Erano le 17:45 ed ormai ero giunta davanti casa di arlecchino. Ero ferma li da circa 5 minuti cercando di decidere se suonare o andare via. Decisi per la seconda anche se avevo promesso che sarei andata a trovarlo. Non feci in tempo ad allontanarmi che la porta si aprii davanti e me e vidi arlecchino in piedi con la faccia da cadavere più del solito, innanzi a me. Si bè eco, arlecchino già tutti i giorni normalmente non aveva granchè di colorito. Aveva la pelle pallida, le labbra carnose e di un rosa scioccante, tanto da far molto risalta con la pelle. I suoi occhi erano color smeraldo. Un colore molto raro da trovare in giro, il suo naso ben proporzionato. In generale era una bel ragazzo e si curava anche molto. Curava la sua barbetta da pecorella, la sua pelle infatti non aveva nemmeno un pidicello o un'imperfezione. L'unica cosa strana che aveva, erano i capelli. Negli ultimi due anni ha cambiato così tante volte colore che se ancora li ha in testa è un miracolo. Secondo me arrivato a 30 anni avrebbe dovuto iniziare ad usare crescina per farli ricrescere. In due anni aveva cambiato più di venti volte colore a quei dannati capelli. Devo ammettere una cosa. Anche malato e con la faccia da zombi rimane dannatamente attraente. No Diannae no. Non devi cascarci nuovamente. Voi vi starete chiedendo che diamine è successo? Perché tu ed arlecchino avete i rispettivi numeri? Perché sei andata a trovarlo? Ora vi illumino un po'.
Tutto è iniziato all'incirca 35 anni fa quando mia madre e sua madre Karen andavano a scuola insieme. Sono sempre state ottime amiche, inseparabili. Si sono persino spossate nello stesso anno ed hanno sposato due uomini che si conoscevano anche loro da parecchio prima. Una volta sposati i nostri genitori decisero di andare a vivere nello stesso quartiere per poter rimanere facilmente in contatto. Poi nel 1991 è nato mio fratello Matthew e nel 1994 sono nata io. I nostri genitori essendo molto presi nell'accudire due figli si allontanarono da quasi tutte le amicizie per un breve periodo di tempo. Gli unici da cui non si erano allontanati erano Karen e suo marito. Arriviamo così al 1995 quando per gioia di tutti nasce Michael primo ed ultimo figlio di Karen e Daryl. In tutti questi anni i nostri genitori non si sono mai allontanati e si sono sempre sostenuti a vicenda. Io mio fratello e Michael siamo sempre stati legati, per noi lui era come un fratello. Passavamo insieme ogni singolo giorno ed ogni singola ora soprattutto io passavo parecchio tempo con lui. Mio fratello appena raggiunta l'età per avere la sua indipendenza iniziò a crearsi il suo gruppetto di amici mentre io Michael rimasimo sempre uniti. Uniti sia a scuola che al di fuori. I genitori decisero di farlo andare un anno prima alla scuola primaria apposta per farci rimanere uniti. Alle elementari ne abbiamo fatte di tutti i colori, presi singolarmente eravamo le persone più calme del pianeta, ma presi insieme eravamo due terremoti. Siamo così rimasti insieme anche alle scuole medie. E si lo ammetto in seconda media avevo una specie di cotta per Michael, che si protese fino alle superiori. Quando eravamo in terza media al ballo di Natale lui era stato il mio primo bacio così come io lo ero stata per lui. Così da quel giorno le cose cambiarono e diventammo una coppia. Fummo una coppia per tutto il resto della terza media. Arrivati in primo superiore lui conobbe il decelebrato, chinatown e il mezzo emo. Al primo anno filava tutto liscio eravamo tutti in gruppo insieme. Fino a che durante l'estate tra il primo e secondo superiore litigai con il decelebrato e lui cercò in tutti i modi di portarmi via Michael. Bè diciamo in parte ci riuscì poiché io e Michael dopo due anni ci lasciamo. Da li hanno iniziato a starmi sulle palle tutti e tre e pian piano iniziò a starmi sul cavolo anche Michael per i suoi stupidi comportamenti da bambino. Quando noi due decidemmo di smettere di uscire insieme per i nostri genitori fu un disastro. In effetti loro ci vedevano già come una coppietta sposata e con famiglia, non so perché speravano fosse questo il nostro futuro. Da allora io mi allontanai da tutti e quattro perché li ritenevo bambinetti. Poi dal secondo anno fino alla fine delle superiori Nono stante io ero in classe solo con il mezzo emo, mentre gli altri tre erano in altre due classi; iniziarono a rendermi la vita impossibile. Mi avevano fatto passare la voglia di uscire con gli amici inizialmente, poi persino la voglia di parlare o uscire di casa. Quando ho finito le superiori era un sollievo per me non doverli vedere ogni giorno. Fino a che sorpresa delle sorprese il resto si lo sapete. Michael abita alla casa accanto alla mia ed anche se volevo evitarlo il più possibile, molte volte non sera facile perché poi ci si mettevano anche i nostri genitori con le loro stupide cene tra amici. Si questo è il motivi perché ci conosciamo ed abbiamo i rispettivi numeri.
Michael mi fece accomodare in casa "Cosa c'è ora dopo 20 anni ti vergogni ad entrare in casa mia?"
"No è solo che pensavo fossi di disturbo visto che non stai bene."
"Ma ti pare? Tu sei l'unica persona che per me non sarà mai di disturbo. Comunque come è andata oggi?"
"Ba diciamo bene. Oltre che in mensa ci siamo dovuti mettere seduti accanto ai cassonetti su un tavolo a malapena in piedi, per il resto bene. Tu invece che mi combini?"
"Io combino che mi sono alzato in questo stato. Ora se mi chiami zombi non mi offendo!"
"Oggi sono andata in biblioteca al dipartimento di musica e mi ci sono anche fatta un giro. Devo ammettere che è interessante."
"Almeno abbiamo sempre avuto una cosa in comune. La musica."
"Guarda che ti sbagli. Io e te abbiamo un mucchio di cose in comune. Per rimanere in tema, sono anche entrata in un'aula piena di strumenti e quando ho visto il pianoforte mi stava anche venendo voglia di suonarlo."
"Bè si il dipartimento di musica è bello per quello. In ogni angolo dove ti giri vedi qualcuno con uno strumento od con uno spartito intendo a comporre o a provare. La musica è l'unica cosa che ti capisce sempre. Ma be tu lo sai ed anche meglio di me, tu ti isoli sempre con le cuffiette, oppure quando suoni il piano non ascolti nemmeno che ti è accanto. La cosa è positiva."
"Bè lo sai quando si suona si va su un altro pianeta."
Passammo tutto il resto del pomeriggio a parlare. Così arrivarono in fretta le 20 passate nemmeno me ne accorsi. Solo che i miei sicuramente mi avevano dato per dispersa. Infatti mi affacciai dal terrazzo di casa di Michael e con grande nonchalance gridai "MAMMAAAAA!!!". Lei mi guardò stupita e "A sei lì, stavo per chiamare la polizia in caso ti fossi persa. Torna a casa che la cena è quasi pronta."
"OK. Ora arrivo." Mi voltai e salutai Michael che poverino non aveva una bella cera. Lo salutai con un bacio sulla guancia, poi andai in cucina a salutare Karen e me ne sgattaiolai via di corsa prima che mia madre mi fosse venuta a prendere per i capelli.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------SI LO SO NON VI ASPETTAVATE UN CAPITOLO DEL GENERE, MA DOVEVA ESSERCI, FORSE E' ORA DI CONOSCERE I PERSONAGGI...
COSA PENSATE ACCADRA' NEL PROSSIMO CAPITOLO?
GRAZIE PER ESSERE STATI PAZIENTI E MI SPIACE AVER AGGIORNATO CON TRE GIORNI DI RITARDO, MA LA SESSIONE INVERNALE STA PER IN COMINCIARE E DEVO STUDIARE.
STAI LEGGENDO
Everybody's got their demons.
Hayran KurguEro una ragazza goffa ed odiata da tutti. Nessuno mi calcolava mai. Quando si facevano le squadre per pallavolo ad educazione fisica ero sempre l'ultima scelta anche se so giocarci bene. Odiavo tutti e tutto, ma soprattutto odiavo me stessa; ma c'er...