La mattina del dodici dicembre nemmeno le
doppie calze di lana riuscivano a dare sollievo.
Il freddo picchiava duro.
Il vento soffiava da nord, scivolando dai canaloni di
fronte alla montagna.
Gli occhi lacrimavano come a voler stendere un
velo di protezione.
Il sole basso non ce la faceva a dare calore asciutto.
Si era messo in cammino alle cinque, quando la
luce della luna piena gli permetteva di percorrere
in sicurezza il sentiero che lo avrebbe condotto al
bivio dei Pozzi: una scorciatoia ripida e pericolosa
che gli avrebbe evitato i lunghi tornanti che allungavano
il percorso di almeno il doppio.
L'appuntamento con il motocarro era fissato alle
sette.
Aveva portato con sé lo stretto necessario.
Un piccolo tascapane contenente formaggio di capra
stagionato, una fiasca di vinetta e il coltellino
a lama storta, ricordo arrugginito del suo amico
Giovanni.
Alle otto e trenta, lo sguardo incollato sui tornantini
giù a valle, non aveva ancora notato alcun mezzo
a motore.
Non era preoccupato del ritardo, perché sapeva che
in un modo o nell'altro Lorenzo sarebbe arrivato.
Aprì il tascapane e buttò giù un pezzo di formaggio
innaffiato con un goccio di quella vinetta giovane
che non dà alla testa, ma disseta più dell'acqua.
Aveva imparato la tecnica dell'attesa durante le
poste di caccia, quando non puoi fare altro che
aspettare con pazienza il passaggio della preda.
Immerso nella solitudine di mille pensieri, ma
concentrato su un punto dell'orizzonte, pronto a
imbracciare l'arma e a scaricare la sicura.
Finalmente il rumore roco del motocarro precedette
una sagoma traballante che faticava a salire
sin lassù.
Dal tornante dei Beudi ci avrebbe impiegato quindici
minuti ad arrivare al bivio.
Il tempo per una buona tirata mattutina di sigaro.
Prese dal taschino un Toscanello, lo inumidì con
la saliva per ammorbidirlo e aspirò con piacere il
gusto forte e amaro delle prime boccate di fumo.
Pensò con un lieve sorriso che passava più tempo
con i suoi sigari che con qualsiasi persona o animale.
Alla vista del mezzo si alzò dalla pietra piatta e si
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La luce su in paese
Genel KurguUn vecchio e un giovane,uomini di paese, di poche parole, cacciatori appassionati,esperti cercatori di funghi e un borgo abbandonato, con le sue pietre, gli abitanti che se ne sono andati e le storie prossime a essere dimenticate. Dall'amicizia di V...