più brutti della mia vita. Hai allontanato da me non solo il ragazzo che amavo, ma anche il mio migliore amico. Sei riuscito ad allontanare Michael da me cercando di fare la cosa più stronza che ti venisse in mente, e poi hai pensato di ritenerti suo amico."
"Lo so mi dispiace davero mi sono reso conto solo tardi di aver sbagliato, ed ormai non potevo dopo mesi e mesi tornare indietro e cercare di ricomporre il vado che avevo distrutto."
"Avresti potuto chiedere scusa tre anni fa Luke, ora è tutto distrutto è tutto un ricordo."
"Mi spaice."
"Di cosa? Di avermi trattato di merda? O ti dispiace di avermi portata a letto?"
"Mi dispiace di averti trattato come non averi mai dovuto. E soprattutto mi dispiace di averti portata al letto... anche se devo ammettere ci sai fare!"
"Ecco vedi! Sei il solito schifoso e viscido aminale." Me ne stavo per andare ma mentre iniziai a camminare la mano di Luke mi prese per il polso. "No aspetta sono un mongoloide, uno spastico, come dici tu un decelebrato. Non avrei mai dovuto far una cosa del genere ad uno dei miei migliori amici, ne tanto meno a te, l'unica amica che avevo."
"Bene. Ora tanto di amiche non ne hai più. Ma hai ancora i tuoi amichetti, Puoi andarne fiero."
"Sappi che io Michael dopo quel giorno non ci siamo parlati per sei mesi. E non vado per nulla fiero di quello che ho fatto. Non l'ho fatto per gelosia se è questo che ti chiedi, ne tanto meno perché volevo portarti a letto qualcuna. Lho fatto perché eri tu!"
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Everybody's got their demons.
FanfictionEro una ragazza goffa ed odiata da tutti. Nessuno mi calcolava mai. Quando si facevano le squadre per pallavolo ad educazione fisica ero sempre l'ultima scelta anche se so giocarci bene. Odiavo tutti e tutto, ma soprattutto odiavo me stessa; ma c'er...