Il mattino seguente lo aspettava una giornataccia.
Avrebbe rinnovato il 'sotto' ai conigli con erba
fresca e asciutta in modo da prevenire le smalattie
intestinali che di solito ne provocano la moria,
e, solo dopo aver preparato il pastone alle galline,
si sarebbe concentrato sul compito più difficile.
Collegare quel groviglio di fili dal motore ai vari
punti luce già predisposti con l'aiuto esperto di
Lorenzo.
Dopo trent'anni, il borgo Case Sparse sarebbe risorto.
Si alzò come al solito prima del sole.
Il progetto stava tutto scritto nella sua testa.
Lo aveva pensato, visto e ripassato migliaia di volte.
Altrettante lo aveva sognato.
Il lavoro richiese un'intera giornata di bestemmie e
fatica, interrotte da una breve pausa a mezzogiorno
per buttare giù un pezzo di pane e frittata.
Il compito più difficile fu quello di far passare i fili
sui tetti sfondati delle case.
Fortunatamente sopra ogni tetto era sopravvissuta
una piccola parte che non aveva ceduto e che gli
permise di finire il lavoro.
Saggiava con il piede ogni lastra di ardesia, per
avere la certezza della sua tenuta.
Quando era sicuro della sua solidità, procedeva
cauto, passo dopo passo, come si fa in un campo
minato.
Al calar della sera, con la poca luce a disposizione,
ripose gli attrezzi in cantina e rincasò per la cena.
'L'opera è finita - pensò - non resta che aspettare
il risultato'.
L'abitudine al lavoro duro lo aveva reso resistente
a ogni fatica, ma quel movimento innaturale, ripetuto
tante volte per restare in equilibrio, lo aveva
stancato più del solito.
Le gambe abituate ai lunghi sentieri erano indolenzite.
Riscaldò un piatto di minestra e fagioli avanzati
dal giorno prima e bevve d'un fiato un bicchiere di
grappa riempito fino all'orlo.
Quando il calore dell'alcol procurò l'effetto anestetico
desiderato, si buttò spossato nella brandina
posta a fianco del camino, in attesa di dormire.
'Riuscissi a passare una notte tranquilla almeno
oggi' - pensava tra sé.
Dentro il sonno più profondo gli incubi si insinuavano
nella sua mente, come i tarli che infestano il
legno.
Sognava sempre la stessa scena.
Una voce di bambina lo chiamava con insistenza:
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La luce su in paese
Ficción GeneralUn vecchio e un giovane,uomini di paese, di poche parole, cacciatori appassionati,esperti cercatori di funghi e un borgo abbandonato, con le sue pietre, gli abitanti che se ne sono andati e le storie prossime a essere dimenticate. Dall'amicizia di V...