But now that i'm broken

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Erano passati dieci giorni dopo quello che era successo con Michael e nonostante anche la chiacchierata con Luke io non riuscivo a smettere di farmi due domande. Perché Michael non mi parlava? Perché Luke mi aveva chiesto scusa? Soprattutto perche Luke aveva detto che lo aveva fatto perché ero io? Perche non riuscivo a capire cosa mi succedesse? Perché Michael e Luke non si parlavano da giorni ormai? Cercai di trovare risposte a tutte queste domande, ma purtroppo io le risposte non le avevo. Gli unici ad averle erano le due persone che al momento non mi parlavano. Esatto ora non bastava Michael ma nemmeno Luke mi parlava più. Inizio a pensare nuovamente di essere io quella sbagliata. Si giusto, mi sono scordata di dirvi un piccolo particolare, ovvero cosa era successo tra me Michael e Luke. Che io e Michael stessimo insieme prima questo bè si era capito. Ora rimane da spiegare il resto.

Era una giornata di pioggia di tre anni fa ed io e Michael avevamo litigato come al solito in quel periodo. Io ero uscita da sola per svagarmi un po' ed andai in un pub. In quello stesso pub incontrai un mio amico, Luke. Ci fermammo a parlare ed io gli feci una testa enorme con quello che era successo tra me e Michael, poi andammo a ballare dall'atra parte del pub, per tutta la serata non avevamo fatto altro che divertirci, fino a che era giunta alle due del mattino ora di tornare a casa. Vista tutta la situazione, ovvero io che ero brilla ed altrettanto Luke, decisi di non tornare a casa e mandai un messaggio a mia madre con scritto dormo da Jenna, ovvero una mia vecchia amica delle superiori. Non c'è molto da dire, non volevo tornare a casa anche perché Michael vedendomi rientrare da sola a quell'ora chissà cosa avrebbe pensato. Per non fare rumore nel pieno della notte e non svegliare i genitori di Luke, decidemmo che io avrei dormito nel suo letto e lui a terra sempre in camera sua. Tutto andava bene fino a che non è successa l'unica cosa che avrei sperato non accadesse. Luke su quel pavimento mi faceva "pena" e gli feci spazio sul letto. Lui inizialmente non voleva mettersi sdraiato accanto a me ma poi considerato il gelo delle mattonelle del pavimento si mise sotto le coperte con me. Eravamo mezzi ubriachi. Ecco, lui mi ha abbracciata e senza farlo apposta mi ha infilato una mano sotto la maglia, mi accarezza delicatamente il seno con la punta delle dita e io mi voltai di scatto. Luke allora decide di stringere ancora di più la presa al mio seno. La mia voce era flebile e le sue labbra tremavano, continuava a stringermi il seno, le sue unghie erano conficcate nella mia carne. Leggevo un desiderio diverso nei suoi occhi, un desiderio che fece bruciare la mia pelle. Tutto di un tratto la stanza che era buia diventò fredda, i nostri vestiti erano sul pavimento, la coperta ai piedi del letto. All'improvviso, sentii la sua bocca assaporare la mia pelle, prima quella del collo, poi quella del petto, fino ad arrivare alla pancia. L'eccitazione scoppiava dentro di noi e per fermarsi era ormai troppo tardi. L'attrazzione che provammo l'uno per l'altra in quel momento era tanta, tanta da poter bruciare un'intera casa. In breve tempo quelle che erano iniziate come delle semplici "coccole" innocenti diventarono altro, molto di più. Luke seguì con il corpo una corsa tumultuosa che parte dalla mente e finisce nell'intimità più profonda, generando estasi. In quel momento, stavamo soddisfacendo i nostri desideri sessuali, era come riuscire a riempire quel vuoto creato artificialmente dalla psiche quando si concepiscono giovani desideri senza troppa logica. Sappiate che la fantasia è l'anima della passione. Passione che in quel momento era alle stelle. Passammo tutta la notte ad unirci, l'uno all'altra. Ogni tanto si sentiva qualche gemito debole, ma nulla più. Luke sapeva essere un bravo seduttore passionale. In quel momento provavo piacere, un piacere diverso dal solito, più forte, più intenso. Nulla è più normale del piacere. Poche ore dopo, prima di addormentarci pensavo. Il fatto è che a scuola, ovunque mi girassi c'erano membri maschili disegnati sulla lavagna, sui banchi, sui muri, sui vetri delle finestre e tutti non parlavano d'altro che di "ficcare, "succhiare", "urlare". Era un bordello in erba travestito da scuola dove la coniugazione del verbo essere era un modo come un altro di stimolare la masturbazione. Questo pensavo, a quello che vedevo tutti i giorni, mai e poi mai avrei pensato di finire al letto con il migliore amico del mio ragazzo. Al mattino quando ci svegliammo, ricordavamo tutto, eppure a nessuno dei due dispiaceva. Di colpo suonò il campanello di casa di Luke e siccome noi due eravamo praticamente soli perché i genitori erano al lavoro ed i fratelli avevano dormito da amici, Luke mi disse di andare ad aprire. Io in dosso avevo i pantaloncini del pigiama e la casacca del pigiama di Luke. Non guardai dallo spioncino. Mi limitai ad aprire sperando non fosse qualcuno che voleva rompere le scatole. Aprii la porta e mi trovai di fronte Michael. Lui entrò in casa sbattendo la porta. Il rumore richiamò l'attenzione di Luke che si fece sfuggire un "Amore cosa è successo?". Michael quando sentii queste parole e vide notò come ero vestita iniziò a dare di matto. "Tu dove sei stata tutta la sera ieri? E perché sei qui? Che cazzo succede?"

Con in agitazione risposi con un "Michael calmati non succede nulla."

"Allora perchè tu hai in dosso i suoi vestiti e perché lui ti ha chiamata amore? E' così che avete passato la serata o meglio la nottata voi due? Avrei dovuto capire che c'era qualcosa dietro visto che nessuno dei due mi rispondeva. Non siete altro che due luridi maiali."

Luke cerco di far calmare in tutti i modi possibili Michael , ma era impossibile e sinceramente come potevamo darlgi torto. Io lo avevo appena tradito con Luke, e lui aveva appena tradito la sua fiducia portandosi al letto la sua ragazza. Michael era fuori di se "Allora da quanto va avanti questa cazzo di storia? Da quanto è? Cosa c'è nessuno dei due ha il coraggio per rispondere?"

Luke si gira verso Michael e tentando di rispondere si prende due pugni in faccia. Michael e se va sbattendo la porta di casa ed io esco in pigiama per rincorrerlo "Veramente è successo solo stanotte. Ecco io sono andata in un pub ho incontrato Luke e siccome eravamo entrambi ubriachi ed io non volevo farmi vedere in quello stato dai miei genitori e da te, Luke ha pensato di portarmi qui invece che lasciarmi per strada." Parlai piangendo, piegata in due dalle lacrime e dal dolore che avevo in petto per questo gesto. "Scusaci Michael , scusaci, eravamo ubriachi, da sobri nessuno dei due avrebbe mai fatto una cosa del genere." Continuavo a piangere. Ma Michael se ne andò via. Io rientrai in casa di Luke e mi andai a cambiare. Luke aveva un occhio nero. E provò a metterci del ghiacchio.

Non potevo crederci, io la ragazza più casta della scuola, ero andata al letto con il migliore amico del mio ormai ex ragazzo. Io avevo perso la mia verginità con il migliore amico del mio ragazzo. Niente era più sicuro nella mia vita, fatto sta che da lì mi sono sentita una merda fino a poco tempo fa. Una cosa con il tempo capii dopo questa esperienza. Il sesso è come un'arma a doppio taglio, se non la prendi per il verso giusto ti si ritorce contro. Far sesso senz'amore e' come bere un buon vino che pero' e' poco persistente in bocca.

Ecco bè questo è in breve, molto in breve quello che è successo tra me, Michael e Luke. Questo è il motivo per cui Luke a scuola negli ultimi due anni mi aveva trattato male, questo è il motivo per il quale Michael ed io non ci parlavamo più. Questo è uno dei motiv del mio malessere, oltre al fatto di continue liti a scuola con Luke che mi trattava male. Questo è il motivo per cui io ero così debole.

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SI LO SO INIZIATE AD ODIARMI MA PURTROPPO CON L'UNIVERSITA E GLI ESAMI APPENA PASSATI NON HO AVUTO TEMPO DI AGGIORNARE... 

SI QUESTO CAPITOLO E' UN PO' DIVERSO E SOPRATTUTTO UN PO' HOT, BE UNA SVOLTA COSI' CI VOLEVA.. ORA COSA PENSATE CHE ACCADRA'?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 09, 2016 ⏰

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