Parte senza titolo 5

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Abbaiavano con sicurezza, e alle più riottose dedicavano

qualche morso sulle zampe.

Al termine del corteo comparve il pastore.

Lo conoscevano di vista.

Scambiarono brevi impressioni su come era andata

la stagione in montagna e sulle previsioni circa

l'imminente inverno a valle.

Nessuno di loro aveva tempo da perdere, quindi si

salutarono in fretta.

Dopo circa mezz'ora arrivarono in uno spiazzo,

fortunatamente vuoto.

La vista spaziava lontano a sud, sino a un incerto

orizzonte biancastro che si confondeva con il cielo.

Sembrava che laggiù il mare abbracciasse le nuvole.

Un confine lontano e opaco che nella loro fantasia

celava mondi irraggiungibili.

Conoscevano quella grande distesa d'acqua, attraverso

i racconti forse ingigantiti dei più audaci.

Racconti da osteria che descrivevano avventure e

conquiste con donne bellissime e disponibili.

Vittorio e Lorenzo se ne erano sempre tenuti alla

larga.

Come se quel mondo d'acqua laggiù potesse contaminarli.

A sud-est tra la fitta boscaglia si intravedeva la

punta del campanile del paese.

Con il vento a favore il suono delle campane arrivava

sin lassù.

A pochi metri in linea d'aria dal campanile, alti cipressi

indicavano il cimitero del paese.

Erano anni ormai che non ci metteva piede.

Di quel posto ricordava uno strano silenzio e una

calma diversa da quella che regna sulle vette.

Pensò che forse era solamente una sua sensazione

e che lì il vento soffiava come ovunque e gli uccelli

non facevano differenza tra cipressi e pini o

castagni.

Solo i pensieri umani affibiavano alla natura segni

positivi o negativi, secondo il proprio umore e stato

d'animo.

Erano loro i primi e secondo la legge dei cacciatori,

gli altri avrebbero dovuto cercare un altro posto

lontano da lì.

Entrarono nel capanno di frasche in attesa del passaggio

delle beccacce.

Il profumo del timo pungeva le narici in modo piacevole.

Posarono le bisacce e iniziarono a preparare i fucili.

L'olio che avevano usato per lubrificare le canne

esaltava l'odore metallico delle armi.

I loro gesti erano lenti e automatici, come se le

La luce su in paeseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora