Decimo capitolo

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Alla fine mi decisi ad uscire dalla cabina ma essa non si apriva

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Alla fine mi decisi ad uscire dalla cabina ma essa non si apriva.
Andai in panico! Iniziai a chiamare aiuto! Ma Caterina se n'era già andata ormai e il telefono lo avevo lasciato a casa
Persi le speranze perciò mi sedetti e mi misi il cuore in pace, ripetendomi che sarei morta nella cabina della spiaggia! Che cosa assurda!?
Arrivarono le otto e la spiaggia si stava riempiendo ma nessuno ancora mi sentiva fino a che dalla cabina sentii bussare: era un bambino che doveva cambiarsi.
Bambino: <<Permesso c'è qualcuno>>
Io: << Si, sono una ragazza che è rimasta chiusa dentro!Ti prego va a chiamare qualcuno!>>
Bambino: <<Ok chiamo mia mamma!>>
La signora arrivò e aprì la porta la ringraziai ma prima che me ne andassi mi soffermai a guardare lei e il bimbo.
Mi venne un'illuminazione! Lei era mia zia!!!!
Era la sorella di mia madre, la vedevo solo una volta ogni morte di papa cioè mai.
Anche lei dopo un po' mi riconobbe. L'ultima volta che l'avevo vista era quando avevo 6 anni! Parlammo un po' ma poi dovetti scappare.
Chiamai subito Caterina che per poco non mi denunciava a "Chi l'ha visto". La rassicurai e le promisi di andare dal dottore.....
Il pomeriggio presi il pullman e andai a fare le analisi dal famoso "dottore". Sarebbero arrivati i risultati tra una settimana.
La settimana dopo andai quindi a ritirare le analisi e risultò che avevo una rara malattia che paralizzava entro poco tempo le gambe.
Piansi tutto il giorno, ero disperata e non sapevo come dirlo a Khol e a Cate ma soprattutto non sapevo come dirlo a me stessa.
Dopo circa un mese finii sulla sedia a rotelle...

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